inseguendo libertà

Post n°531 pubblicato il 10 Novembre 2010 da vehuelrossocuore


 "Di qualcuno che si sente facilmente ferito, offeso, si dice che è sensibile. No, la vera sensibilità è un'apertura totale alla bellezza e alla luce del mondo divino, e una chiusura a tutte le brutture e le assurdità del mondo umano. Quindi, ciò che generalmente viene chiamata " sensibilità ", intesa come la capacità di percepire dolorosamente l'indifferenza, il disprezzo,le critiche e le vessazioni, in realtà non è altro che emotività.Allora, cosa resta a dei poveri infelici per i quali non esistono né il Cielo né gli angeli né gli amici né la bellezza, ma solo persone ingiuste, cattive e malintenzionate? Non bisogna confondere la sensibilità con l'emotività.L'emotività è la manifestazione malata di un "sé" povero,meschino, ristretto, dolente. La sensibilità rappresenta invece un grado superiore di evoluzione che mette l'uomo in relazione con le regioni celesti e gli permette di vibrare all'unisono con tutta la bellezza dell'Universo."Omraam Mikhaël Aïvanhov