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da (L'Unità)


Napolitano chiede un «confronto concreto sull'università»
Ai tre studenti dell'università Statale di Milano che venerdì hanno incontrato Giorgio Napolitano, il capo dello Stato ha chiesto di inviare a lui le proposte che formuleranno per migliorare l'università. Così hanno spiegato Filippo Barberis, Dario Augello e Marco Bettoni dopo il faccia a faccia con il presidente della Repubblica.L'idea di consegnare una lettera al capo dello Stato a nome degli studenti delle università milanesi è stata di Bettoni, che è nel consiglio di facoltà per sinistra universitaria. Così questa mattina è andato all'università Bocconi. Lì non ha avuto la possibilità di consegnare la missiva a Napolitano, una possibilità che - d'accordo col rettore Enrico Decleva - ha avuto insieme ai suoi due compagni oggi pomeriggio. I ragazzi hanno parlato di un incontro molto positivo. «Napolitano - ha detto Barberis che fa parte del senato accademico, sempre per la lista di sinistra universitaria - è l'unico che ascolta. Non cavalca le polemiche ma cerca di riportare tutto al dialogo democratico».Il messaggio che gli hanno voluto portare gli studenti è quello che non sono «contro le riforme, ma a favore delle riforme vere mentre qui ci sono solo tagli». Hanno spiegato che le loro iniziative continueranno. Il 4 novembre, ad esempio, alle 12 ci sarà una conferenza delle università milanesi in cui interverrà anche il rettore Statale Decleva. «E a tutti quelli che interverranno - ha concluso Barberis - abbiamo chiesto di concludere con una proposta». Napolitano, al termine dell'incontro ha sottolineato «il ruolo insopprimibile dell'università e della ricerca» e ha detto di avere colto dai propri interlocutori la volontà di aprirsi a un «confronto concreto». Il capo dello Stato ha detto inoltre agli studenti che risponderà alle loro richieste, presentate in due diverse lettere, appena avrà «un po' di tempo, comunque nei prossimi giorni». «Gli studenti mi hanno portato e dato un documento - ha detto Napolitano al termine della sua visita in forma privata nella sede di via Festa del Perdono dell'università Statale di Milano - e io ho trovato nelle loro parole la stessa volontà positiva emersa dall'incontro con i rettori. La volontà di aprirsi anche a una seria riflessione e a un confronto concreto sulle proposte di cambiamento nella valutazione del ruolo insopprimibile dell'università e della ricerca».Alla domanda dei cronisti su quali promesse abbia fatto agli studenti, Napolitano ha risposto: «Io non faccio promesse».Pubblicato il: 31.10.08Modificato il: 31.10.08 alle ore 18.40