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Tramonti e Albe

quando le parole ti scaldano il cuore...

 

 

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Sharm El Sheikparte 4 di 8

Post n°12 pubblicato il 15 Novembre 2007 da BeoComElSol

(le parti precedenti sono più in basso!!!)

Siamo all'inizio del ventiduesimo secolo, il mondo intero è sconvolto dalla presenza di Abe, di Gene e del Pala. Sula faccia della terra gli oceani si stavano innalzando e le pianure rischiavano di divenire desolati desereti... tuttavia la razza umana continuava a sopravvivere... anche a Sharm...
(notare la citazione eh!)

Al solito ci alziamo, o meglio ci alzano, all'alba... ma porco cane, non dormono mai quelli??? Cmq le forze sono poche e mal distribuite e rimaniamo a letto fino ad un'ora umana (il sole ovviamente era già allo zenit, anche alla sveglia) e dopo un alquanto cospicua colazione attendiamo la navetta che ci dovrebbe portare in spiaggia... aspettiamo... e aspettiamo... e non arriva... continuiamo ad aspettare ma la situazione non sembra migliorare... e intorno a noi nessuno... al che la Silvia, la più lucida fra noi va ad informarsi e scopriamo che è stato cambiato l'orario di partenza, che ovviamente era 10 min prima di quando ci siamo messi ad aspettare. Prossima navetta? Dopo un ora e mezza!!!

Al che ci adagiamo in piscina. E qui accade l'impossibile. Silvia infoiatissima tenta l'approccio fisico proponendosi al Pala come esperta massaggiatrice e con la scusa di un reciproco scambio culturale e di tecniche professionali volano massaggi di qua e di la, e Gene, povero milite ignoto li presente riesce pure a scroccarsi un paio di massaggi soft pure lui (uno dal Pala e uno da Silvia) senza praticamente offrire nulla in cambio...

E così fra una cosa e l'altra il tempo passa ed è già ora di prendere la navetta.. almeno questa. Ci precipitiamo al bus, e in meno di 5 min eravamo già a destinazione... ci viene voglia pure a noi di guidare li.
Quest'oggi appena arrivati ci accoglie una paffutella signora di italiane origini che ci spiega che è li per lavorare e il suo compito è insegnare ai poveri egiziani che gli italiani non bevono l'acqua del mare e che hanno gusti in fatto di cibo, e quindi con la sua supervisione la bontà del cibo è garantita, basta pensare che è romagnola e per sicurezza fa la pasta per la pizza con la minerale!!!!

Ore 10.00 del mattino e al Pala già viene fame... (ricordiamo dopo l'abbondante colazione...)

Ci adagiamo gentilmente sui lettini prima del nostro quotidiano snorkeling e Silvia, ancora con i postumi dei massaggi esce con una bellissima frase del tipo: “ragazzi... vi dispiace se mi metto in topless?” e che domande, no di certo! E ancor prima di finire la frase già si stava togliendo il tutto.

Gene e Pala, non curanti (fino a un certo punto) della fauna si dirigono verso il rinfrescante Mar Rosso pronti ad importunare nuovamente l'altra fauna.. quella marina.

Tornati a secco notiamo subito 2 cose, Silvia che si è incastrata il costumino a slip a mo' di tanga e la fame che arriva galoppante... e come non cedere a una buona pizza e ad un ottimo piatto di Amatriciana? Impossibile! E quindi, alla faccia del cibo dell'albergo, gioiamo con i nostri palati per un buon pranzo all'italiana.

Ripresi dall'abbiocco potente che ci aveva assalito iniziamo a guardarci intorno con fare maniacale e notiamo una splendida fanciulla di Russe origini, e nel frattempo riceviamo pure una critica sulle nostre bellissime pinne: “Hey, ma le tue pinne hanno il buco in mezzo e quindi spingono meno!” “No, sono donne...”. Liquidato il rompiscatole con questa pessima risposta procediamo con la nostra operazione di public relations, interrotta però sul più bello da un'interessante conversazione con Giovanna e dalla navetta (l'ultima!!!) che stava per partire.

Nell'attesa della navetta rivediamo la nostra amica del Cremlino che si dirige verso di noi, una bomba sexy, magra, slanciata, belle forme, bel viso... lentamente ci si avvicina, pensiamo che salga in navetta con noi, è li a due metri, tutti i masculi li presenti si zittiscono girando la testa, la situazione è pericolosa, il pavimento è bagnato da una strana bavetta, potrebbe scivolare... non accade... ci passa in mezzo regalando strani sorrisetti un po' qua, un po' la e spogliandoci con lo sguardo... ci sorpassa e come per magia tutte le teste si girano per seguirla... ci sentiamo degli animali in mezzo a un branco, e forse è proprio cosi... non si ferma per la navetta mannaggia... continuiamo a seguirla, va verso il parcheggio... andrà a piedi? avrà il moroso? la da? probabilmente si... passa un'auto, ne passa una seconda, tira fuori le chiavi e bip bip... cosa va ad aprire? una bmv 530 berlina, classica auto da ragazza di 20 anni a Sharm, luogo in cui l'auto più nuova mediamente distribuita è una Hundai ammaccata... sgraniamo tutti gli occhi, guardiamo la simpatica signora paffutella che lavora li e con un cenno della testa ci fa intendere molto... mafia russa... aaaaaaah!

Rientriamo, arriviamo in camera e non troviamo strani animali in camera. Non intendiamo Abe, ma i cosi fatti con gli asciugamani che non ci sono stati riproposti visto che mai che mai gli avremmo lasciato giù una mancia per quelle cose li.

Torna Abe, si chiude in bagno, lo intasa, esce e afferma che è stanco per parlare con donne quella sera... è gay...

Decidiamo che quella sera saremo andati a vedere la danza del ventre, Silvia si unisce a noi e grazie a Gene si uniscono anche Giovanna (sbav...) e suo moroso (grrrrr).

Dopo una fugace, e al contempo abnorme, cena Pala ferma due taxi e con fare minatorio e il suo inglese zoppo contratta le corse a 2 euro l'una per OVUNQUE e per tutti insieme!!!

Arriviamo in questo strano centro commerciale che prevede negozi di ogni dubbia moralità disposti a circolo intorno a un palco fatto a tempietto con intorno divanetti e tavolini dove a breve si dovrebbe consumare lo spettacolo. Ovviamente canniamo serata, non nel senso che non c'è lo spettacolo ma per il fatto che la serata in italiano sarebbe stata un altro giorno e dovevamo sorbirci la telecronaca in russo. “Pazienza, ci saranno più russe” conclude così il Pala con un'uscita prettamente filosofica.

Appena entriamo in questa specie di arena accade di tutto, Abe che si fa subito amico un cameriere che ci riserva i posti migliori e noi che veniamo accalappiati da ogni singolo venditore della circonferenza che ci pregano di entrare anche solo per vedere qualcosa e addirittura tentavano di farci promettere che avremo comprato da loro e non da quello di fronte... la pazienza stava calando...

Presi però dall'enfasi di quel posto Abe e Gene si fanno travestire da Talebani con tanto di scimitarra e pugnale in mano, Pala e Silvia vengono scambiati per morosi (con immancabili commenti di quest'ultima a riguardo), Marco, moroso di Giovanna, si perde, Abe riesce a farsi regalare papiri e cartigli vari e Giovanna si prova un completino da danza del ventre, penso della linea 0-12 Benetton... (no comment... che è meglio, visto che siamo rimasti letteralmente senza parole).

Finalmente ci sediamo per goderci lo spettacolo e qui rischiamo l'incidente diplomatico, o meglio il Pala che si ritrova a combattere con tutta la sua volontà contro un primordiale istinto che lo istiga a mordere una soda forma mammelllica che viene posta senza pensarci, da parte di una delle due ragazze che erano con loro, un po' troppo vicino al suo viso... per fortuna nessuno si è fatto male... ... ...

ma torniamo allo spettacolo, molto bello e caratteristico. Ballerine, ballerini che si librano fra succinti corsetti, gonne svolazzanti e coloratissimi vestiti, ruote di colori che creano forme nell'aria e sensualissimi movimenti, e una macchina fotografica rimasta, ovviamente, senza batterie dopo 20 minuti (lo spettacolo durava un'ora e mezza...). Abeeeeeeeeeeeee!!!!!

La serata finisce con la ballerina di turno che si agita tipo serpente in un vasetto di marmellata molto lungo, gli egiziani hanno gli occhi fuori dalle orbite ma noi occidentali ci annoiamo, siamo abituati a meglio evidentemente (omaggio a tutte le donne italiane) ed è così che ci alziamo e ci dirigiamo verso l'uscita.

Qui inizia la nostra ricerca di un taxi, il che non è difficile visto che ce ne sono tipo 30 parcheggiati davanti a noi, e di un offerta di prezzo come quella dell'andata. Ma qui inizia il problema. I tassisti iniziano ad addocchiarci come prede succulente e cominciano a litigare fra loro su chi dovrà trasportarci ed ottenere così i nostri 2 euro... al che, visto che i toni fra loro si stavano alzando, prendiamo e iniziamo a camminare sul marciapiede con intento di allontanarci un po' da quella neo rissa nascente. Puntualmente 100 metri più avanti troviamo, o meglio fermiamo, un altro taxi che si dimostra propenso a portarci a destinazione al prezzo deciso (da noi!).

Pala continua a messaggiare, Silvia si ripropone per la serata (notte) ma riceve l'ennesimo 2 di picche, e fu così che andammo a letto, tutti. E stranamente quella notte passò velocissima e senza sveglie anticipate... o forse eravamo tanto stanchi da non sentirla neppure...

 

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