Sardinia

Pedofilia di serie A e pedofilia di serie B...


Il famoso regista Roman Polanski, sul cui capo pesa un ordine di cattura internazionale emesso dagli Stati Uniti, a seguito di una condanna per violenza sessuale ai danni di una ragazzina di soli tredici anni, avvenuta 32 anni fa è stato arrestato in Svizzera ove si è recato per ricevere un premio alla carriera. Nel 1978, Polanski fu fermato dalla polizia californiana con l'accusa di aver stuprato Samantha Geimer - 13 anni - nella villa a Hollywood di Jack Nicholson. Infamanti le accuse: «Polan-ski somministrò alla giovane droga e alcol prima di costringerla al rapporto sessuale». Polanski ammise il rapporto sessuale illegale, negando lo stupro. La ragazzina aveva già avuto rapporti ed era consenziente, questa la sua tesi e patteggiò e fu condannato a 42 giorni di carcere e a un periodo di riabilitazione (una condanna ridicola). Trascorse alcuni giorni in prigione, fu rilasciato con la condizionale, ma temendo che i giudici lo condannassero a un ulteriore periodo di carcere lasciò il Paese, senza mai più farvi ritorno, neppure per ricevere l'Oscar per la regia de "Il Pianista". Nel 1978, alla vigilia del pronunciamento del tribunale, Polanski scappò perché convinto che il giudice avrebbe potuto respingere la sua ammissione di colpa e condannarlo a 50 anni di carcere. Da allora, secondo quanto ha detto la procura di Los Angeles, i tentativi di arrestarlo sono stati sette, in occasione delle visite del regista in Inghilterra, Israele, Canada e Thailandia. Dopo l’arresto i suoi legali faranno appello per evitare di veder finire il proprio assistito davanti alla giustizia americana. Lo staff del festival ha espresso «grande costernazione e rammarico» per l'arresto di Polanski e ha confermato che avrà luogo un tributo per «uno dei più grandi registi dei no-stri tempi». Sul caso è intervenuto anche il ministro della Cultura francese, Frederic Mit-terrand, che si è detto «stupito» per l'arresto di Polanski e ha fatto sapere di aver di-scusso della questione con il presidente Nicolas Sarkozy. Woody Alien, Martin Scorsese e David Lynch. Tre grandi nomi del cinema americano, del-la stessa generazione di Roman Polanski, scendono in campo per difenderlo e chiederne la scarcerazione immediata. I tre registi hanno firmato ieri la petizione internazionale lanciata a Parigi domenica scorsa in suo favore e che numerosi nomi dello spettacolo a-vevano già sottoscritto. A suo favore si sono espressi, tra gli altri, anche Monica Bellucci, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Paolo Sorrentino, Michele Placido, Pedro Almodovar, Claude Lelouch e Costa Gavras. Su questo tema si è acceso un forte dibattito. Se Polanski non fosse stato il personaggio che è ma di un semplice e sconosciuto pedofilo, ci si chiede, ci sarebbe stata tutta questa mobilitazione attorno al suo caso giudiziario? Famoso o non famoso in definitiva si tratta semplicemente di un pedofilo che é sfuggito al carcere scappando dagli Stati Uniti.