TorineggiandO

Tutti un pò meno al mare


Gli italiani vivono al di sopra delle proprie possibilità. Non solo, fanno anche «troppe ferie». Una provocazione? Forse?Gianfranco Polillo, sottosegretario al Tesoro, la butta lì, a margine di un convegno romano. E immediatamente accende le polveri dello scontro.Un coro di proteste, contro il sottosegretario. Non nuovo, per la verità, alle provocazioni: dalla tassa sui cani, agli esodati, fino alle misure sui conti correnti gratis per i pensionati che - a suo dire - avrebbero comportato «un notevole danno per la banche», tale argomentò all’epoca Polillo «da causare un’ulteriore stretta creditizia».Ieri, insomma, il sottosegretario è tornato alla carica. Ha argomentato che «per sostenere i nostri consumi abbiamo bisogno di prestiti esteri pari a 50miliardi di euro l’anno». Risultato? «Questo gap», indica nella sua ricetta il sottosegretario all’Economia, «lo possiamo chiudere o riducendo ulteriormente la domanda interna, inaccettabile per il Paese oppure aumentando il potenziale produttivo».
Come? Semplice, lavorando di più. Statistiche alla mano, Polillo chiarisce che gli italiani lavorano «mediamente nove mesi l’anno». Dunque, questo il sillogismo: «Se rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul Pil immediato di circa un punto». Come dire: 14-15 miliardi in più di ricchezza. Il tutto, grazie alla maggiore produttività.La Cgil bolla la proposta del sottosegretario come «confusa, estemporanea e non particolarmente geniale e alla quale manca un naturale completamento: perché non chiedere ai 500mnila lavoratori in cassa di rinunciare ad una settimana di indennità? Per questa via anche le casse dello Stato ne trarrebbero un beneficio».Quindi la Uil: «Non sappiamo a chi si riferisca il sottosegretario Polillo quando afferma che in Italia si lavora mediamente solo nove mesi all’anno, anche se qualche sospetto ce l’abbiamo. Certo non ai lavoratori dipendenti che da contratto ne lavorano undici. La media di Polillo ricorda molto quella di Trilussa».Dev'essere l'aria, non c'è altra spiiegazione. Dopo un pò che stai dentro Montecitorio il cervello comincia a marcire e ad emettere miasmi venefici. E non importa che tu sia tecnico o politico.Il cervello, posto che tu ce l'abbia, ti va in pappa comunque. Il tutto passa inosservato fino a quando non ti chiedono di fare una qualche dichiarazione pubblica.I risultati si vedono.E comunque, per cme vanno le cose, gli italiani ad una settimana di vacanza ci rinunceranno per tutt'altri motivi...