Sardinia

L'odio per la polizia...


Leggendo il secolo XIX di Genova mi é capitato di leggere la lettera "Spunterà un estintore" di una lettrice la quale dice testualmente: “ L'agente della polizia stradale ha affermato: «Non posso averlo ucciso. Ho fatto fuoco, puntando la pistola verso l'alto». Il colpo può essere stato una di quelle armi intelligenti, residuati di quella prima guerra nel Golfo, nella quale che hanno fatto tanti danni. Sparato in aria, il proiettile ha concluso la sua parabola ascendente, dopo di che ha deciso di cercarsi un obiettivo e ha scelto uno tra i ragazzi che dall'altra parte dell'autostrada, fermi all'Autogrill, stavano facendo casino. Il giovane tifoso laziale può anche essere stato colpito dal classico proiettile vagante, in pieno stile Sarajevo anni Novanta, Se nessuna di queste due ipotesi sì verificasse, tra non molto arriverà il miracolo e spunterà un estintore, come nel G8 di sei anni fa a Genova. E il caso si chiuderà come incidente.” Ora mi chiedo: Ma questa signora c’è o ci fa? Confonde la merda con la cioccolata? Leggendo quella la lettera mi rendo conto che c'è solo odio verso le forze dell'ordine. Secondo l'autrice della lettera, infatti, a un certo punto "miracolosamente" comparirà un estintore per fare assolvere il poliziotto che ha sparato. Ho un figlio che ha pressapoco l'età della povera vittima, per cui figuriamoci qual è il mio pensiero nella circostanza, ma voglio tranquillizzare la signora che odia le divise blu: il poliziotto non ha cercato giustificazioni se non quelle di circostanza e i suoi superiori non hanno nascosto la testa sotto la sabbia, ma, nelle ore immediatamente successive alla tragedia, hanno ammesso il grave accaduto senza scusanti. E oggi é accusato di “omicidio volontario”. D'altra parte, l'unico estintore "famoso" non è comparso miracolosamente, ma è stato immortalato da centinaia di fotogrammi mentre stava per essere scaraventato sulla testa dì un carabiniere inerme imprigionato all'interno di un Defender preso d'assalto (anche in questo caso ho provato pietà per il povero Giuliani e solidarietà per i genitori). Le più sentite condoglianze a parenti e amici del giovane ucciso domenica da un poliziotto che non ha agito conformemente alla divisa che indossa, dimostrando poca professionalità e leggerezza, ma anche la mia solidarietà alle forze dell'ordine, che quotidianamente operano in condizioni disastrose, senza le quali l'autrice della lettera non potrebbe vivere tranquilla. Ancora oggi tanta polemica per la morte di Carlo Giuliani al G8 del 2001, evento tristissimo perché la morte e soprattutto quella di un giovane è sempre un evento tristissimo, ma inevitabile perché il giovane carabiniere nulla ha fatto se non difendersi. Tutta questa falsità provoca in me un enorme disgusto e una vergogna immensa.