PARAFERNALIA

uno stato laico


e insomma se l'è sfangata anche fra i turchi... il viaggetto c'è stato, nessuno gli ha sparato, alla fine Erdogan l'ha incontrato.. a me è sembrata una visita ai parenti di quelle fatte per atto di presenza e controvoglia, ma non sono un vaticanista.tanto saremo sommersi da commenti a josa, tutti dietro a analizzare ogni scoreggetta di questo rappresentante di dio in terra... rappresentante... io cambierei termini, mi fa tanto Folletto.. ah, che bel paese laico, il nostro. tanto per farvi girare le scatole colgo l'occasione per rinfrescarvi la memoria; non solo questi mettono becco in ogni scelta etica dove anche chi non la pensa come loro deve fare come loro vogliono, ma hanno dei benefits niente male.sappiamo tutto dell'8 per mille anche se forse non tutti sanno che in realtà se il 10% di chi fa la dichiarazione dei redditi lo dà alla chiesa la chiesa becca comunque più del 10% del totale... informatevi sul sito della UAAR, unione agnostici.. ce n'è delle belle. poi c'è l'extraterritorialità, garantita a tutte le proprietà della Santa Sede fuori dalle mura vaticane. Spesso poi nelle finanziarie ci scappano degli oboli niente male :la manovra 2005 finanzia con 15 milioni il Centro San Raffaele del Monte Tabor di don Luigi Verzè e la stessa legge fissa a un milione il finanziamento per "l'aggiornamento della tecnologia impiegata nel settore della radiofonia", limitandolo però a due emittenti: Radio Padania Libera, la radio della Lega Nord, e Radio Maria. E gli paghiamo anche le bollette !!Dal 1929, anno del concordato Puzzone/Pio XII è lo stato italiano a pagare i 5 milioni di metri cubi d'acqua consumati in media ogni anno dallo Stato pontificio. Per le acque di scarico, Città del Vaticano si allaccia all'Acea, ma non paga le bollette. Quando la società si quota in Borsa, nel '99, i 44 miliardi di lire di debiti li ripiana il ministero dell'Economia. Da quel momento, i circa 4 miliardi di lire annui dovevano essere a carico della Chiesa. La Finanziaria 2004 risolve il caso: stanzia 25 milioni subito e quattro dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di acque proprio. La stessa manovra prevede 50 milioni, in due tranche per l'Università Campus Bio-Medico, "opera apostolica della Prelatura dell'Opus Dei". Nel 2003 il Parlamento aveva già riconosciuto come parificato l'Istituto di studi politici San Pio V, approvandone il finanziamento annuo di 1,5 milioni. È l'anno in cui si vara la legge sugli oratori: lo Stato riconosce la funzione educativa e sociale dei centri parrocchiali e ne finanzia l'attività. Il record per il 2005 spetta alla parrocchia dell'Addolorata di Tuglie (Lecce): un milione e 180 mila euro per un campo di calcetto, uno di bocce, spogliatoi e servizi. I comuni sono obbligati a versare l'8 per cento degli oneri per l'urbanizzazione secondaria (asili nido, scuole, impianti sportivi di quartiere) alle chiese. Quanto alle scuole cattoliche, che sono la maggior parte delle private, ricevono sussidi statali sotto forma di contributi per la gestione (pari a poco meno di 500 milioni nel 2005), di finanziamenti di progetti per "l'elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative" (un milione destinato alla "formazione del personale dirigente delle parificate"), di contributi alle famiglie. Scelti dalla Cei, ma pagati dallo Stato, gli insegnanti di religione sono stati immessi in ruolo con una legge del 2003. Infine, l'Ici: l'esenzione per gli immobili, anche destinati a uso commerciale, di proprietà della Chiesa cattolica è diventata legge nel 2005. Niente male, eh ?