PARAFERNALIA

Storie di ordinaria xenofobia


sabato scorso sono andato a riprendere mia figlia a scuola. scuola media, bambini di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni. una città, quella dove vivo, a forte mescolanza etnica. non ci facciamo mancare nulla, cinesi in prima fila ma anche maghrebini, senegalesi, nigeriani, tunisini, pakistani, bengalesi. sono anni che è così. siamo alla terza generazione, come minimo. ovviamente il comparto tessile ne ha sofferto, sia per le ditte cinesi sul posto, sia con la delocalizzazione o la concorrenza da parte della cina tout court. come se il lavoro alle ditte cinesi venisse dato dai marziani, e non industriali italiani.... ma lasciamo perdere.orbene, aspettavo la pargola quando sono arrivati tre bambini cinesi che, essendo tra loro, parlavano ovviamente in mandarino. un energumeno presente,che dalla faccia dava molto l'idea di avere urgentemente bisogno di un grosso trapianto di neuroni, padre evidentemente in attesa come me, si è rivolto al loro indirizzo apostrofandoli a voce alta intimando loro di parlare italiano, chè erano in italia e, sempre a voce alta, affermando in altre nazioni europee esistere la legge per cui se dopo tre anni di permanenza non parlavi la lingua del paese ospite ti buttavano fuori. sottintesa ovviamente la sua totale approvazione per una siffatta regola.tutto questo girando il testone con sguardo sornione, certo di incontrare l'approvazione totale del pubblico presente. ha anche incrociato il mio, di sguardi, e un po' il sorriso gli è morto in faccia... vabbè. ovviamente i ragazzini occhiomandorlati lo hanno guardato come si meritava ed hanno proseguito, salvo parlare in perfetto italiano ad altri bambini loro amici, italiani come l'energumeno.non è un episodio grave. c'è di peggio. forse non ci sarebbe nemmeno da stupirsi.a me ha colpito la gratuità, il contesto. tutti li a prendere i nostri figli, rilassati, di sabato, con le pastarelle virtuali in mano, coi bambini intorno. mi ha colpito la vigliaccheria di questo stronzo che si è permesso di approfittare della situazione, della sua età, della protezione del luogo. mi è dispiaciuto non mi abbia dato un minimo spunto per trattarlo a pesci in faccia come meritava. vi posso garantire che sarebbe stato un pò gratuito, da parte mia. mi chiedo come viva il figlio di questo, magari in classe con dei wu, chu, lin, chan. che depressione.