Sardinia

È stata aggressione razzista…


É possibile che in una nazione democratica considerata la culla del diritto soltanto la Chiesa abbia il coraggio di prendere una posizione netta evocando lo spettro fascista, parlando della nuova stagione politica italiana, catalogando il brutale assassinio di Abdul Guiebre, come un atto di puro razzismo. Una presa di posizione che sconfessa il coro di rassicurazioni intonato dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, dal prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da una foltissima schiera di uomini politici. Gli uomini che dovrebbero governare l’ Italia si limitano al solito scambio di accuse tra centrodestra e centrosinistra. Il centrodestra rigetta le accuse e replica imputando alla sinistra l'istigazione a «un odio gratuito», come ha ribadito il leghista Davide Boni. Se non ci fosse stato questo terribile fatto di sangue verrebbe da ridere a sentire queste parole da un leghista, dal membro di un partito che ha da sempre come cavallo di battaglia l’odio per i non padani. Per non parlare del pubblico ministero, Roberta Brera che ha incredibilmente , quasi a giustificare i due assassini Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio, ha spiegato di non aver concesso l'aggravante dell'odio razziale «perché un conto è dire sporco negro a uno mentre si sta sragionando per la rabbia, un conto è sprangarlo per il colore della sua pelle». Ma è palese che questi “signori” non stavano sragionando, né durante l’inseguimento, quando gridavano: «negri di merda, adesso vi ammazziamo tutti e poi andiamo a scopare le vostre madri», né quando hanno raggiunto Abdul Salam Guibre e lo hanno assassinato a sprangate. Io credo che non abbiano ucciso per un pacco di biscotti, ma questa è una mia personale opinione. La causa è la paura dello straniero, che è stata abilmente seminata proprio da uomini politici (se così si possono chiamare), oggi seduti comodamente in parlamento, per questo occorre avere il coraggio di dire basta al razzismo che ha ucciso Abdul Guiebre. Le dichiarazioni rese dalla signora Tina Cristofoli - moglie e madre dei due assassini confermano che é stato il proprio il colore della pelle a scatenare la furia degli assassini. La signora dichiarava, infatti, che lei è diventata «definitivamente razzista, perché degli immigrati non se ne può più: sporcano, rubano, sono strafottenti... Vadano a casa loro». Il gip Micaela Curani deciderà domani se trattenere in carcere i due omicidi, ma il provvedimento cautelare appare probabile: sussiste il pericolo di fuga e né padre né figlio sono incensurati. Il primo, addirittura, ha scontato sette anni di reclusione per rapina a mano armata. Noi tutti dobbiamo rompere il fronte del "non è successo niente", noi dobbiamo essere i primi protagonisti della protesta per far comprendere ai signori Bossi, Borghezio il quale grida:“libertà! libertà! fanculo a questi islamici di merda!!!” e ancora “Prendiamoli per la barba e buttiamoli fuori a calci nel culo!!”, Calderoli e Maroni che non ci stiamo, che aborriamo il razzismo, che vogliamo un’ Italia veramente democratica possibilmente senza la lega…