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Perfidie di Stefano Torossi

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Messaggi del 16/07/2013

Rassegna stampa in quattro quarti

 

  IL CAVALIER SERPENTE

  Perfidie di Stefano Torossi

15 luglio 2013

   RASSEGNA STAMPA IN QUATTRO QUARTI


MUTANDONI

Dai giornali: Elham Asgari, nuotatrice iraniana, ancora una volta ha mancato il titolo sui venti chilometri. In teoria potrebbe diventare campione del mondo nella specialità, ma non ci arriverà mai. Perché a causa delle regole medievali di casa sua, quando si butta in acqua deve indossare una muta da sub completa, con sopra un camicione nero lungo fino ai piedi, una cuffia, e sopra questa un fazzolettone. Peso dell'attrezzatura in acqua, sei chili. E quando vince quella poveretta?

Obbligatorio sembrare fagotti ambulanti, ricoperte di brutti colori, arrostite sotto indegne palandrane, perfino le turiste, da cui ci si aspetterebbe un po' di emancipazione: l'unica cosa importante è che non si veda che sono donne. E' l'ossessione dei mutandoni. Non possono vestirsi come gli pare, uscire con chi gli pare; andare in bicicletta, poi, proibitissimo perché, si sa, quel sellino malandrino è in contatto troppo stretto con l'antro del demonio. Capito?

Anno del Signore duemilatredici. Con i problemi che ci sono (oggi come in tutte le epoche passate, intendiamoci), ma con la differenza che l'informazione non ti permette di ignorare quello che succede fuori casa, e ti fa capire forte e chiaro cosa si perde a rimanere indietro, c'è ancora un miliardo di persone al mondo per cui la preoccupazione principale della vita è come si vestono e cosa fanno vedere le mogli, le figlie, le sorelle. Non la ricerca, il progresso, la comunicazione. No, i mutandoni.


TURBANTI

Dai giornali: il maggiore Kamaljeet Singh Kalsi, dell'esercito USA, dopo una lunga battaglia contro i regolamenti militari, è riuscito a ottenere il permesso di portare il turbante invece del berretto d'ordinanza. Insieme al turbante sono prescritti, per lui, come per tutti i Sikh, la lunga barba avvolta in una retina e i baffoni imperiali.  Ci chiediamo se, richiamato in prima linea, sarebbe così saggio da rinunciare alle pezze in testa per salvare la pelle con un normale elmetto.

Naturalmente quello che ci sembra incomprensibilmente sciocco e soprattutto complicato non è la scelta dei segni distintivi che uno si impegna a esibire, ma il semplice fatto che per dimostrare di credere in un certo dio, o di appartenere a una certa regola di vita sia necessario, anzi obbligatorio, portare il tal berretto, la tal sciarpa, la talaltra foggia di barba o i riccioli sulle tempie. Dovrebbe essere sufficiente la disposizione dell'anima, e poi se fai il pompiere ti vesti da pompiere, e se spazzino, da spazzino. O no?


CAPRICCI

Dai giornali: a Umbria Jazz Keith Jarrett si rifiuta di suonare infastidito dai flash del pubblico. Va bene essere un grande artista, ma addirittura bloccare un concerto (per partecipare al quale presumiamo che lui sia stato pagato, e anche benino, e siamo certi che gli spettatori avranno pagato anche loro benino, o benissimo), perché c'è qualcuno che ti fotografa mentre suoni. Su un palcoscenico, beninteso, non nel salotto di casa. E poi pretendere le tenebre più profonde per ricominciare. Ma non sarà un po' troppo presuntuoso?

A questo punto, per puro masochismo, e siamo certi che ci costerà qualche insulto, vogliamo aggiungere una confessione: il famoso CD del famoso Concerto di Colonia, quelle due ore e passa di improvvisazione al pianoforte, che ci siamo riascoltati in questi giorni proprio per essere sicuri della nostra opinione, lo abbiamo sempre trovato esiziale (esiziale: agg. - che apporta grave danno, funesto, mortale).


BATTUTE

Dai giornali: intervistato con le solite fruste domande, a una richiesta di opinione sui partiti italiani, risponde: "Ma le sembra normale che un partito serio passi il tempo a parlare di quello che farò io da grande?".  Simpatico, Renzi davvero non lo sembra: accento aspirato alla Pieraccioni, look furbetto alla Panariello, ma spiritoso, questo almeno sì.

 

 

                                       



 

 
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