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FC INTER NEWS
TOP 15 GOL 2009/2010
Post n°23 pubblicato il 06 Maggio 2010 da cuoreneroazzuro93
Ai microfoni di Inter Channel, Douglas Maicon dice la sua sulla partita di stasera, contraddistinta dall'eccessivo nervosismo in campo. Ecco il punto di vista del 'colosso': "Troppa rabbia? La Roma voleva vincere e ha messo in campo la grinta necessaria per farlo. Ma, tutto sommato, siamo stati tranquilli, l'unica entrata davvero brutta da parte dei nostri avversari è stata quella di Totti su Balotelli, voleva vincere la partita, ma va bene così". Dopo la battaglia, arriva il momento della festa. Con tanto di inno della squadra risuonato all'Olimpico: "Siamo davvero contenti e sentire l'inno dell'Inter in questo stadio è impossibile da dimenticare. Stasera c'era anche la mia famiglia qui per vivere questa festa ed è con loro e con i nostri tifosi che voglio vivere questa festa". |
Post n°22 pubblicato il 06 Maggio 2010 da cuoreneroazzuro93
© foto di Alberto Fornasari La prima è andata. Un’Inter da applausi vince all’Olimpico 1-0 contro la Roma e lo fa con pieno merito, evidenziando una palese superiorità rispetto ai giallorossi, convinti di ‘vendicare’ i veleni del campionato schiacciando i nerazzurri davanti al loro pubblico. Sogni di gloria vani, perché alla fine è capitan Zanetti ad alzare al cielo di Roma la Tim Cup, il primo trofeo stagionale che scongiura il rischio (e l’altrui augurio) degli zero titoli. Per l’Inter si tratta della sesta Coppa Italia nella storia, frutto di una prova gagliarda, di personalità e del talento di Diego Milito, match winner della serata. Da grande assente Sneijder diventa all’ultimo momento la sorpresa nell’undici di Mourinho, che torna al 4-3-1-2 con Milito ed Eto’o in attacco e la coppia centrale difensiva Materazzi-Cordoba. Sorpresa anche nelle fila giallorosse: Totti in panchina, al suo posto gioca Toni. Dura davvero poco però la partita di Sneijder, che dopo 5 minuti paga con la sostituzione forzata un contrasto duro di Burdisso. Al suo posto dentro (tra i fischi) Balotelli, anche lui una sorta di jolly.
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Post n°21 pubblicato il 03 Maggio 2010 da cuoreneroazzuro93
Marco Branca Nonostante il ‘rischio’ di triplete sia davvero alto, l’Inter vede già con attenzione la stagione prossima. Non è facile toccare gli equilibri di una squadra incredibile sia in Italia che in Europa e quindi verrebbe da chiedersi se nuovi innesti siano davvero necessari. La risposta sta di certo nel mezzo, tenendo presente il fatto che i probabili arrivi di campioni non farebbero altro che aumentare il prestigio dell’Inter e la forza di uno straordinario gruppo. Un gruppo plasmato alla grande da Josè Mourinho, un legame forte quello tra Mourinho, la squadra, la società ed i tifosi, un legame talmente forte che lo Special One non ha esitato a definire ben più forte e saldo rispetto a quello aveva a Londra, sponda Chelsea.
Mourinho sarà ancora sulla panchina nerazzurra e pretenderà solo grandi acquisti, uniti magari all’innesto di nuovi giovani, soprattutto in difesa. Ieri, intervistato nel dopo gara di Roma, Marco Branca ha speso parole importanti per Steven Gerrard, ormai additato da tutti come uno degli obiettivi principali del mercato nerazzurro. Il dt ha comunque smentito un interesse della sua società: “Gerrard è un giocatore che starebbe bene in qualsiasi squadra, ma negli anni ha dimostrato di avere un legame speciale con la sua. Quindi, al di là di possibili interessamenti, non credo che ci sia una reale possibilità di prenderlo”. Branca nega ma se ci potesse essere l’opportunità non esiterebbe a volare nella città dei Beatles. Altro obiettivo è Cesc Fabregas; lo spagnolo, al momento indeciso sul futuro, ha avuto una proposta di rinnovo dall’Arsenal, ma il suo futuro non appare chiaro. L’Inter in caso (facciamo le debite corna) dovesse conquistare la Champions di certo spenderebbe il lauto premio per il talento spagnolo.
Capitolo attacco: tutto ruota intorno al nome di Mario Balotelli. La società vuole sedersi intorno ad un tavolo e capire le intenzioni di Mario e del suo procuratore Mino Raiola. Branca ha detto di voler trovare un punto di contatto con il ragazzo ed il suo agente, ma è chiaro che se si dovesse presentare un’offerta non inferiore ai 30 milioni di euro, Balo verrebbe sacrificato, l’Inter andrebbe subito alla ricerca di un grande nome per l’attacco. Resta attuale il nome di Carlos Tevez; l’Apache in Inghilterra è dato come partente e a contenderselo sono sia l’Inter che il Real Madrid. Perde corpo invece l'ipotesi Fernando Torres dopo l'intervista pubblicata da noi questo pomeriggio: El Nino non rientra affatto nei piani nerazzurri.
Non solo grandi e affermati campioni ma anche promettenti giovani nel mirino dell’Inter. Resta sempre calda e sotto la lente di ingrandimento la sponda rossoblù di Genova, con Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia, i nomi seguiti da Branca e Oriali. Preziosi deve prima risolvere la comproprietà per il primo con il Bari, ma è chiaro che se arrivasse una concreta offerta da parte dell’Inter, le società accetterebbero subito. Rimane sempre aperto il discorso per Mario Fernandes, 21enne difensore del Gremio. Per lui se ne riparlerà a stagione chiusa con il presidente Duda Kroeff. Gli arrivi di questi ragazzi andrebbero a coprire il probabile addio di Marco Materazzi e quello di Ivan Cordoba, che però potrebbe anche restare come uomo spogliatoio ed aiutare i nuovi ad inserirsi nell’Inter. Capitolo a parte Aleksandar Kolarov, obiettivo ormai da tempo: in questi giorni la dirigenza nerazzurra sta approfittando della permanenza a Roma per parlarne con Lotito. Molto probabile il suo arrivo in estate, sempre che si trovi l'accordo. In alternativa c'è Juan Manuel Vargas della Fiorentina.
Sul fronte cessioni invece sembrano scontati gli addii di Sulley Muntari, destinazione Inghilterra, precisamente a Londra e White Hart Lane, nel Tottenham laddove Harry Redknapp lo accoglierebbe a braccia aperte. Quasi sicuro l’addio di Marko Arnautovic, come ribadito negli scorsi giorni dal suo agente Peter Baars; il talento austriaco, mai esploso all’Inter, farà ritorno al Twente, fresco campione d’Olanda. Infine poche chance di permanenza per Ricardo Quaresma, destinato al rientro in Portogallo. Per il resto squadra confermata che beneficerà anche dell’arrivo dal Brasile del già nerazzurro Philippe Coutinho, perché del resto il vecchio adagio ‘squadra che vince non si cambia’ ha pur sempre un senso.
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Post n°20 pubblicato il 03 Maggio 2010 da cuoreneroazzuro93
L'ambiente laziale reagisce alle critiche pesanti grandinate dopo la partita con l'Inter. I tifosi biancocelesti si difendono a spada tratta tramite i blog e le radio locali romane, sostenendo che sia loro sostenendo i nerazzurri sia la squadra in campo "hanno fatto il loro dovere", aggiungendo che tutto questo è nato essenzialmente dall'episodio del doppio 'pollice verso' di Totti nel derby, che ha reso ancora più incandescente il clima: "Forse oggi si sarà pentito di quel gesto dei pollici all'ingiù fatto sia all'andata che al ritorno sperando di mandarci in serie B". Ma anche la società stessa va al contrattacco, rispedendo al mittente tutte le accuse di scarsa etica sportiva arrivate soprattutto dalla sponda giallorossa del Tevere: "Dove ci sarà spazio ci faremo sentire - fanno sapere dalla società - stiamo raccogliendo il materiale perchè non accettiamo lezioni di moralità da nessuno, specialmente da chi ci augurava la serie B". |
Post n°19 pubblicato il 03 Maggio 2010 da cuoreneroazzuro93
© foto di Daniele Buffa/Image Sport L'eco di Lazio-Inter arriva anche all'estero: anche da Francia e Inghilterra arrivano commenti sulla gara di ieri. In particolare, è il quotidiano sportivo transalpino "L'Equipe" a riservare le maggiori critiche allo spettacolo di ieri all'Olimpico, definito "una parodia calcistica". Il giornaleha sottolineato i cori dei tifosi biancocelesti contro il proprio portiere, Muslera, "colpevole" di aver respinto diverse conclusioni avversarie, e il boato di gioia esploso in tutto lo stadio ai gol dell'Inter. "La Lazio ha preferito rendere le armi piuttosto che correre il rischio di vedere i propri rivali della Roma vincere lo scudetto". In Inghilterra, invece, "The Independent" la vittoria dell'inter definisce "bizzarri" i festeggiamenti di entrambe le tifoserie, mentre sul blog sportivo del "The Guardian" si sottolinea "l'assurdità" vissuta in serie A, dove a decidere la sfida contro la Lazio, e forse il campionato, è stato il pareggio del Bologna contro l'Atalanta.
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