Sardinia

Inaccettabile la levata di scudi americana


Certo oggi ad essere orgogliosi del nostro sistema giudiziario bisogna essere di indole coraggiosa e temeraria, ma che i media americani, in relazione al delitto di Perugia, definiscano medioevale il nostro ordinamento giuridico a confronto con il loro è di sicuro ridicolo. Ignorando che il livello di civiltà ed attualità della giurisdizione di un Paese non può prescindere dal contemplare o meno la presenza della pena di morte, ignorando che la capacità di difesa in giudizio di un cittadino non deve in alcun modo dipendere dalle sue capacità finanziarie e tanto meno dal colore della sua pelle, sarei curioso di sapere quanti di noi pensano che, a parità di condizioni, se lo sfortunato Lumumba fosse stato costretto ingiustamente al carcere dall'angelica Amanda in una qualunque cittadina americana i giudici locali sarebbero stati cosi efficaci ed efficienti (come i nostri) da riconoscerne l'estraneità e ridargli la libertà nello stesso tempo e con gli stessi oneri finanziari; perché è noto, credo, che quando un sistema giudiziario prevede cauzioni in denaro (elevate) per la libertà dell'imputato crea un'evidente distorsione tra gli individui, benestanti e non.Senza entrare nel merito del processo e della condanna, rimane il dubbio del perché sia stata coinvolta una persona che, anche facendo uso e abuso delle sostanze stupefacenti di migliore qualità e magari condite da abbondante alcool, difficilmente poteva essere scambiata per colui che poi è stato condannato come colpevole del delitto, avendo entrambi in comune soltanto il colore della pelle. Meno male che disponeva di riscontri tali da dimostrare la sua estraneità altrimenti la santarellina americana non credo avrebbe avuto scrupoli. Ho la sensazione che allo sfortunato-fortunato Patrie Lumumba se il tutto fosse accaduto all'interno del tecnologico ed avanzato sistema giudiziario americano non sarebbe stato semplice tornare dalla sua famiglia.Nelle polemiche statunitensi sulla condanna di Amanda Knox a 26 anni interviene anche il segretario di Stato Hillary Clinton. Il capo della diplomazia Usa, pur confermando di non aver espresso alcun timore al governo italiano, ha fatto sapere che è pronta ad incontrare chiunque abbia dei timori su come il caso sia stato gestito, stimolata a quanto pare dalla senatrice democratica Maria Cantwell, che ha fatto sapere di voler chiedere al segretario di Stato di verificare se il caso sia stato condizionato da sentimenti "antiamericani" in Italia.Gli USA dovrebbero pensare ai mali della loro "giustizia" e agli orrori che la stessa procura. Mi preme ricordare due gravi episodi in cui il comportamento del governo statunitense non fu certo cristallino e sicuramente "anti-italiano". Il primo episodio fu la tragedia del Cermis, nella quale un Grumman EA-6B Prowler decollato dalla base aerea dì Aviano tranciò le funi del tronco inferiore della funivia del Cermis, in Val di Fiemme, causando la morte di 19 persone, di cui tre italiane. Il pilota, riconosciuto colpevole negli Usa di non aver rispettato le regole dei voli di addestramento, ed anche di intralcio alla giustizia per aver distrutto un nastro video registrato durante il volo, fu condannato a sei mesi di detenzione ma poi rilasciato dopo quattro mesi e mezzo per buona condotta. Nel febbraio 1999 il Senato degli Stati Uniti stanziò circa 40 milioni di dollari per i risarcimenti ai familiari delle vittime e per la ricostruzione dell'impianto di risalita, ma nel maggio dello stesso anno lo stanziamento, respinto da una commissione del Congresso, non fu confermato dal governo. Il secondo episodio fu la morte di Nicola Calipari ed il ferimento della giornalista Giuliana Sgrena in Iraq. Responsabile fu un marine Usa, rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica di Roma per "delitto politico che lede le istituzioni dello Stato italiano". Egli non rispose mai delle proprie azioni, anche grazie alla mancata collaborazione degli Stati Uniti, che respinsero una rogatoria internazionale presentata dalla Procura di Roma e diedero un' interpretazione pretestuosa degli avvenimenti per scaricare le responsabilità delle milizie americane del 1 posto di blocco in cui Calipari fu ucciso.Meno famosi ma non per questo meno gravi i casi di altri due italiani: Carlo Parlanti accusato di aver usato violenza domestica e stupro nei confronti della sua convivente americana e condannato a 9 anni di reclusione che sta scontando nel carcere di Avenal in California, nonostante vi siano prove schiaccianti che lo assolvono; Enrico Forti che da 10 anni sconta l'ergastolo nel carcere duro di Miami in Florida. Condannato per omicidio da un Tribunale che non esaminò le prove a suo favore.Non sono anti americano ma chedo che gli USA non abbiano nulla da insegnarci.
Carlo Parlanti