Ormai lo sapete che odio Facebook.E che non perdo l'occasione per segnalarne la disgustosa espansione.Quindi abbiate pazienza e lasciatemi sfogare.Com'ebbi a dire non è il programma in se stesso ad essere malvagio, quanto il suo utilizzo. E le ingenuità ad esso correlate.Ecco gli ultimi esempi:Enzo Ghigo (PdL), presidente della Regione Piemonte durante il periodo Olimpionico, ha avuto il suo account bloccato perchè per le feste natalizie ha voluto mandare a tutti i suoi "amici di Facebook", circa 5000, un breve ma toccante augurio leggermente propagandistico-elettorale, in vista della sua futura corsa per la poltrona di sindaco di Torino. Beh, su Facebook, come qui su Libero, non si può fare pubblicità di prodotti, neanche quando quel prodotto è la propria persona. In realtà qui su Libero mi è capitato di trovare qualcuno che più o meno velatamente ha fatto pubblicità di proprie attività: anche alcuni / alcune che pubblicizzano con grande dovizia di particolari le proprie eccellenze nell'Ars Amatoria...Durante le ultime nevicate in città, che hanno causato inevitabili disagi, l'opposizione (PdL) nella Giunta Comunale, non ha trovato niente di meglio che formare su Facebook il gruppo "Mandiamo il Sindaco a Spalare la Neve": risultato 1500 "amici" in 4 ore. Commenti e battutacce da bar si sono sprecati. Alta Politica di Grandi Statisti.Non entro nemmeno nel merito del Fan Club di Provenzano e Totò Riina, con centinaia di "amici" iscritti. Quelli (i mafiosi) è da secoli che vanno avanti con questa storia degli "amici degli amici che sono nostri amici". La loro evoluzione su Facebook mi sembra solo normale. L'importante è che nessuno pensi seriamente che si tratti di una cosa seria e decida di indagare su tutti i contatti di "Totò o' Cortu".
FaceTruc
Ormai lo sapete che odio Facebook.E che non perdo l'occasione per segnalarne la disgustosa espansione.Quindi abbiate pazienza e lasciatemi sfogare.Com'ebbi a dire non è il programma in se stesso ad essere malvagio, quanto il suo utilizzo. E le ingenuità ad esso correlate.Ecco gli ultimi esempi:Enzo Ghigo (PdL), presidente della Regione Piemonte durante il periodo Olimpionico, ha avuto il suo account bloccato perchè per le feste natalizie ha voluto mandare a tutti i suoi "amici di Facebook", circa 5000, un breve ma toccante augurio leggermente propagandistico-elettorale, in vista della sua futura corsa per la poltrona di sindaco di Torino. Beh, su Facebook, come qui su Libero, non si può fare pubblicità di prodotti, neanche quando quel prodotto è la propria persona. In realtà qui su Libero mi è capitato di trovare qualcuno che più o meno velatamente ha fatto pubblicità di proprie attività: anche alcuni / alcune che pubblicizzano con grande dovizia di particolari le proprie eccellenze nell'Ars Amatoria...Durante le ultime nevicate in città, che hanno causato inevitabili disagi, l'opposizione (PdL) nella Giunta Comunale, non ha trovato niente di meglio che formare su Facebook il gruppo "Mandiamo il Sindaco a Spalare la Neve": risultato 1500 "amici" in 4 ore. Commenti e battutacce da bar si sono sprecati. Alta Politica di Grandi Statisti.Non entro nemmeno nel merito del Fan Club di Provenzano e Totò Riina, con centinaia di "amici" iscritti. Quelli (i mafiosi) è da secoli che vanno avanti con questa storia degli "amici degli amici che sono nostri amici". La loro evoluzione su Facebook mi sembra solo normale. L'importante è che nessuno pensi seriamente che si tratti di una cosa seria e decida di indagare su tutti i contatti di "Totò o' Cortu".