Il Gip presso il Tribunale di Agrigento, Alberto Davico, ha disposto il sequestro preventivo dell’intero complesso ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento.
Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di finanza, è stato adottato a conclusione di complesse indagini che hanno evidenziato gravi carenze strutturali dell’intero complesso ospedaliero, tali da esporre, spiegano, «a gravissimo rischio sismico l’intero manufatto». «I gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza hanno determinato la Procura della Repubblica di Agrigento - spiegano investigatori e inquirenti - a richiedere l’adozione del provvedimento cautelare reale sussistendo tutte le esigenze previste dal codice di rito, non potendo prorogarsi oltre il rischio concreto di eventi disastrosi».Secondo i periti nei pilastri dell’ospedale ci sarebbe più sabbia che cemento. La struttura era stata inaugurata solo 5 anni fa. I risultati dei carotaggi evidenzierebbero come la resistenza alla compressione dei campioni prelevati sia di gran lunga inferiore a quanto indicato nel progetto e ciò renderebbe il "San Giovanni di Dio" instabile, soprattutto in caso di terremoto. Nella relazione conclusiva i periti affermano che «l’intera struttura manca dei necessari requisiti di sicurezza statica». L’inchiesta della procura di Agrigento, guidata da Renato Di Natale, è condotta dalla Guardia di Finanza e vede indagate 22 persone fra manager e direttore dei lavori, dirigenti ospedaliere e collaudatori. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere, all’abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, favoreggiamento e truffa.Se siamo fortunati utilizzeranno anche per il Ponte sullo Stretto gli stessi criteri costruttivi...con l'aggiunta di qualche cadavere per rinforzare i piloni di cemento armato (armato di lupara, s'intende)...