TorineggiandO

Breve è meglio?


La commissione Giustizia della Camera ha concluso l'esame degli emendamenti al testo sul divorzio breve, che prevede la riduzione a un anno della separazione prima di ottenere il divorzio (attualmente è di tre) mentre sarà di due anni in caso ci siano figli minori. (Fonte Ansa)Le cose inanimate non sono cattive, a parte forse i bottoni, i tappi e le confezioni ad apertura facilitata. Non sono cattive perchè non sono dotate di libero arbitrio e quindi non scelgono di esserlo. Le persone possono esserlo o non esserlo, ma spesso dipende da una scelta di comportamento, più o meno conscia.Detto questo, il divorzio, ed in subordine il divorzio breve, non sono cose cattive, dipende molto dall'uso che le persone ne fanno o faranno.Mi sembra che, nel momento in cui hai deciso che il rapporto matrimoniale non è recuperabile, o per incompatibilità manifesta o per cause esterne intervenute, sia giusto abbreviare i tempi di uscita dal contratto: questo perchè difficilmente il vetro si riaggiusta e perchè è inutile trascinare situazioni psicologiche pesantissime per anni.Naturalmente la condizione "sine qua non" dev'essere la consensualità dell'accordo.Mi sembra anche giusto che i tempi siano più dilatati in caso di presenza di figli: quanto meno per salvaguardare l'aspetto psicologico del trauma della separazione dei genitori.Quello che mi lascia perplesso è il fatto che sembra una norma fatta apposta per rendere le cose facili. E non so perchè ma associo la facilità alla superficialità.Nella maggior parte dei casi, il matrimonio è una scelta. Così come una scelta è la sua spettacolarizzazione. La convivenza è ormai socialmente accettata e solo una vetusta organizzazione con sede in Vaticano si ostina a condannarla, peraltro blandamente.Spesso il contratto matrimoniale è sancito post coitum et fecondationem obtorto collo, ma anche lì, alla fine, è una scelta di regolarizzazione.Se penso a quanti anni ci sono voluti per ottenere il divorzio, non vedo questo come un ulteriore passo in avanti verso la libertà di scelta, ma piuttosto come un passo indietro verso lo svilimento del matrimonio.E' una generalizzazione, intendiamoci.Ma è un dato di fatto che tutto quello che rende la vita "più facile" ci allontana da valori e principi che per un tempo lunghissimo sono stati fondanti.E stupisce molto come a votare questa legge ci siano tanti cattolici, che fanno della famiglia una bandiera ideologica, ma sono al secondo o terzo matrimonio.Con tanto di copiosa unzione della cigolante Sacra Rota.