Riporto qui di seguito la lettera di un “signore”, se signore si può chiamare, inviata ad un quotidiano locale quale commento all'episodio del taglio della lingua del bambino.
“ L’episodio della maestra che taglia la lingua all’alunno è l’ultimo episodio di un disorientamento femminile che ha negativi risvolti sociali. La crescita della criminalità femminile, l’uccisione sempre più frequente dei propri figli da parte di madri, la natalità irresponsabile che crea individui destinati ad essere dei disadattati sociali, tutto viene giustificato. Bisogna educare le donne, per estirpare i frutti avvelenati di un femminismo basato sull’egoismo di genere e rivalse antistoriche”. Vorrei dire a questo maschilista frustrato che sue parole offendono gravemente la dignità di ogni donna, perno fondamentale della società. Una donna che lavora, che cresce i propri figli e a volte quelli degli altri, una donna che concilia il benessere familiare con quello sociale, una donna che si ritrova sulle spalle tutta la meschinità e la mediocrità di uomini come lei, e le donne che Nel 2006 le donne hanno subito oltre 74 mila stupri.