Sardinia

Rifiuti, 2.700 tonnellate in strada a Napoli.


Continua ad avere dimensioni preoccupanti l'emergenza rifiuti in Campania. Oltre 2700 tonnellate di rifiuti per le strade del Napoletano. Almeno 130 cassonetti e cumuli di spazzatura dati alle fiamme dai soliti ignoti. Il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, chiede di arrestare chi incendia i rifiuti: «Spesso sono personaggi legati alla camorra e a clan malavitosi che hanno tutto interesse ad aumentare la confusione ed il caos». «Appiccare fuoco ai cumuli di rifiuti - aggiunge Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera - è come andare di male in peggio. All'emergenza sanitaria, infatti, si aggiunge l'emissione di diossina. Bisogna fermare questa pratica molto pericolosa per la salute dei cittadini». Intanto il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dichiarato uno studio condotto dall’ Ispaam-Cnr negli allevamenti di Napoli e Caserta in cui si lancia l'allarme sulla catena alimentare. La diossina, provocata dalla bruciatura dei rifiuti, contamina, infatti, acqua, terreno e piante, passando nel grasso degli ovini e da lì in latte e carne. Nel frattempo, però, continuano le proteste della popolazione. A Napoli, ora è guerriglia, come l’ha definita il questore di Napoli Oscar Fioriolli. Il capo della polizia ha negato che Pianura sia “ostaggio di violenti e teppisti, ma è vero, ha detto che c’è una forma di guerriglia difficile da controllare”.
Emergenza che richiede solidarietà nazionale»: per il governo, la crisi rifiuti in Campania è questione che deve ricadere sulle spalle di tutto il paese, Lo ha ripetuto, a metà pomeriggio, il premier, Romano Prodi, ai presidenti di tutte le regioni, convocate a Palazzo Chigi per dare un "contributo volontario" alla soluzione del problema: ma O risultato ottenuto dal Presidente del Consiglio è stato deludente, dal momento che soltanto la Sardegna ha offerto ampia disponibilità immediata. «Non accetteremo di assorbire i rifiuti della Campania. In caso contrario, anche al Nord accadrà quello che sta accadendo in Campania» ha intimato Roberto Maroni, capogruppo della Lega a Montecitorio. «Emergenza nazionale» ha ripetuto, qualche minuto dopo, nell'aula di Montecitorio, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, che ha illustrato la situazione, rispondendo ad una valanga di interrogazioni ed interpellanze. All'opposizione, però, le parole del governo non sono bastate: dura la polemica, ieri pomeriggio, in un'aula di Montecitorio semideserta. E si prepara una nuova battaglia parlamentare. Sandro Bolidi, coordinatore di FI, ha, in fatti, annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio: «Non può restare al suo posto un minuto di più». Mozione insidiosa per il centrosinistra: i rapporti difficili tra Verdi e l'Italia dei Valori di Di Pietro potrebbero creare qualche difficoltà alla maggioranza. ..Siamo sotto attacco - spiega ai giornalisti Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera i poteri forti, responsabili di questo degrado, vogliono far pagare un prezzo altissimo alle forze ambientaliste».