Sardinia

La grande rapina al telefono


 Secondo l’associazione dei consumatori le compagnie telefoniche con i servizi non richiesti gli operatori fatturano 250 milioni di euro in più. Un dato che pur non essendo compiutamente documentato dimostra che esiste una contenziosità tra gli utenti e gli operatori telefonici. Gli utenti e le compagnie litigano:-         23% - per telefonate non riconosciute come proprie;-         16% - attivazione di servizi mai richiesti;-         12% - mancata portabilità numero mobile;-         9,4%- prezzi e canoni non applicati correttamente;-         6,8%- mancata attivazione servizio richiesto;-         5,8%- interruzione del servizio;-         4,4%- mancata disattivazione del servizio;-         4,1%- guasti e tempi di riparazione; -         3,6%- aspetti contrattuali e clausole vessatorie;-         2,1%- disattivazione non richiesta di un servizio;-         1,2%- mancato trasloco della linea telefonica.Gli accusati sono: Telecom nel 43% dei casi, Wind 30,6%, Tele2 9,03%, Fastweb 2,1% e via dicendo. Nessun operatore è esente. Tutti in proporzioni non molto diverse, considerando il diverso peso sul mercato, dovranno affrontare lo scontento, se non l’ira, dei consumatori. Una cosa deve essere detta: la responsabilità dei servizi non richiesti non va direttamente attribuita all’operatore, poiché essi si esternalizzano a  società minori il compito di raccogliere nuovi abbonati. E qui qualche volta regna la legge della giungla: siccome nuovi abbonati vuol dire provvigioni più alte, si fa di tutto per strappare un “si” alle persone interpellate.   Quando il cliente si limita a dire “sono interessato”, quella frase viene presa per un “si”. Addirittura, in certi casi, anche il silenzio diventa un assenso.