TorineggiandO

Paradiso e Inferno


La domanda più giusta è: come hanno fatto a sopravvivere?Loro, le suorine di via San Donato, dove c'è il campanile di Santa Zita che come altezza è secondo soltanto alla Mole, le maestrine della scuola elementare Faà di Bruno, e perché non anche i pupi e i genitori?Adesso convivere è più facile o meno difficile, i manifesti si sono fatti piccoli e castigatelli, i titoli dei film decisamente meno espliciti, «La calda ninfomane vogliosa di stalloni perversi» è diventata «La cattivella della porta accanto», e non si sbatte più, uscendo dalla scuola, contro offerte troppo dure di pellicole vietate ai minori.Adesso il porno declina almeno sotto questo aspetto urbano, ma per anni e anni i pochi metri della strada, forse la più multietnica di Torino, hanno davvero diviso il paradiso ufficiale dall'inferno ufficioso, e in mezzo c'era, c'è il purgatorio del traffico.Il cinema proprio di fronte alla scuola, impossibile uscire da un posto senza vedere l'ingresso dell'altro, arduo il sopravvivere. Possibile che i bambinelli su quei titoli abbiano fatto i primi esercizi personali di lettura fuori aula. «Signora maestra, cosa è una ninfomane in calore?».
Ma c'è ancora qualcuno che ci va? E non intendo a scuola...