E' FINALEGRAZIE INTERJosè Mourinho: "Una squadra di eroi, un campo dove gli eroi hanno lasciato il sangue. Gli altri parlavano di lasciare la pelle, noi abbiamo lasciato il sangue che è più importante. È stata una vittoria di tutti: di chi questa sera ha giocato e di chi non era in campo, dei tifosi che hanno sofferto qui al 'Camp Nou' e di coloro che l'hanno fatto nelle loro case. Quella scritta questa sera sarà una pagina di storia da raccontare ai nipoti, non alla stampa, in un giorno assolutamente incredibile. Chiedo ai tifosi uno sforzo: è la nostra festa, voglio tutti i tifosi all'aeroporto ad aspettare questi ragazzi e li voglio tifosi a Roma dove giocheremo un'altra finale. Immagino la loro gioia perchè tutti i nostri tifosi sono consapevoli di quanto sia stato difficile compiere quest'impresa. Era difficile farlo con 11 uomini in campo, figuriamoci in 10. È la sconfitta più bella della mia vita, ma questa squadra meritava di pareggiare 0-0. Io ho già vinto la Champions League, ma vincere oggi è stato ancora più bello. Vinsi quella coppa 3-0 e sapevo di diventare campione già prima del fischio finale. Oggi non è stato così, se avessi potuto giocare, avrei lasciato il sangue in campo anche io, nonostante sia scarso. Il Barcellona si aspettava di vincere, ma ha avuto una sorpresa enorme già al 'Meazza. Poi, quando abbiamo visto certe scritte sulle maglie e altri episodi, abbiamo capito che i nostri avversari avevano paura. Forse, se fossimo rimasti in undici uomini in campo, avremmo vinto la gara, ma abbiamo dovuto sopportare l'infortunio di Pandev, grazie alla bravura di Chivu che è stato spettacolare e si è preparato al match in 10 minuti, poi Thiago Motta è stato espulso. Insomma, una gara incredibile. Questa è davvero la mia gioia. Quest'Inter ha saputo vincere contro Chelsea e Barcellona, potrà vincere o non vincere quest'anno la Champions League, ma ora questa squadra è una squadra di dimensione europea e questa è una soddisfazione per me. I tifosi nerazzurri? Credevo impossibile ritrovare un'empatia come quella costruita con i tifosi del Chelsea e invece ne ho trovata una ancora più grande con quelli dell'Inter. Se ora il calcio italiano mi piace di più? No, rispetto tutti e tutto, ma non mi piace di più. Futuro? La mia direzione per adesso va verso Roma, poi a Siena e poi a Madrid. Le provocazioni? Anche di Messi? Messi è Messi, un talento assolutamente incredibile, di un'altra galassia. Ma come i suoi compagni non ha giocato con abbastanza forza. Io ho giocato in un modo completamente diverso: solo per darvi un'idea, alle 4 di questa mattina abbiamo chiamato la polizia perchè non potevamo dormire. Falli? Simulazioni? Vi garantisco una cosa: il prossimo anno tornerò a giocare al Camp Nou, mi capita sempre, ma ogni volta che tornerò, mi succederà sempre qualcosa. Il rosso a Motta l'ho avuto in passato con Drogba, purtroppo Thiago ha perso un po' di lucidità, ma non gli ho detto nulla. Ho preferito usare l'intervallo per parlare con i miei giocatori. Un giudizio sull'arbitraggio di De Bleeckere? Non voglio giudicare, prima della gara avevo detto che quando i giocatori aiutano l'arbitro, il suo compito è molto più facile. Oggi mi sembra che qualcuno non abbia seguito questo consiglio...".
è finale
E' FINALEGRAZIE INTERJosè Mourinho: "Una squadra di eroi, un campo dove gli eroi hanno lasciato il sangue. Gli altri parlavano di lasciare la pelle, noi abbiamo lasciato il sangue che è più importante. È stata una vittoria di tutti: di chi questa sera ha giocato e di chi non era in campo, dei tifosi che hanno sofferto qui al 'Camp Nou' e di coloro che l'hanno fatto nelle loro case. Quella scritta questa sera sarà una pagina di storia da raccontare ai nipoti, non alla stampa, in un giorno assolutamente incredibile. Chiedo ai tifosi uno sforzo: è la nostra festa, voglio tutti i tifosi all'aeroporto ad aspettare questi ragazzi e li voglio tifosi a Roma dove giocheremo un'altra finale. Immagino la loro gioia perchè tutti i nostri tifosi sono consapevoli di quanto sia stato difficile compiere quest'impresa. Era difficile farlo con 11 uomini in campo, figuriamoci in 10. È la sconfitta più bella della mia vita, ma questa squadra meritava di pareggiare 0-0. Io ho già vinto la Champions League, ma vincere oggi è stato ancora più bello. Vinsi quella coppa 3-0 e sapevo di diventare campione già prima del fischio finale. Oggi non è stato così, se avessi potuto giocare, avrei lasciato il sangue in campo anche io, nonostante sia scarso. Il Barcellona si aspettava di vincere, ma ha avuto una sorpresa enorme già al 'Meazza. Poi, quando abbiamo visto certe scritte sulle maglie e altri episodi, abbiamo capito che i nostri avversari avevano paura. Forse, se fossimo rimasti in undici uomini in campo, avremmo vinto la gara, ma abbiamo dovuto sopportare l'infortunio di Pandev, grazie alla bravura di Chivu che è stato spettacolare e si è preparato al match in 10 minuti, poi Thiago Motta è stato espulso. Insomma, una gara incredibile. Questa è davvero la mia gioia. Quest'Inter ha saputo vincere contro Chelsea e Barcellona, potrà vincere o non vincere quest'anno la Champions League, ma ora questa squadra è una squadra di dimensione europea e questa è una soddisfazione per me. I tifosi nerazzurri? Credevo impossibile ritrovare un'empatia come quella costruita con i tifosi del Chelsea e invece ne ho trovata una ancora più grande con quelli dell'Inter. Se ora il calcio italiano mi piace di più? No, rispetto tutti e tutto, ma non mi piace di più. Futuro? La mia direzione per adesso va verso Roma, poi a Siena e poi a Madrid. Le provocazioni? Anche di Messi? Messi è Messi, un talento assolutamente incredibile, di un'altra galassia. Ma come i suoi compagni non ha giocato con abbastanza forza. Io ho giocato in un modo completamente diverso: solo per darvi un'idea, alle 4 di questa mattina abbiamo chiamato la polizia perchè non potevamo dormire. Falli? Simulazioni? Vi garantisco una cosa: il prossimo anno tornerò a giocare al Camp Nou, mi capita sempre, ma ogni volta che tornerò, mi succederà sempre qualcosa. Il rosso a Motta l'ho avuto in passato con Drogba, purtroppo Thiago ha perso un po' di lucidità, ma non gli ho detto nulla. Ho preferito usare l'intervallo per parlare con i miei giocatori. Un giudizio sull'arbitraggio di De Bleeckere? Non voglio giudicare, prima della gara avevo detto che quando i giocatori aiutano l'arbitro, il suo compito è molto più facile. Oggi mi sembra che qualcuno non abbia seguito questo consiglio...".