Duemila evasori totali e oltre 6 miliardi di euro occultati nei primi quattro mesi dell’anno. A scoprirli, su tutto il territorio nazionale, è stata la Guardia di finanza che anche in materia di Iva ha individuato 650 milioni di euro non dichiarati. Sono state denunciate 853 persone che non avevano presentato la dichiarazione dei redditi e altre 530 per occultamento o distruzione della contabilità. In quattro mesi sono stati scoperti 650 milioni di euro di Iva evasa.In tutto, sono 2.192 gli evasori totali scoperti dalle Fiamme Gialle, tutti con una caratteristica in comune: il non aver presentato per almeno un’annualità d’imposta la dichiarazione dei redditi. Fino a ora erano invisibili per il Fisco. In realtà c’erano e facevano la «bella vita» a scapito degli imprenditori leali e rispettosi delle regole. Ostentavano macchine di grossa cilindrata, ville da sogno e ricchezze accumulate in anni e anni di collaudata disonestà e intanto, usufruivano dei servizi che non avevano mai contribuito a pagare. I maggiori "picchi" di evasione, riferisce in una nota la Guardia di fiannza, sono stati riscontrati nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio (quasi il 25% del totale), delle costruzioni edili (circa il 22%), delle attività manifatturiere (11), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (5,7) e delle attività di alloggio e ristorazione (5,5).
Suicidiamoli
Duemila evasori totali e oltre 6 miliardi di euro occultati nei primi quattro mesi dell’anno. A scoprirli, su tutto il territorio nazionale, è stata la Guardia di finanza che anche in materia di Iva ha individuato 650 milioni di euro non dichiarati. Sono state denunciate 853 persone che non avevano presentato la dichiarazione dei redditi e altre 530 per occultamento o distruzione della contabilità. In quattro mesi sono stati scoperti 650 milioni di euro di Iva evasa.In tutto, sono 2.192 gli evasori totali scoperti dalle Fiamme Gialle, tutti con una caratteristica in comune: il non aver presentato per almeno un’annualità d’imposta la dichiarazione dei redditi. Fino a ora erano invisibili per il Fisco. In realtà c’erano e facevano la «bella vita» a scapito degli imprenditori leali e rispettosi delle regole. Ostentavano macchine di grossa cilindrata, ville da sogno e ricchezze accumulate in anni e anni di collaudata disonestà e intanto, usufruivano dei servizi che non avevano mai contribuito a pagare. I maggiori "picchi" di evasione, riferisce in una nota la Guardia di fiannza, sono stati riscontrati nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio (quasi il 25% del totale), delle costruzioni edili (circa il 22%), delle attività manifatturiere (11), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (5,7) e delle attività di alloggio e ristorazione (5,5).