Sardinia

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Viaggio nella magia delle cinque terre.
Un stupendo
tratto di costa che la 1997 è tutelato dall’UNESCO in quanto patrimonio di interesse naturalistico e ambientale per l’intera umanità, prende il nome di “Cinque Terre” dai cinque piccoli paesi abbarbicati su spuntoni di roccia con approdi al mare faticosamente conquistati, e terrazze che solcano tenacemente il profilo dei monti. Borghi  che si affacciano sul trasparente e meraviglioso mare color smeraldo.La conformazione si questo territorio si lega con l’opera dell’uomo che lo ha plasmato senza guastare l’incanto. Terrazzamenti della vite, case a picco sul mare, borghi d’altri tempi , dove è perfetta la fusione tra arte e natura. Un luogo per amanti in cerca di un’oasi di tranquillità, dalla natura incontaminata e a volte selvaggia del parco nazionale delle cinque terre. Un paradiso per chi ama l’acqua cristallina e fugge dall’omogeneizzazione turistica. RIOMAGGIORE:-
La più orientale delle cinque terre, il viaggio ha inizio da questo borgo disposto nella stretta valletta del rio Maior e sovrastato da un castello eretto come difesa dai saraceni. L’abitato presenta una struttura urbana organizzata secondo una serie di percorsi pedonali, impostati lungo le linee di livello del terreno. Da vedere la chiesa dedicata a San Giovanni Battista e che risale al 1390. Piacevole l’escursione al santuario di Montenero raggiungibile anche con un trenino a gremagliera. Da qui ha inizio una strada pedonale suggestiva denominata: via dell’amore per la romanticità del luogo. Il percorso si snoda lungo la costa , a pico sul mare e permette di raggiungere la frazione di Menarola, uno dei più spettacolari, una passeggiata di quattro km che inizia proprio nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Un percorso da compiere con tutta calma, assaporandone i profumi mediterranei.MANAROLA:-  Il borgo ha origini molto antiche, è comunque
difficile tracciarne un profilo storico ben definito perché la magra bibliografia non presenta che ipotesi. Alcuni sostengono che Manarola nasce dallo spostamento di popolazioni che dalla e Valdivara, dall'insediamento romano di Volastra si muovono verso il mare per sfruttarne le risorse. Il suo nome deriva, forse, dal latino Manium arula, che significa "piccolo tempio dedicato ai Mani". È il più piccolo comune delle cinque terre e il più elevato sul livello del mare. In posizione dominante, a monte dell' abitato si trova la chiesa parrocchiale del 1338 in stile gotico. Il castello, intorno al quale un tempo era sorto il nucleo centrale del paese, nei secoli è stato trasformato in abitazione privata ma è tuttora ben riconoscibile per la sua struttura in pietra arrotondata. Da vedere la chiesa di San Pietro, costruita tra il 1334 e il 1341, che mescola gotico e barocco. Riparato da una gola chiusa tra due speroni rocciosi si trova il porticciolo. A circa un quarto d' ora di cammino presso le vecchie mulattiere si incontra il paese di Corniglia, il sentiero offre due possibilità di proseguimento, a seconda del tempo a disposizione. Chi non ha premura puo' percorrere la passeggiata "Birolli" che porta al Palaedro, un tratto di 250 metri che gira intorno alla Punta Bonfiglio recentemente attrezzata di un parco giochi e un campo da boccie. Altrimenti ci si inerpica per la salita che porta al cimitero di Manarola dove, costeggiando il mare si prosegue il cammino che adesso e' praticamente in piano. L' ultimo tratto del percorso e' caratterizzato da un lungo spiaggione di ghiaia e ciottoli che si sostituiscono al nudo scoglio.CORNIGLIA:- Questo borgo  si differenzia notevolmente
dagli altri delle Cinque Terre per la sua posizione elevata rispetto al mare. Sorge infatti su un promontorio, un terrazzo marino come quello di Volastra, alto un centinaio di metri, che precipita ripidissimo ed inaccessibile verso il mare. Per raggiungerlo bisogna salire la 'Lardarina', una lunga scalinata di mattoni: 33rampe con 377 gradini; c'è anche una strada carrozzabile che dalla ferrovia conduce al paese. Anche la struttura urbanistica di Corniglia presenta caratteristiche originali rispetto a quelle degli altri borghi: le case sono più basse, sopraelevate solo recentemente, più simili a quelle dei borghi dell'entroterra. L'abitato si sviluppa lungo la strada principale, via Fieschi; le case da un lato si affacciano sulla via e dall'altro guardano il mare. Delle fortificazioni di Corniglia sono rimasti i ruderi di una rocca risalente 1556, su una rupe a strapiombo sul mare. Da un documento del 1276 si ha notizia di un castello di cui però non rimane traccia. Più raffinata rispetto agli altri borghi la struttura originaria degli edifici, con particolari architettonici di rilevo ancora visibili quali le decorazioni in pietra dei portali; Corniglia è stata infatti nel tardo medioevo una delle residenze dei Fieschi, nobile famiglia genovese.  La spiaggia, un centinaio di metri al di sotto, è bellissima e ben protetta. Qui si apprezza al meglio la coltivazione della vite , che produce in quantità limitatissima il bianco delle cinque terre e lo Sciacchetrà. VERNAZZA:- Paese fondato intorno al 1000, gli elementi
architettonici di pregio, quali logge, porticati, e portali testimoniano la sua ricchezza di un tempo. Il connubio tra caratteristiche e ambientali e pregio architettonico ne fa il borgo più scenografico. Il suo porticciolo, unico porto naturale delle Cinque Terre, era già attivo nell’antichità per i commerci. Si raccoglie intorno a un’insenatura che somiglia a un piccolo fiordo.    Da vedere Chiesa parrocchiale di Santa Mariad'Antiochia  dedicata alla patrona del comune è un'importante testimonianza della scuola antelamica, iniziata nel 1318. Ha tre ampie navate perfettamente conservate
nell’interno, ha un ingresso sul lato dell’abside e l’altare è orientato verso oriente. La torre è impostata sull’abside ed è di forma ottagonale, dopo un doppio coronamento di archetti presentauna particolare rastremazione e si conclude con una cupola ogivale. E il castello dei Doria che si ritiene  risalga al  XI secolo. Un suggestivo sentiero di circa 4 km, tra macchia mediterranea e coltivazioni conduce a Monterosso. MONTEROSSO:- Due borghi, separati da una torre
medievale situata sopra il colle dei cappuccini. Uno antico definito abitualmente Monterosso Vecchio, è rimasto praticamente intatto e presenta le stesse caratteristiche 'lineari' degli altri paesi delle Cinque Terre, e uno moderno, residenziale si snoda invece lungo la passeggiata a mare nella contigua insenatura di Fegina, che dà il suo nome alla zona. La spiaggia di Monterosso è la più estesa sulla costa delle Cinque Terre e tale elemento, assieme allo sviluppo urbanistico del nuovo quartiere, ha determinato la vocazione turistica del paese; Monterosso possiede infatti la maggior ricettività alberghiera delle Cinque Terre e della riviera del levante spezzino. Da vedere la chiesa di San Francesco ove sono custodite opere di notevole rilevanza tra cui la crocifissione, da molti attribuita a Van Dyck.
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