TorineggiandO

Re-consumption


La quasi totalità delle persone rivede più volte lo stesso film, ascolta più volte la stessa canzone e va in vacanza sempre nello stesso posto, perché da questi comportamenti reiterati si soddisfano diverse necessità psicologiche.Il fenomeno è stato analizzato da Cristel Russell, professore di marketing alla American University di Washington, che lo ha chiamato ’re-consumption’, ’fruizione ripetuta'. I dettagli della sua ricerca saranno pubblicati nel numero di agosto di Journal of Consumer Research, ma i risultati preliminari sono già disponibili.Il consumo reiterato di un’opera musicale o cinematografica si motiva con la garanzia dei risultati di azioni ripetute e la soddisfazione delle repliche deriva da una migliore visione. Inoltre, le persone continuano a guardare con interesse anche film già visti nella prospettiva di riscoprire piccoli dettagli che potrebbero aver dimenticato. «I comportamenti basati sul re-consumption ’soddisfano' cinque necessità: regressiva, progressiva, ricostruttiva, relazionale e riflessiva», ha detto la Russell.
Lo stesso vale per la rilettura dei libri e il ritorno nelle solite località di vacanza: secondo la ricercatrice la ragione è molto più complessa della semplice nostalgia. Le motivazioni per cui le persone si prendono del tempo libero per ripetere sempre la stessa attività sono «profonde e toccanti».E io che pensavo di continuare a guardare i Blues Brothers o Frankenstein Junior per il pure piacere di divertirmi. Come faccio adesso a tornare in Croazia, sapendo che soddisfo 5 necessità psicologiche, oltre a quella di cenare con 10 euro? E soprattutto, qualcuno mi spieghi cosa c'è di male a fruire nuovamente di qualcosa senza gettarlo subito dopo l'uso.Perchè io, tutta questa incredibile necessità di novità, davvero non la sento, a maggior ragione se la novità è una scopiazzatura malriuscita di qualcosa di mediocre e già poco apprezzato alla prima visione...