Sardinia

Grande pessimismo sul futuro dell’Italia...


Il New York Times da dell'Italia un'immagine sbiadita e scadente. Secondo il New York Times, infatti,  gli italiani non sono più un popolo allegro. Ma come si permettono?! Da noi le cose non vanno come le descrivono... ma decisamente peggio. Gli italiani sono delusi, infelici, sfiduciati e rinunciatari e schifati dalla "perfetta" conduzione e spartizione del sistema da parte della politica e del mondo economico, tra privilegi feudali e truffatori quotati in Borsa. Qualcuno protesta perché il New York Times scrive che alcuni partitini con lo zero virgola per cento impongono le loro scelte, alla faccia della democrazia. E poi dicono che siamo tristi. Gli americani si concentrano sul comico Beppe Grillo e lo definiscono nuovo profeta. Il ritornello della casta politica è: «Grillo faccia il comico, per le cose serie ci siamo noi...». Ma che fa Grillo di così comico? Inchieste su truffe finanziarie e spreco di risorse, connivenze tra politica, finanza e criminalità, raggiri legalizzati ai danni dei cittadini. Bel qualunquista! Ma torniamo agli americani, con il loro noto pragmatismo hanno avuto attori come massimi esponenti politici. Ma noi siamo italiani e i nostri politici sono tutte persone serie, mica attori! Sono sempre stato un moderato, ma in questi ultimi tempi, forse per precoce demenza senile, mi scopro a pensare alle fiabe e in particolare a "Pinocchio", dove un personaggio saggio cerca di salvare da sorte infausta il povero burattino. Anche lui, casualmente, è un Grillo... parlante. È vero: in Italia regnano confusione e insicurezza e le famiglie faticano a pagare affitto, bollette, gasolio, alimentari e spese mediche, insomma ad arrivare alla fine del mese. II problema è che il costo della vita è raddoppiato da, quando siamo passati all'euro, anche grazie alla scorrettezza di commercianti e liberi professionisti e al disinteresse totale dei governi che non hanno controllato per evitare quest’andazzo. Ma questo non autorizza gli americani a definirci Paese triste e allo sbando, ignorando le formidabili capacità di recupero degli italiani, nelle quali occorre credere. Non meritiamo la politica che pensa solo a se stessa. Ecco perché, contro questo palese disprezzo, io griderei: viva l'Italia! E non solo dopo aver vinto i Mondiali di calcio, per sentirmi orgoglioso d'essere italiano. Ora, se lo gridassi, mi prenderei per i fondelli da solo e sinceramente non sono contento. Gli italiani non se la meritano questa politica e sono profondamente delusi dalle continue liti sul potere di chi ci governa - destra o sinistra per me pari sono. Domanda: dov'è la politica? Risposta: a tenere d'occhio la poltrona!!!