Sardinia

Da dove arriva la violenza?


Quando si definisce “coglione” chi vota per gli avversari si commette violenza. Quando si accusa parte dei magistrati di essere dei tarati mentali , facenti parte di lobby atte a demolire il premier si fa violenza. Quando si sfugge dal processo con leggi ad personam , quando si accusa la Suprema Corte di parzialità, si fa violenza. Quando col viso d’angelo ma fare schifato, si negano verità sacrosante o si insinuano accuse agli avversari, si fa violenza. Dittatore, si fa violenza. Quando si costruiscono falsi dossier contro gli scomodi avversari politici, si fa violenza. Quando si minaccia una rivolta armata in seguito a una sconfitta politica, si fa violenza. Quando si accusa il Capo dello Stato di faziosità e parzialità, si fa violenza. Quando si accusa il presidente del consiglio di essere un mafioso Quando nei vari Talk show televisivi si urla, si interrompe in continuità l’avversario, si dicono cose che di vero hanno poco, si evita di dare risposte comprensibili anche ai meno colti, si fa violenza. Questi comportamenti sono anche una vile violenza nei confronti dei telespettatori in quanto si ritengono offesi ed hanno una sola arma: il telecomando. Ma non è bello cambiare canale per dei politici che usano l’arma dell’intolleranza e creano i presupposti della violenza fisica di cui gli italiani non sentono il bisogno. Ergo, ci rimane la scheda elettorale, usiamola bene.