Non è vero che si chiama Mario. Si chiama Calimero.Non gioca perchè è un giocatore fortissimo, un attaccante inarrestabile, un cannoniere implacabile, insomma una macchina da gol, gioca perchè nell'attuale ventata di buonismo italiota, fa molto comodo avere un discreto giocatore che però incarni i valori dell'integrazione multietnica. Cioè gioca perchè è nero.Ma Mario Barwuah Balotelli non è nero! E' italianissimo, nato a Palermo e vissuto per tutta la sua vita a Concesio (Brescia), poi si deve considerare che è stato adottato da genitori italiani dopo che i genitori naturali ghanesi l'avevano abbandonato.In tutti questi anni qualcuno ha fatto credere a Mario di essere una persona speciale, un superuomo, un essere sovrannaturale al quale tutto è permesso e che, come gli Dei dell'Olimpo, può permettersi di togliersi tutti i capriccetti che vuole.Lo pagano anche per farlo, naturalmente.Non è così. Ed a lasciarlo fare, si peggiora la situazione. Quello che ha fatto lunedì sera prima e dopo aver segnato è inaccettabile. Il gol è stato bello e magari aveva anche della tensione nervosa da stemperare, ma mandare a fanculo tutti quanti solo perchè non l'avevano fatto giocare è l'ennesima scena da bambino viziato.
Calimero Balotelli
Non è vero che si chiama Mario. Si chiama Calimero.Non gioca perchè è un giocatore fortissimo, un attaccante inarrestabile, un cannoniere implacabile, insomma una macchina da gol, gioca perchè nell'attuale ventata di buonismo italiota, fa molto comodo avere un discreto giocatore che però incarni i valori dell'integrazione multietnica. Cioè gioca perchè è nero.Ma Mario Barwuah Balotelli non è nero! E' italianissimo, nato a Palermo e vissuto per tutta la sua vita a Concesio (Brescia), poi si deve considerare che è stato adottato da genitori italiani dopo che i genitori naturali ghanesi l'avevano abbandonato.In tutti questi anni qualcuno ha fatto credere a Mario di essere una persona speciale, un superuomo, un essere sovrannaturale al quale tutto è permesso e che, come gli Dei dell'Olimpo, può permettersi di togliersi tutti i capriccetti che vuole.Lo pagano anche per farlo, naturalmente.Non è così. Ed a lasciarlo fare, si peggiora la situazione. Quello che ha fatto lunedì sera prima e dopo aver segnato è inaccettabile. Il gol è stato bello e magari aveva anche della tensione nervosa da stemperare, ma mandare a fanculo tutti quanti solo perchè non l'avevano fatto giocare è l'ennesima scena da bambino viziato.