Sardinia

Sono i tagli del Ministro Gelmini che hanno ucciso la scuola ?


 
Mi telefona un amico inorridito, appena uscito dalla presentazione dell'anno scolastico in una prima elementare statale. L'insegnante di matematica non ha quasi aperto bocca, ha lasciato parlare la sua collega di Italiano, quando l’ha fatto, hanno tutti capito il perché: "Se qualcuno non avrebbe bisogno del prescuola stassi pure a casa che non c'è bisogno di venirci alla riunione". La Gelmini ha iniziato l'anno con una serie di tagli d’insegnanti. A giudicare da quello che ho sentito ritengo che avrebbe dovuto avere la mano più pesante. Una bella pulizia di tutta quella gente quasi analfabeta che da anni occupa una cattedra abusivamente e che non è neppure in grado di parlare italiano è quello che ci vuole per dare alla scuola italiana un minimo di decenza. Ben vengano quindi le scuole private se in queste non entrano certi elementi. Servono a poco i vari appelli per salvare la scuola pubblica, con esempi del genere, pur con la più buona volontà questa scuola pubblica è indifendibile. La scuola pubblica è come uno specchio che rischia di frantumarsi in mille pezzi se non la tuteliamo. Bisogna trovare altri fondi per investire nella formazione e vanno fatti investimenti nel personale serio e preparato e nelle infrastrutture e non tagliare alla cieca tutto il precariato, che nella scuola " è nato nel nostro Paese negli anni 70 e '80, quando i concorsi sono stati fatti senza prevedere un numero preciso di posti". Anche il Presidente Napolitano è intervenuto dicendo:“Per avere un’Italia migliore abbiamo bisogno di una scuola migliore, le condizioni del nostro sistema scolastico richiedono scelte coraggiose di rinnovamento: non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell’esistente”. E sul maestro unico: “…è necessario ridurre a zero nei prossimi anni il suo deficit pubblico e per incidere sempre di più sul debito accumulato nel passato nessuna parte sociale e politica può sfuggire a questo imperativo”. “Ed esso - avverte ancora Napolitano - comporta anche un contenimento della spesa per la scuola”. Non si possono comunque attribuire tutte le colpe alla Gelmini, sarebbe un atto ingiusto. La Gelmini ha ragione c'è pur sempre qualcuno che "prepara la cassa del morto e qualcuno che lo seppellisce". La Gelmini con la sua riforma tagliando indiscriminatamente forse ha contribuito a "seppellire" il "cadavere" della scuola pubblica.