PARAFERNALIA

Come vive il figlio di questo bel personaggio? Beh se è come il padre vive meglio a casa che a scuola attorniato da cinesini, altrimenti vive molto meglio a scuola. I bambini spesso riservano piacevoli sorprese e a volte ci danno anche delle "lezioni". Mi sarebbe piaciuto vedere il tuo sguardo "pacifico" all'indirizzo dell'individuo in questione..una volta tanto saremmo stati d'accordo :-)

in ogni caso ci sta male. a 12 anni il padre, generalmente, non si mette in discussione. non credo sia possibile elabori un doppio registro casa/scuola, per cui o a scuola soffre per la vicinanza dei puzzoni o a casa soffre perchè si sente in colpa per essere amico dei puzzoni. cazzo, come siamo sintetici !!

no a 12 credo che sia poco probabile. se è come il padre magari a scuola i puzzoni li evita, se è diverso ( e me lo auguro) speriamo riesca a mantenere questa sua sensibilità. buon fine settimana ;-)

Io sono d'accordo con quel tizio.Ormai l'Italia sta morendo e questi cinesi hanno contribuito a distruggere il nostro Paese. I cinesi che tu ami tanto hanno distrutto la nostra industria tessile.. Nei loro laboratori i cinesi sfruttano altri cinesi non rispettando minimamente le regole che gli italiani invece devono rispettare . Questo lassismo nei confronti degli immigrati clandestini cinesi (che non vengono mai espulsi) ha portato ad uan concorrenza sleale e alla perdità oltre che della nostra identià culturale anche di migliaia di posti di lavoro.. Eh si c'è stato un vero razzismo anti-italiano.. Sai che in cina se un italiano vuole aprire una fabbrica deve fare un accordo con i cinesi...Basta con il buonismo e vediamo la realtà...

beh, innanzitutto io non amo i cinesi, come non amo gli italiani, i peruviani... gli eschimesi... non vado per popoli, o razze o lingue, vado per persone. per la distruzione delle industrie tessili.. libero mercato, no ? finchè a prato la gente faceva andare 24 ore al giorno i telai e venivano paesi interi dal sud italia (Panni, Bovino...)facendo arricchire gli industriali grazie al lavoroo "terzista", il costo della manodopera era competitivo. adesso non più. gli industriali si sono adagiati, ritenendoo di poter continuare a vendere il cardato fino alla fine dei secoli e solo pochi hanno investito in nuove teconologie. quei pochi, infatti, che stanno sopravvivendo alla crisi.ritenere di poter essere una potenza economica contando sul costo della manodopera e non su una fascia di alta tecnologia mi sembra illusorio. e non è che i cinesi siano venuti e si siano fatti il lavoro per sè stessi. è il mercato , che li ha accolti. a te piacerebbe che facessimo come hanno fatto gli inglesi nel '800 che, essendo il cotone indiano prodotto a prezzi concorrenziali ed essendo l'india una loro colonia andarono e tagliarono i pollici a migliaia di persone in modo che non potessero più tessere ? cosa vogliamo fare ? le barriere doganali ? sicuro ? e se poi gli vogliamo vendere le auto ? riterrei giusto ci facessero delle belle pernacchie. l'identità culturale, inoltre, cui fai riferimento... ma dove la vedi ? nella sagra delle castagne ? se c'è un paese a cui manca una identità culturale è l'italia. e non credo, oltretuttto, che i cinesi ce la farebbero perdere. non vedo italiani convertiti al confucianesimo, che mangiano con le bacchette o che vanno in giro con gli occhi a mandorla. la nostra identità culturale l'abbiamo già data via allegramente fin dagli anni 50 agli americani. tutte le micro identità paesane, locali, regionali, i dialetti, i riti, ce li siamo allegramente svenduti per un paio di jeans e un hamburger. no mi sembra ti siano chiare molte cose, vedi solo la punta dell'iceberg, non proponi niente di fattibile, non risali dagli effetti alle cause, penso tu abbia una visione delle cose molto approssimativa, vagamente xenofoba e estremamente autoassolutoria. sempre meglio prendersela con ii diversi, con gli altri, che fare i conti con i propri vizi. ed il mio non è buonismo, ma realismo. qui siamo di fronte a dei fenomeni migratori, dove il 90% del mondo che campa col 10% delle risorse si confronta con quel 10% che detiene il 90% della ricchezza mondiale. io non lo trovo molto giusto. e trovo naturale che un mondo sazio, dove i problemi sono obesità, droga, e chi vince il grande fratello venga giustamente spazzato via da chi deve risolvere il fondamentale problema di riempirsi la pancia e stare al caldo. avessimo noi oggi l'energia di un ventenne nigeriano che sii fa un culo come un cesto, che parte alla cieca per venire a lavorare qua, saremmo sicuramente gli imeratori della galassia. ti consiglio di spengere un po' la tv e di informarti un po' meglio, anche solo per capire che le cose non sono così semplici.

Ogni tanto siamo d'accordo, anche se io sono più sintetica (non dire la solita frase sulla sintesi ...). E aggiungo che prendersela con un bambino non mi pare il modo giusto di porsi, ma estremamente da vigliacco. Se questo tizio non è d'accordo sull'invasione tessile dei cinesi vada a protestare nei luoghi preposti, esponendo la faccia. Che crei un comitato, scriva dei cartelli. Ma prendersela con un bimbo che non ha nessuna colpa è solo vigliaccheria. E poi ci siamo scordati di quando i nostri minatori andavano in Belgio e i loro figli erano trattati così..ma la storia non insegna niente. Peccato sting, avevi un così bel nick ;-)

Totem beato te! Mi rispecchio in quello che dici. Se a 18 anni avessi millato tutto e me ne fossi andato al nord a lavare i piatti in qualche ristorante forse adesso non sarei un trentenne spiantato cronico fuoricorso universitario. Io come molti della mia generazione; ci siamo cullati sugli allori di famiglie oneste e più o meno benestanti. Ah, se i nostri padri al compiere dei 18 anni ci avessero cacciato di casa. Per me il futuro è incerto come la stima dei coinvolti di Tangentopoli. Spero di trarre qualche insegnamento dalle tue parole. E se cercassi lavoro nell'industria cinese?PS: ma che vita conduco? Consumismo di mmerda!