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Dossier - Beppe Bergomi - L'uomo che ha vestito la maglia neroazzurra più volte


Giuseppe Bergomi (Milano, 22 dicembre 1963) è un calciatore italiano, difensore, detto lo Zio.Tira i primi calci nella Settese, ma ben presto viene arruolato dall'Inter, dove debutta in serie A il 22 febbraio 1981 in Inter-Como 2-1 e diventa il più giovane debuttante della storia dell'Inter. Primato battuto da Goran Slavkovski il 7 maggio 2006.La sua carriera è fulminante e viene addirittura convocato al Mondiale del 1982, contribuendo attivamente alla vittoria finale e disputando anche la finale. Nonostante la sua giovane età (non è ancora ventenne) è soprannominato "lo zio" per l'aria matura datagli anche dai baffoni che sfoggia.Gli anni all'Inter però sono difficili: Bergomi diventa capitano dei nerazzurri, ma molte stagioni deludenti sono intervallate da scarsi successi. Lo stesso vale per la Nazionale: cocente la delusione ai Mondiali del 1990, quando l'Argentina sconfigge ai rigori in semifinale un squadra azzurra fino a quel momento invincibile.Il campionato 1988-1989 è ricordato dagli sportivi come quello dell'Inter dei record (tuttora imbattuti): scudetto con 58 punti (primato con i 2 punti per vittoria), 26 vittorie, +7 di media inglese. La squadra milanese, al tempo allenata da Giovanni Trapattoni, non riesce però ad aprire un ciclo e l'avventura col tecnico di Cusano Milanino si conclude con la vittoria nella Coppa UEFA 1991.Il successo viene bissato nel 1994 e replicato ancora nel 1998.Bergomi si ritira nel 1999 quando il nuovo allenatore Marcello Lippi gli comunica che non rientra nei suoi piani, preferendogli Laurent Blanc.Con l'Inter Bergomi ha giocato in tutto 756 partite, record di fedeltà per la squadra nerazzurra, di cui 519 in campionato e 117 in Europa (record battuto da Paolo Maldini).Con la Nazionale, di cui è stato capitano, ha giocato 81 partite con 6 goal; ha partecipato a 4 Mondiali (record per un giocatore italiano detenuto con Gianni Rivera e Paolo Maldini), l'ultimo nel 1998.Storia RecenteDa alcuni anni, Bergomi lavora come commento tecnico (spesso al fianco della prima voce Fabio Caressa) e come opinionista per gli spazi calcistici di Sky Sport. Oltre che per la sua bravura e competenza, Bergomi si distingue per la sua calma e pacatezza, che gli consentono di descrivere anche le situazioni di gioco più tecniche e complicate con estrema chiarezza.Il suo commento dei Mondiali 2006 è diventato un piccolo cult metropolitano nel periodo subito successivo al mondiale, grazie alla diffusione via internet degli spezzoni di telecronaca dei momenti più emozionanti delle partite, come semifinale e finale.