la favola della vita
raccontare la vita con le favole
DOPO LA SERA L'ALBA
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NON IMPORTA QUANTO SARA LUNGA LA NOTTE...
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Post n°11 pubblicato il 03 Luglio 2010 da lafavoladellavita
"Il destino dell'uomo è determinato dalla natura dei suoi bisogni. Prendiamo un esempio: se ogni giorno avete necessità di una grande quantità di sigarette e di alcool, se avete bisogno di accumulare beni (case, auto, imprese), se avete bisogno di andare tutte le sere al night o al casinò per giocare alla roulette, il vostro destino è tutto tracciato: la decadenza, la rovina, forse anche la prigione. Se invece avete bisogno di contemplare la bellezza divina o di diffondere la pace e la luce attorno a voi, anche in quel caso è chiaro: incontrerete la gioia e la pienezza. Come mai gli esseri umani non si accorgono che ogni bisogno, ogni sogno, ogni desiderio li mette su determinati binari? Secondo le proprie aspirazioni, essi andranno verso regioni infestate da vespe, serpenti e belve, dove ci lasceranno la pelle... oppure verso regioni luminose, magnifiche, dove incontreranno ogni gioia. Secondo le proprie tendenze, i propri gusti e desideri, ciascuno determina il proprio punto d'arrivo." |
Post n°10 pubblicato il 30 Giugno 2010 da lafavoladellavita
"Ogni particella di materia possiede un'energia. Così, il nostro corpo fisico, che è materia, possiede anch'esso un'energia: è questa energia che viene chiamata "anima". Ma poiché l'essere umano in realtà è costituito da più corpi, ciascuno di quei corpi possiede un'anima: per il corpo fisico è l'anima istintiva, per il corpo astrale è l'anima emozionale, per il corpo mentale è l'anima intellettuale. Quanto ai corpi causale, buddhico e atmico, hanno anch'essi un'anima che i cabalisti chiamano rispettivamente Iehidah, Hayah e Neschamah. |
Post n°9 pubblicato il 29 Giugno 2010 da lafavoladellavita
Molte formule matematiche possono essere trasposte sul piano psichico. Prendiamo in esame la formula: "uno diviso infinito tende a zero". Interpretata simbolicamente, questa formula significa che l'essere umano che si allontana dall'Uno, che si allontana da Dio, va a perdersi completamente alla periferia dell'esistenza, e un giorno non resterà quasi niente di lui; è la morte, la morte spirituale ad attenderlo. |
Post n°8 pubblicato il 16 Giugno 2010 da lafavoladellavita
"Il fatto di sentirsi spinti in una direzione, per molti è sufficiente a giustificare la propria condotta. Dicono: "Beh, che c'è di strano? È normale, si obbedisce alla natura!" Certo, obbediscono alla natura, ma a quale natura? Alla natura inferiore. Quando una tigre si getta sulla preda per divorarla, non si sente colpevole, perché è la sua natura, la natura animale, a spingerla: ha fame e mangia.
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Post n°7 pubblicato il 24 Maggio 2010 da lafavoladellavita
"Come individuo, ognuno di noi è indipendente, autonomo. Siamo d'accordo. Ma ciascuno di noi è anche legato alla collettività umana e, ancora al di là, a tutti i regni della natura e alla collettività cosmica. Noi viviamo quindi simultaneamente due vite: una personale e una collettiva. Per la maggioranza degli esseri umani, ciò avviene a loro insaputa, ma è auspicabile che essi ne diventino consapevoli. |
Inviato da: Susy2m_bis
il 08/07/2010 alle 22:14
Inviato da: lafavoladellavita
il 30/06/2010 alle 17:39
Inviato da: Eutona
il 29/06/2010 alle 20:09
Inviato da: Susy2m_bis
il 26/05/2010 alle 10:43
Inviato da: lafavoladellavita
il 20/05/2010 alle 19:46