TOUJOURS PRET

Eravamo in ventisette.


Mancano sempre le parole per spiegare le intenzioni. Come quando in prima elementare la maestra disse: «Disegnate una bella casetta, la casetta dei vostri sogni». Eravamo in ventisette. Io pensai: «Povera maestra, alla fine avrà ventisette casette. Dai, le faccio un gattino». Quando consegnai il foglio, la maestra mi guardò attonita: «Ma... ma... tu capisci quando parlo?» Non seppi spiegarle che era un dono: scelsi di sembrare deficiente. La mia intenzione non mi faceva tremare il cuore, solo avevo vergogna per le parole che non uscivano e vergogna per lei, che non aveva altri occhi che quelli dietro gli occhiali, che vedono soltanto i risultati.Chandra Livia Candiani