Sardinia

Sono incazzato....!


 
Dopo 40 anni di lavoro la mia pensione va in tasse.Sono un uomo di 56 anni e quindi, purtroppo, non sono più un " bamboccione"! Non ero ricco di famiglia, anzi eravamo ricchi di fame e di buona volontà. Ho iniziato a lavorare giovanissimo, in nero, ma non per mia volontà, ma perché all'epoca ti dicevano o così o a casa, gli studi erano un lusso che non potevo permettermi, ho dovuto limitarli. A 19 anni nel 1970 con un concorso pubblico, sono entrato a far parte della grande schiera degli statali. Ho ultimato il servizio dopo 35 anni di attività, il 22 maggio 2006. Sommando i cinque anni maturati e riscattai più quelli lavorati senza contributi fanno quarantaquattro anni di lavoro. Ora chiedo al ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, che probabilmente fruisce delle stock option dei manager che godono di un trattamento finanziario privilegiato, appena il 12,5 per cento di aliquota, di dirmi, anche se nelle sue condizioni "pagare le tasse è bello", se sia giusto che uno come me che ha lavorato 44 anni non ha usufruito di condoni, riscatti, bonus e chi più ne ha più ne metta, debba versare all'erario un terzo della sua pensione? Chi, in Italia, oltre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati paga le tasse a questi livelli? I liberi professionisti? I commercianti? Lui? In quarant'anni di lavoro non ho già dato il mio contributo anche in tasse? Negli ultimi due anni, grazie anche alla politica, il mio conto corrente è calato di cinquemila euro di sudati risparmi degli anni precedenti e questo senza che vi siano state spese eccezionali, solo e soltanto spese per la "sopravvivenza"! Io pago queste tasse, ho queste spese e il governo, anche con i miei soldi, concedete aumenti, regalie e agevolazioni ai vari politici che in Europa sono i più pagati, ma anche i meno capaci. Naturalmente bisogna premiarli per ciò che hanno fatto e fanno per la nazione quindi in pensione dopo una legislatura, mi pare giusto, si sono sacrificati per la patria, il loro é un lavoro usurante, non si può passare da una festa all'altra, da una cena all'altra senza stancarsi, sono pensieri e preoccupazioni, la Tv, le manifestazioni in giro per il mondo. Ma queste persone che cosa hanno fatto nella vita, hanno lavorato o hanno fatto finta di lavorare, hanno pagato i contributi o hanno lavorato in nero frodando sia lo Stato sia gli altri lavoratori? Ma non c'é alcun problema, interviene lo Stato, naturalmente con i miei soldi e con quelli di altri milioni di pensionati e di lavoratori dipendenti. Comunque, come dice il premier Prodi ospite nello studio del Tg1, si tratta di "buona politica, l'unico antidoto contro populismi e qualunquismi". Contro i fenomeni alla Grillo a cui chi governa può rispondere solo con "proposte di buona politica". La regia del TG poi manda in onda il video di Neri Marcorè, "Una vita da prodiano, sempre a prendere schiaffoni, a tenere tutti buoni, circondato da coglioni, a dar retta anche a Parisi, tutti vogliono poltrone, o minacciano la crisi". Prodi ride, sorride, si diverte. E a proposito di rimpasti taglia corto: "L'Italia ha bisogno di continuità".