Sardinia

Destra e sinistra pari sono.........


Ricordate quando durante il governo Berlusconi tutti insorsero in difesa del giornalista Santoro? Bene oggi, invece, succede questo: Annozero, Mastella al contrattacco Prodi: Santoro né serio né appropriato .
Clemente Mastella convoca i giornalisti per replicare alla trasmissione Annozero di ieri sera, e spara pesanti accuse: "E' in atto un linciaggio permanente contro di me". Poi rivela: "Ho ricevuto minacce molto serie alla mia persona". Prima di lanciare un chiaro messaggio politico: il cda Rai si occupi del caso Santoro, o il suo partito, l'Udeur, ne chiederà la sfiducia in Parlamento. Una presa di posizione contemporanea alla parole pronunciate da Romano Prodi, che attacca anche lui il programma di RaiDue: "Non è stato né serio né appropriato", dice con chiarezza. Le parole del premier. "Ho letto i resoconti sulla trasmissione Annozero - rivela Prodi - mi sembra che non vi si possa riscontrare nulla della serietà, della professionalità e dell' appropriatezza che dovrebbe avere una trasmissione che riguarda la giustizia". Poi, poco più tardi, arriva la precisazione: "Mai pensato di restringere la libertà di Annozero". E nel pomeriggio, anche il presidente del Senato Franco Marini esprime la sua "solidarietà" a Mastella. La puntata di Annozero. Il Guardasigilli definisce "stravagante" la piazza del programma di Michele Santoro. "Non ho mai fatto schifezze - prosegue - e non ho scheletri nell'armadio". E poi dice, a nome del governo, di "dover pensare a quei sette milioni e mezzo di poveri che, al contrario della signorina Beatrice Borromeo, non hanno famiglie che possiedono ville sul lago". Le accuse dei magistrati. Il ministro della Giustizia, a proposito della sua richiesta di trasferimento del pm di Catanzaro De Magistris, dice di "non aver mai compiuto alcuna intimidazione"; anzi, è stato proprio De Magistris "a intimidire il Csm" (e intanto, contro il magistrato, lo stesso Mastella ha già inviato un supplemento d'accusa al Consiglio superiore). "Se un magistrato va in tv e attacca la politica in quanto tale, questa è la fine della giustizia", conclude. Le accuse all'Espresso. Oggi il settimanale pubblica un servizio in cui si parla di una convenzione firmata da Mastella, dal sottosegretario all'interno Marco Minniti e dal prefetto Luigi De Sena, grazie alla quale sarebbero state assunte presso il tribunale due persone legate al principale indagato dell'inchiesta di De Magistris. "Ho pronta una querela che costerà qualche miliarduccio - attacca il Guardasigilli - perché quelle 60 assunzioni interinali nei tribunali della Calabria sono state decise dal prefetto e non da me". L'Espresso però conferma il contenuto dell'articolo, e dichiara di aspettarsi che il ministro "mantenga l'impegno preso in conferenza stampa" di dimettersi, se le notizie che lo riguardano risultassero veritiere. Il messaggio alla Rai. "Il cda - sostiene Mastella - non può immaginare che ciò che accade alla Rai non riguardi il direttore generale. Ci sono delle regole da rispettare. Io non ho mai chiesto censure". Insomma: "O il consiglio dà regole di comportamento che valgono per tutti, o attiveremo strumenti parlamentari per sfiduciare questo consiglio di amministrazione". E ancora: "Se fosse una tv di Berlusconi... voi parlate di Fede, ma Fede è su un canale privato. Andare in dieci contro uno, contro il povero Scotti (il sottosegretario alla Giustizia presente ieri sera in studio, ndr) non è buon giornalismo". Il messaggio alla maggioranza. Mastella sostiene che gli attacchi alla sua persona hanno come obiettivo Prodi, "noi siamo il capro espiatorio": "Saremo leali al premier fino in fondo - assicura - se saltiamo noi, salta il governo". E poi ricorda che "in tempi di antipolitica, come all'epoca della 'gioiosa macchina da guerra' di Occhetto, finisce per vincere Berlusconi". La replica di De Magistris. A proposito dell'intervista rilasciata per il programma di Santoro, il magistrato dice oggi di essere "sereno e tranquillo, convinto, come sempre, di poter dimostrare l'assoluta correttezza del mio operato e del mio lavoro". "Prendo atto - aggiunge - che ormai da diversi giorni lo stesso ministro rilascia numerose dichiarazioni pubbliche esprimendo valutazioni all'indirizzo della mia persona e delle funzioni da me esercitate". La replica di Santoro. Il conduttore risponde a Prodi: "Mi auguro che prima di criticare una trasmissione, la si veda. Comunque ci sta anche questo, ci stanno le critiche". E poi, a Mastella: "I politici possono parlare in qualunque momento, dire la loro, perchè sono osannati dai media. Accetto gli insulti, le critiche, tutto: l'unica cosa che non accetto è il vittimismo, che onestamente mi sembra eccessivo". (fonte La Repubblica) Forse sbaglio ma a me pare non sia cambiato nulla, tutto va bene finché toccano gli altri ma quando toccano noi son dolori!!!