Creato da AVV_PORFIRIORUBIROSA il 29/04/2013

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L'invio del Bigolo - 10 Regole per non sbagliare.

Post n°366 pubblicato il 21 Gennaio 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

1) Si sappia che l'effetto sorpresa è sgradito, a meno che non sia il primo di aprile o siate certi che sia monca e muta, quindi impossibilitata a chiedervelo esplicitamente. L'invio deve essere circostanziato e pianificato, ricordate la cosa del "Mi devi prendere la mente”? Ormai è diventata condizione sine qua non.
2) Assolutamente no all'effetto nudo con i calzini: nè al polpaccio, né con i fantasmini, tanto meno di spugna corti alla caviglia: a meno che non siate John Holmes redivivo e una rievocazione del porno anni '70.
3) Assicuratevi che l'erezione sia esemplare e impeccabile: sbandamenti a destra o a manca risultano deprimenti e provocano l'effetto labirintite.
4) La mutanda abbassata uccide gli ovuli e il normale flusso ormonale. Se proprio necessario assicuratevi almeno che il fondo sia "asciutto" e, soprattutto, evitate il bianco.
5) Da evitare le foto in bagno da seduti: da l'impressione che sia un diversivo o un rimedio alla stitichezza.
6) Curate l'impugnatura oltre la spada, anche il guerriero ha il suo valore.
7) L''effetto pollo spelacchiato sa di porno-divo e di esibizionismo seriale, meglio una vegetazione curata.
8 ) No alle canottiere a costine e magliette della salute, a meno che non siate febbricitanti. Le macchie di unto e di salsa sono sempre in agguato.
9) Evitate inquadrature dal basso e oggetti di grosse dimensioni nelle vicinanze, le donne sono furbe e hanno una mente matematica, tendono a fare le proporzioni e sanno benissimo che le foto dal basso “ingrassano”.
10) Seppur il vostro sogno è il triangolo, evitate di mandarlo anche all'amica del cuore, avrà comunque modo e motivo di vederlo nei giorni successivi.
Evasioni dell'Anima

 
 
 

Lettera agli stronzi

Post n°365 pubblicato il 06 Gennaio 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Cari stronzi,
siete tanti e questo vi dà coraggio.
Girate col cartellino in tasca:
ammonire è il vostro passatempo.
Non avete faccende importanti
nella vostra vita,
date la caccia alle miserie degli altri
per dimenticare le vostre.
Io vi riconosco appena aprite la bocca,
vi sento anche quando non vi vedo,
siete registi falliti, creativi che non hanno mai creato niente, poeti
della cenere, fotografi dello sbadiglio,
militanti della purezza immaginaria.
Il vostro tempo è scaduto,
la fiamma della vostra candela
si allunga perché è alla fine.
Sta per venire il tempo dei silenziosi
dei gentili. Il rancore è un ferro vecchio,
Dio è tornato a farci compagnia,
e noi porteremo sulla punta delle dita
il suo chiarore.

Franco Arminio 

 
 
 

28 Dicembre 2023

Post n°364 pubblicato il 28 Dicembre 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

L'uomo va giudicato soprattutto dai suoi vizi; le virtù si possono fingere; i vizi invece sono sempre genuini.
Klaus Kinski

 
 
 

Dedica

Post n°363 pubblicato il 22 Settembre 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Ai sogni, ai sognatori e agli audaci
A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene …
a tutti i teatranti.

Queste parole manifesto tratte dal Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicate per la prima volta nel lontanissimo 1605, eppure così tremendamente attuali, le dedico a me e tutte/i quelli come me … !!!

 
 
 

Lettere a Lucilio.

Post n°362 pubblicato il 14 Agosto 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Chi ha visto il proprio sangue e ha sentito i denti scricchiolare sotto i pugni, chi è stato messo a terra e schiacciato dall'avversario e, umiliato, non si è perso d'animo, chi si è rialzato più fiero, dopo ogni caduta, va a combattere con buone speranze di vittoria. Quindi, per continuare con questo paragone, molte volte ormai hai subito l'assalto del destino; tu, però non ti sei arreso, ma sei balzato in piedi e hai resistito con maggior fermezza: il valore, quando è sfidato, si moltiplica.
Seneca

 
 
 

Numa

Post n°361 pubblicato il 19 Maggio 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Mi sono seduta dalla parte del torto solo perché non c'era più posto. Nessuno pertanto era al posto giusto. Da lì ho visto pagliacci seduti al posto del re, la superbia seduta al posto dell' umiltà e la sensibilità seduta tra i posti comuni. I sensibili erano contenti di occupare quella sedia speravano di sentire tutto meno o di non sentirlo proprio. Pensavano di essere guariti dal male della sensibilità. Di non sentire più l 'anima crivellata, il cuore battere all' impazzata e il cervello arrovellarsi per ciò che altri neanche vedono. E gli insensibili si proclamavano sensibili pur non conoscendo la profondità del dolore. Tutti eravamo seduti ad aspettare, tutti sapevamo di occupare dei posti che non corrispondevano al vero. Gli oratori parlavano pur non conoscendo il significato delle parole.
Chi inseguiva le etichette si professava libero pur restando ingabbiato da preconcetti e pregiudizi, ancorato dal partito preso.
Chi amava diceva di non amare per paura di perdere l'amore e chi non amava giurava amore eterno. Chi tradiva negava e dall'altra parte si girava continuando ad urlare. Perché i traditori e i bugiardi più urlano più vogliono ragione. Il silenzio è dei forti. Sedevano gli ipocriti al posto dei sinceri e con la mano al petto giuravano un po' agli uni e un po' agli altri detorcendo la realtà, mentre i sinceri seduti tra gli ipocriti impazzivano di verità e con occhi sgranati imploravano pietà.
Parlo' allora la coscienza :
Il posto che occupi è dentro il tuo cuore, lì trovati, abbracciati e qualunque sedia ti daranno tu accomodati. E non importa chi sarai per gli altri, ma chi sei per te. Solo tu conosci il peso del tuo cuore, l'onestà nel trattarlo e la spiritualità di viverlo.
Quelli senza coscienza rimasero in piedi, trovando un difetto per ogni sedia.
Rosanna Badalamenti

 
 
 

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Post n°360 pubblicato il 02 Aprile 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Noi non vediamo le cose come sono; le vediamo come siamo noi.

Anaïs Nin

 
 
 

Che meraviglia !!!

Post n°359 pubblicato il 15 Gennaio 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Il culo, che meraviglia.
E' tutto un sorriso, non è mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. E' felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo è il culo,
fuori misura.

Carlos Drummond De Andrade

 
 
 

L'elefante incatenato

Post n°358 pubblicato il 16 Novembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA


Quando ero piccolo adoravo il circo, mi piacevano soprattutto gli animali. Ero attirato in particolar modo dall’elefante che, come scoprii più tardi, era l’animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo quel bestione faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune… Ma dopo il suo numero, e fino a un momento prima di entrare in scena, l’elefante era sempre legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe.
Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. E anche se la catena era grossa e forte, mi pareva ovvio che un animale in grado di sradicare un albero potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.
Era davvero un bel mistero.
Che cosa lo teneva legato, allora?
Perché non scappava?
Quando avevo cinque o sei anni nutrivo ancora fiducia nella saggezza dei grandi. Allora chiesi a un maestro, a un padre o a uno zio di risolvere il mistero dell’elefante. Qualcuno di loro mi spiegò che l’elefante non scappava perché era ammaestrato. Allora posi la domanda ovvia: «Se è ammaestrato, perché lo incatenano?».
Non ricordo di avere ricevuto alcuna risposta coerente. Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell’elefante e del paletto, e ci pensavo soltanto quando mi imbattevo in altre persone che si erano poste la stessa domanda.
Per mia fortuna, qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato abbastanza saggio da trovare la risposta giusta:
L’elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo.
Chiusi gli occhi e immaginai l’elefantino indifeso appena nato, legato al paletto. Sono sicuro che, in quel momento, l’elefantino provò a spingere, a tirare e sudava nel tentativo di liberarsi. Ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui.
Lo vedevo addormentarsi sfinito, e il giorno dopo provarci di nuovo, e così il giorno dopo e quello dopo ancora…
Finché un giorno, un giorno terribile per la sua storia, l’animale accettò l’impotenza rassegnandosi al proprio destino. L’elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché, poveretto, crede di non poterlo fare.
Reca impresso il ricordo dell’impotenza sperimentata subito dopo la nascita.
E il brutto è che non è mai più ritornato seriamente su quel ricordo.
E non ha mai più messo alla prova la sua forza, mai più…
A volte viviamo anche noi come l’elefante pensando che non possiamo fare un sacco di cose semplicemente perché una volta, un po’ di tempo fa ci avevamo provato ed avevamo fallito, ed allora sulla pelle abbiamo inciso “non posso, non posso e non potrò mai”.
Se vuoi, puoi!


“Lascia che ti racconti"
di Jorge Bucay

 
 
 

Ciaooo ... sono l'ansia

Post n°357 pubblicato il 09 Novembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

E ho deciso di scriverti.
Vorrei farti capire che purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.
Sei così impegnato a cercare successo, a dimostrare agli altri che sei in gamba e degno di essere amato … e non ascolti i miei piccoli segnali.
Conosci bene la mia presenza, è per questo che quando sei tranquillo o sei da solo e in solitudine … o ti fermi, mi presento, semplicemente per parlarti.
Come quelle volte in cui mi eviti e ti distrai per ore davanti alla tv, vivendo la vita di altre persone che non conosci pur di non affrontare ciò che non ti piace.
O che ne dici di quelle volte che con un paio di pillole hai intorpidito i tuoi nervi e le tue preoccupazione; e cosa dire di quelle altre sostanze che ti inducono lo stordimento annebbiando ogni tipo di sentimento non affrontando la verità nella tua vita senza maschere, senza scorciatoie … senza pretese.
Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che non è piena e felice, quindi non spaventarti, ma ascoltami.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.
So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.
Preferisci continuare a cercare l’approvazione e l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile per attirare attenzione; preferisci che gli altri siano responsabili della tua persona, meno che tu di te stesso ... e naturalmente ti capisco, tutti desideriamo fuggire dalle responsabilità.
Ma ho una notizia per te!
Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a quell’esperienza di liberazione.
In conclusione, se oggi sono qui, perché hai bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di interpretare la tua realtà.
Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la tua libertà e per riconquistare il piacere di vivere, per essere te stesso, perdere la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle persone che ti fanno del male, affinché tu possa impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti merita.
Perché la tristezza?
Perché pretendere così tanto?
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa lottare: è la tua vita!
L’ unico controllo che puoi pretendere è quello di te stesso.
Quindi, la prossima volta che mi sentirai arrivare, chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un momento, lasciati andare ... respira e cerca di comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò. Spero di non dover entrare molte volte nella tua vita, ma se ritorno … ricordati che non voglio farti del male, voglio solo aiutarti a recuperare la tua essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ‘tachicardia’, sono io, la tua Essenza, che vuole semplicemente venir fuori e vivere.
Con affetto,
la tua Essenza mascherata da Ansia.
Mistero di donna .

 
 
 

Paura

Post n°356 pubblicato il 21 Ottobre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

C'è un solo modo per capire in che direzione andare. Devi seguire la tua 'paura'.
Essa ti mostrerà la via.
Fuggire da ciò che t'impaurisce è un modo per perdere il cammino: così facendo ti allontani sempre più da ciò che stai cercando.
Se hai timore di affrontare quella persona o quella situazione, si trova proprio lì il nodo da sciogliere.
Quel nodo che se riconosciuto e affrontato ti donerà le chiavi della libertà.
D'ora in poi, quindi, quando avvertirai paura, fastidio, irritazione e preoccupazione non fuggire. Rimani in ascolto di ciò che provi.
E con coraggio addentrati a scoprire il tesoro nascosto nel tuo malessere.
I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago più terribile.
Per raggiungere i tesori, bisogna andare dal drago e baciarlo.
Bert Hellinger.

 
 
 

Attribuita a Walter Matthau

Post n°355 pubblicato il 12 Ottobre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

In una romantica sera insieme a mia moglie, lei mi chiese: amore se ci dicessero che abbiamo solo mezz'ora di vita cosa faresti? - Io risposi: tesoro non avrei dubbi, vorrei fare l'amore con te! - Lei, guardandomi negli occhi: si, va bene, ma gli altri 29 minuti?

 
 
 

Innocenti evasioni

Post n°354 pubblicato il 06 Settembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Un amante …
beh …
chiedete alle camere d’albergo …
ai vicoli fuori mano …
ai portieri di notte …
ai treni o ai taxi
presi per raggiungere
un luogo dimenticato da Dio.
Chiedete ai letti sfatti …
alle donne addette alle pulizie
che trovano i preservativi usati.
Chiedete a chi
nei corridoi ha sentito ridere.
A chi ha visto le lacrime
degli addii o degli arrivederci.
Chiedete
ai cigolii delle molle del letto
o a quel ristorantino dove
si è fatta la follia di
andare una volta a cena
o a pranzo fuori per gioco.
Chiedete agli ascensori
in cui qualcuno si è specchiato
per controllare se tutto
fosse in ordine per l’appuntamento.
Chiedete ai muri
di alcune case che
hanno visto uomini e donne
piangere e sentirsi in colpa.
Chiedete ai
“Dio mio … che sto facendo ?”
per poi capire che si aveva solo
bisogno di sentirsi vivi e
di sognare e di vibrare.
Chiedete alle valigie fatte e disfatte.
Alle scrivanie degli uffici.
Agli orologi che
in quegli incontri avevano
il tempo contato.
Chiedete.
Chiedete degli amanti che
era solo sesso e piacere e di quelli che
poi si è provata quella scintilla in più.
Chiedete quanto amore serve
ed è esistito o esiste in quella scintilla.
Oppure quanto piacere ed eroticità
negli incontri di soli corpi.
Chiedete cosa sia un amante
a chi lo è stato in un modo o nell’altro.
Chiedete a chi forse
non stirava camicie e non poteva
preparare la cena ma era più presente
di un marito o una moglie.
Chiedete ai telefoni
e alle chiamate di nascosto.
Chiedete al Natale
o ai giorni di compleanno non vissuti.
Chiedete alla pazienza.
Chiedete ai sorrisi stampati sul volto
e alla semplicità di momenti rubati alla realtà.
Cosa è un amante … ?
Ecco è qualcuno che
seppur costretto al silenzio
spesso oltre al sesso
prova a costruire un paio di ali all’altro
per farlo volare …
ancora …

 
 
 

Penelope alla guerra

Post n°353 pubblicato il 02 Settembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

L'amore da una parte sola non basta, Giò. Le tue sono fantasie da masochista.
Non si regala l'anima a chi non è disposto a regalare la sua. Chi non fa regali, non
apprezza i regali. Tu cerchi Iddio in terra, e sei disposta a qualsiasi menzogna pur
di inventarlo.
Ma Iddio non si inventa e neppure l'amore. L'amore è un dialogo, non un monologo.

Oriana Fallaci

 
 
 

Credimi ...

Post n°352 pubblicato il 12 Agosto 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Gli uomini cattivi mentono per entrare nel tuo letto, gli uomini buoni mentono per entrare nella tua anima. E i bravi non mentono, ma non ci credi, perché gli altri hanno mentito.
Johann Wolfgang Goethe

 
 
 

L'accendiamo ... ?

Post n°351 pubblicato il 05 Agosto 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

C'è poco da fare ...
Ti rendi immediatamente conto
della cultura di una persona,
quando inizia a parlare.
Bastano poche frasi.
È allora capisci che il detto
"leggere è come baciare"
corrisponde al vero e,
chi lo fa spesso, la lingua,
sa utilizzarla molto bene
e in modi diversi ...
(Claudio Del Pizzo)

 
 
 

Donna: una geografia intima

Post n°350 pubblicato il 13 Luglio 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Il clitoride è puro nello scopo.
E ‘l’unico organo del corpo
progettato per puro piacere.
Il clitoride è semplicemente
un fascio di nervi:
8000 fibre nervose, per la precisione.
Qui vi è una maggiore concentrazione
di fibre nervose, rispetto a qualsiasi
altra parte del corpo, compresi i polpastrelli,
le labbra e la lingua, e in numero doppio
rispetto al pene.
Quindi, chi mai ha bisogno di una "pistola"
quando dispone di una semiautomatica?

Natalie Angier

 
 
 

Ci rincontreremo ...

Post n°349 pubblicato il 08 Luglio 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Ci rincontreremo tra qualche anno. Io con un nuovo taglio di capelli ma sempre col sorriso sulle labbra e tu, con una bella camicia nonostante il caldo, e con qualche ruga in più sul viso, ma sempre affascinante.
Ci rincontreremo tra qualche anno e guardandoci dimenticheremo tutto il male che ci siamo fatti a vicenda, ricordandoci solo le cose belle che abbiamo saputo regalarci.
Ci rincontreremo tra qualche anno e ci sorrideremo esattamente come la prima volta che ci siamo visti.
Scambieremo due chiacchiere tra una risata emozionata e un luccichio negli occhi che somiglia molto alla nostalgia di ciò che siamo stati un tempo.
Ci faremo domande generali pur di mantenere vivo il discorso e mandare via i ricordi che vogliono prendere vita dalla bocca di ognuno di noi. Mi chiederai del lavoro, se vivo ancora con i miei. Ti chiederò del tuo lavoro e di quei tuoi amici che non ho più rivisto da quando non ho più visto te. Li prenderemo un po’ in giro ricordando alcuni aneddoti di quelle sere d’estate passate davanti ad una birra di troppo e ricorderemo anche le nostre di serate, quelle in riva al mare ad ascoltare il suono delle onde, le promesse fatte e mai mantenute, non lo diremo ad alta voce, ma ci capiremo comunque scambiandoci uno sguardo malinconico.
Continueremo a guardarci negli occhi con la stessa intensità ed emozione delle volte in cui ci incontravamo.
E per un momento, un momento soltanto, avremo l’impressione che il tempo non sia mai trascorso tra noi, che siamo gli stessi di quel periodo, ma poi, ripensandoci bene, stiamo parlando di una vita fa ormai.
Ti scuserai perché devi scappare in ufficio e mi inviterai a prendere un caffè qualche volta perché ti farebbe piacere - e lo so che te ne farebbe tanto -, ma non ci scambieremo il numero di telefono, e non perché è sempre lo stesso, ma perché ora tu sei sposato e non puoi.
Ci rincontreremo tra qualche anno, ci saluteremo con un abbraccio, tu prenderai la tua strada ed io proseguirò per la mia, esattamente come la volta che ci siamo lasciati. Stavolta però, ci volteremo mentre ci guarderemo allontanare. Stavolta per non rincontrarci più, se non per caso ancora.
Ci rincontreremo tra qualche anno e ci accorgeremo che le emozioni sono sempre quelle di una volta, ma che la promessa più importante di tutti non potrà essere mantenuta. Quella che tra le lacrime l’ultima volta ci facemmo: “ci rincontreremo quando sarà il nostro tempo, lo so. Lo sento.” Non immaginando che il nostro tempo era esattamente quello che a fatica, è vero, stavamo già vivendo e ci rimpiangeremo per tutto il resto della vita.
Martina Boselli

 
 
 

*

Post n°348 pubblicato il 01 Luglio 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Non ho mai capito dove finisce
l’amore che non usi.
Vorrei, da brava massaia,
usarne gli avanzi per le polpette, concimarci le piante.
Rimpastarlo, venderlo di seconda mano, placarlo, darlo al gatto, alle galline.
A pensare che finisca così in niente, non so, mi mette freddo dentro.
Se non si può buttare il pane, figurati l’amore.

Anna Stella Poli

 
 
 

Anima delicata

Post n°347 pubblicato il 25 Giugno 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA

Capita di vivere di prime volte.
Di secondi fini.
Di terzi incomodi.
Di ultime occasioni.
E poi, forse,
capita che non ci capiteremo più.

Alberto Sorge




 
 
 
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