I BAMBINI FANNO BURP

COMINCIAMO DAL PRINCIPIO...novembre 2003...


  Sabato mattina…assonnata e con un leggero sconvolgimento allo stomaco, decido che sei giorni di ritardo sono davvero strani, per togliermi il dubbio e tornare tranquilla, accartocciata sul water, con la testa tra le gambe, faccio pipi’ su una strisciolina di pseudo tampone, attaccato ad un “bisturi” di plastica con finestrelle bianche…centrarlo e’ traumatico con cinque ore di sonno alle spalle…ma ce la posso fare!Appoggio il tutto sul lavandino e vado a farmi il solito the verde del buongiorno… Mi organizzo mentalmente per le pulizie, penso al pranzo e al mio amico Ric che viene da Milano per presentarmi la nuova fidanzata Venezuelana, accendo la tele, controllo i promemoria e mi viene in mente che devo comprare un paio di cartelloni che mi servono a teatro (ebbene si…in sporadici attacchi di lucidita’ sono riuscita a fondare un’associazione e gestisco due gruppi di teatro per bambini).  Improvvisamente noto che dal bagno sbrilluccicano due fasci di luce fucsia e mentre mi rendo conto che cosa sta a significare, afferro il mio “destino” e corro giu’ per le scale del condominio, scalza, in mutande, con felpa oversize e tazza del the, vuota, in mano…mi attacco al campanello dell’appartamento sotto al mio…mi becco due VAFFA mattutini dai vicini e mentre una faccia assonnata e familiare mi guarda come se avesse davanti i tecnici audio della Sony che la ringraziano, grido sottovoce (ci si riesce…ci si riesce…) “MAMMA…SONO INCINTA!” …e qui decolla l’Enterprise verso mondi sconosciuti…! Naturalmente il padre e’ certo…non sempre, lo so, ma questa volta vi assicuro che e’ certo! Dopo lo stordimento iniziale, afferro il telefono e decido di dare la lieta novella all’inseminator…e’ al bar che si gusta cappuccino e brioche…ma al suono di BUONGIORNO PAPA’…sopraggiunge un principio di paralisi che, la dolce meta’,  decide di curare con un bicchierino di grappa…cominciamo bene! Comincia il tour di volantinaggio telefonico, da Manchester a Milano…la zia Vave, svegliata alle sei e mezzo del mattino (colpa nostra se a Manchester sono un’ora indietro!?) ci ha messo quelle tre telefonate per capire che non era la cucina inglese ad aggrovigliarle lo stomaco, la mia migliore amica ha gia’ coordinato la sala travaglio con camici rigorosamente Dolce & Gabbana e guanti in tinta, mio padre ha rischiato l’infarto piu’ per la parola NONNO che per la notizia, mio fratello di 11 anni ha singhiozzato venti minuti prima di fare capire all’intera famiglia che era di gioia, mia suocera ha gufato con parti prematuri e spese rovinafamiglie (naturalmente l’ha seguita una molto poco chic ravanata di tetta sinistra), gli zii hanno reagito con le solite battutone da fratelli, da: ABORTO, OFFRO IO! a SPERIAMO NON SIA FEMMINA, CI BASTI TU…bello avere una famiglia colorata, artistica e numerosamente sparpagliata ovunque…sanno sempre come farti sentire a casa! Meravigliose giornate, cominciano allietate da nausee mattutine e notturne (si insomma, ancora deve nascere e gia' rompe le skatole come un adulto!!!), olfatto bionico e attacchi di panico da dolorini sparsi ovunque, dieta adeguata e pastiglioni di ferro, calcio ed estratti di frutta e verdura, visite ginecologiche, esami del sangue, esami delle urine, pap test ed ecografie…la mia dolce meta’ rischia l’isterismo poiche’ al mattino e’ drammatico svegliarmi, dopodiche’ gli tocca sorbettarsi domande del tipo…”Ma non e’ che adesso mi vedi come mamma e non si tromba piu’?” e lui “Amore non dire sciocchezze…e’ tardi, vestiti” “Tesoro…per te mi si sono ingrossate le tette?” e lui “Non mi sembra, dai su, muoviti” “Ma secondo te ho la pancia gonfia?” e lui “Bi, datti una mossa o facciamo tardi“ “E se lo piscio e non me ne accorgo?” e lui “Per favore, non mi diventare cerebrolesa proprio adesso” “E se…” e lui “…ti vestissi in tempo senza farmi fare tardi ogni strakavolo di mattina!??!” “Sei per caso nervoso? Lo sai che non devo agitarmi” e lui “AMORE…nove mesi sono lunghissimi, vedi di farci arrivare tutti quanti sani di mente”…