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Primo titulo stagionale: l'Inter conquista la Tim Cup all'Olimpico!


 
© foto di Alberto FornasariLa prima è andata. Un’Inter da applausi vince all’Olimpico 1-0 contro la Roma e lo fa con pieno merito, evidenziando una palese superiorità rispetto ai giallorossi, convinti di ‘vendicare’ i veleni del campionato schiacciando i nerazzurri davanti al loro pubblico. Sogni di gloria vani, perché alla fine è capitan Zanetti ad alzare al cielo di Roma la Tim Cup, il primo trofeo stagionale che scongiura il rischio (e l’altrui augurio) degli zero titoli. Per l’Inter si tratta della sesta Coppa Italia nella storia, frutto di una prova gagliarda, di personalità e del talento di Diego Milito, match winner della serata. Da grande assente Sneijder diventa all’ultimo momento la sorpresa nell’undici di Mourinho, che torna al 4-3-1-2 con Milito ed Eto’o in attacco e la coppia centrale difensiva Materazzi-Cordoba. Sorpresa anche nelle fila giallorosse: Totti in panchina, al suo posto gioca Toni. Dura davvero poco però la partita di Sneijder, che dopo 5 minuti paga con la sostituzione forzata un contrasto duro di Burdisso. Al suo posto dentro (tra i fischi) Balotelli, anche lui una sorta di jolly. Il match non tradisce sin dall’inizio le attese, in campo c’è una buona dose di tensione e non mancano gli scontri. La prima palla gol è nerazzurra, con Julio Sergio che chiude di piede un destro ravvicinato di Maicon. L’Inter mostra una certa personalità, mantenendo il controllo del pallone e lasciando alla Roma solo alcuni tentativi di ripartenza. Ma più del calcio lentamente cominciano a vedersi i calci. Il primo, ai danni di Balotelli, costa il giallo a Burdisso, che paga così anche l’entrata scomposta ai danni di Sneijder. Poi è soprattutto Vucinic a ingaggiare duelli prima con Materazzi, poi con Eto’o, incontri ravvicinati sedati a fatica da Rizzoli. Serata lunga per l’arbitro, insomma. La prima occasione per la squadra di Ranieri arriva solo al 25’: Taddei mette in mezzo per l’isolatissimo Toni, ma Julio Cesar con un balzo felino smanaccia il pallone. Sempre in contropiede, pochi minuti dopo, è Perrotta di testa a non trovare la porta, sempre su ispirazione di Taddei. Ma si tratta di due fuochi di paglia, perché è la squadra nerazzurra a gestire il pallone e a mettere in crisi la difesa avversaria. Dopo 38 minuti Mourinho è suo malgrado costretto a effettuare il secondo cambio: dentro Samuel, fuori il claudicante Cordoba, con Materazzi (già ammonito) confermato al centro nonostante il nervosismo, che lo porta a scontrarsi più volte con Mexes, reclamando inutilmente giustizia. Tra (poco) calcio e (molti) calci, a illuminare la serata dell’Olimpico pensa il Principe: Thiago Motta recupera a centrocampo e verticalizza per Milito, il quale punta Mexes e anticipa il tentativo di recupero di Perrotta fulminando Julio Sergio con un destro sotto l’incrocio dei pali lontano. Gol fantastico, degno della cornice di una finale. Rete meritata per i nerazzurri, che mostrano maggiore personalità rispetto a De Rossi e compagni. Nel finale, prima degli insoliti 5 minuti di recupero, un episodio che infiamma ulteriormente animi già caldi: Burdisso entra duro su Balotelli, Rizzoli si ricorda che è già ammonito e lo perdona, scatenando le proteste della panchina nerazzurra. A farne le spese è Oriali, espulso. Termina così con un fiume di nervosismo in piena il primo tempo della finale di Tim Cup. Ma quello che conta è il vantaggio dell’Inter.Il secondo tempo presenta subito due novità: dentro Totti e Motta al posto di Burdisso e Pizarro, a conferma della scarsa soddisfazione di Ranieri per il primo tempo dei suoi. Dopo un avvio alquanto letargico, la Roma ha la palla gol più clamorosa: punizione di Totti, Julio Cesar respinge corto e Juan, a porta vuota, manda alto di testa. Sembra il punto di inizio di un assedio giallorosso, ma non è così perché l’Inter continua ad addormentare il match con passaggi sicuri e la giusta dose di dinamismo. Anzi, i nerazzurri sfiorano addirittura il raddoppio al termine di una splendida ripartenza, ma Julio Sergio interviene bene sul destro di Balotelli. Anche la spinta del pubblico, con il trascorrere dei minuti, sembra affievolirsi, non certo il nervosismo dei padroni di casa, che si traduce in un’ancata a palla lontana di Totti a Milito. Un gesto che avrebbe meritato l’espulsione, non il generosissimo giallo esposto da Rizzoli al Pupone. È chiaro che Totti goda di una certa immunità presso gli arbitri italiani, ma stavolta doveva finire sotto la doccia. Ranieri si gioca la sua ultima sostituzione richiamando in panchina Toni e preferendogli la velocità di Menez. Il tecnico testaccino però rinuncia così anche a dare profondità manovra dei suoi. I ritmi restano bassi e l’Inter continua a controllare la reazione della Roma, che si limita a una bomba di Riise (respinta con i pugni da Julio Cesar) e a un destro schiacciato malamente da Vucinic. Poi all’88’ arriva l’inevitabile: Balotelli va via sulla linea di fondo a tre avversari e Totti gli rifila un calcione da dietro sulla gamba. Un fallo vergognoso, che stavolta Rizzoli (nella ripresa molto permissivo con i giallorossi) non può ignorare e punisce con il rosso diretto. Un provvedimento che doveva arrivare molto prima. Idem per Perrotta che, già ammonito, entra duro su Balotelli ma viene perdonato in modo inspiegabile dall’arbitro. Più trascorrono i minuti, più la Roma evidenzia una palese crisi di nervi, figlia di un’evidente inferiorità nei confronti della squadra di Mourinho. Ridotta in dieci, la squadra di Ranieri alza bandiera bianca, consegnando all’Inter una meritatissima Tim Cup. Trofeo ancora più piacevole perché conquistato in trasferta, il primo (si spera) di una tripletta da sogno.INTER-ROMA 1-0Marcatori: 40' pt MilitoINTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba (39' pt Samuel), 23 Materazzi, 26 Chivu; 5 Stankovic, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 10 Sneijder (5' pt Balotelli, 48' st Muntari); 22 Milito, Eto'oA disposizione: 1 Toldo, 17 Mariga, 7 Quaresma, 27 PandevAllenatore: José MourinhoROMA: 27 Julio Sergio; 29 Burdisso (1' st Motta), 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise; 16 De Rossi, 7 Pizarro (1' st Totti), 20 Perrotta; 11 Taddei, 30 Toni (18' st Menez), 9 VucinicA disposizione: 1 Lobont, 22 Tonetto, 33 Brighi, 19 BaptistaAllenatore: Claudio RanieriArbitro: Nicola Rizzoli (sez. arbitrale di Bologna)Note. Ammoniti: 14' pt Burdisso, 35' pt Materazzi, 37' pt Perrotta, 47' pt Mexes, 47' pt Chivu, 7' st Samuel, 18' st Totti, 42' st Balotelli. Espulsi: 45' pt Oriali, 43' st Totti. Recupero: pt 5', st 3'. Spettatori: 60.000 ca.