Sardinia

La tragedia del Darfur


Il Darfur è una regione situata nell’ovest del Sudan, stato dell’Africa Centro-orientale. Da febbraio del 2003 porta avanti un conflitto armato, che vede contrapposti i Janjaweed, un gruppo di miliziani islamici delle tribù nomadi dei Baggara, e le tribù non Baggara, dedite invece all’agricoltura. Il governo sudanese fornisce armi e sostegno ai Baggara, anche se ufficialmente nega di offrire loro alcun tipo di supporto. La Coalition for Internal Justice stima in 400.000 morti la cifra di vittime dall’inizio dell’operazione di pulizia etnica. Un vero e proprio genocidio, che va avanti da anni. La gente è al limite della sopravvivenza: la razione procapite d’acqua continua a diminuire, ogni giorno centinaia di donne vengono rapite, stuprate dai miliziani, e ricondotte ai campi così che i mariti le ripudino per l’onta ricevuta. Senza contare le migliaia di sfollati, costretti a fuggire nelle regioni del Ciad, dove è anche difficile raggiungerli per fornire assistenza umanitaria. E’ necessario l’invio più cospicuo possibile di forze di pace, per ristabilire un equilibrio. E per far questo, è necessaria una cooperazione a livello mondiale.Oggi torniamo a parlare di Darfur, in occasione della giornata mondiale per il Darfur, proclamata per il 13 aprile con iniziative in tutto il mondo. The Global Day for Darfur, di cui ha parlato George Cloooney a Roma, durante la presentazione del suo ultimo film, si è reso quasi necessario, direi, dopo che da febbraio 2008 la situazione nella regione del Sudan è precipitata. Più di diecimila civili sono stati sfollati soltanto negli ultimi mesi. L’attore americano, in un video messaggio rivolto all’Associazione Italians for Darfur, ha espresso la sua solidarietà ed ammirazione agli attivisti italiani, impegnati nella campagna ed ha sottolineato l’importanza di parlare e far conoscere, grazie a questi eventi, la terribile situazione darfuriana. Non tutti conoscono il Darfur, e forse capire le radici profonde di questa tragedia è il primo passo per strappare dal dimenticatoio i morti, i due milioni di sfollati e i 300.000 rifugiati. Tra mille difficoltà Italian Blogs For Darfur continua, in Italia, la sua campagna per vincere la costante disinformazione che aleggia sulla crisi sudanese.(fonte Internet)
Aprile