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di Francesca Piscioneri
ROMA (Reuters) - Il governo gioca la vera partita per rilanciare l'occupazione sul campo europeo, con il premier Enrico Letta che cerca sponde a Bruxelles, ma nel frattempo si confronta in casa con le parti sociali per varare un pacchetto di modifiche alla legge Fornero che sia d'aiuto in tempi di crisi.
Oggi pomeriggio il ministro del Welfare Enrico Giovannini ricever per la prima volta dal suo insediamento i rappresentanti di sindacati e imprese - assenti i big di Cgil, Cisl e Uil - per uno scambio di vedute sulle proposte avanzate in queste settimane. Si tratta di un primo abboccamento che difficilmente si tradurr in un provvedimento gi al Consiglio dei ministri di questa settimana.
Mancher anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, impegnato nell'assemblea privata dei soci, in vista di quella pubblica di domattina.
"Ho molti dubbi sul fatto che il pacchetto per i giovani possa andare al Consiglio dei ministri di venerdì. Oggi si comincia a parlare", ha detto al telefono il sottosegretario al Welfare Carlo Dell'Aringa. "Il ministro ascolter cosa hanno da dire sulle sue proposte di queste settimane".
L'idea è quella di ridurre, in via transitoria, lo stacco tra un contratto a termine e l'altro, prima che scatti l'obbligo di assunzione, a 20 giorni per i contratti di 6 mesi (dai 60 della legge Fornero) e a 30 per quelli oltre i sei mesi (da 90). Possibile anche che si superi l'aumento di contributi dell'1,4% per i contratti a tempo destinati a finanziare l'Aspi.
Giovannini ha anche parlato di una staffetta anziani-giovani per aumentare l'occupazione, ma ha avvisato che si tratta di una misura costosa e forse non gradita alle famiglie nell'attuale momento di crisi.
NO TAGLIO CUNEO FISCALE A DEFICIT MA INCENTIVI ASSUNZIONI
Per gli interventi più incisivi, l'Italia aspetta la fine della procedura di infrazione per deficit eccessivo a fine mese - che consentir di avere accesso a cofinanziamenti europei per 10-12 miliardi tra il 2013 e il 2015 che il governo vorrebbe destinare non solo al finanziamento di investimenti produttivi ma anche alle politiche per il lavoro - e il Consiglio Ue di giugno sulla youth guarantee che ammonta in totale a 6 miliardi dal 2014 al 2020.
Letta ha iniziato gi oggi a sondare la posizione dei partner europei su questi temi in occasione del summit straordinario a Bruxelles che inizia nel pomeriggio. Secondo quanto riferito da una fonte di governo italiana, nel corso di un bilaterale con il primo ministro britannico David Cameron, il presidente del Consiglio ha ribadito l'impegno italiano sui conti pubblici ma in cambio vuole "risposte concrete" sull'occupazione. In particolare "accelerando e rafforzando" l'attuazione dello schema di youth guarantee previsto dal 2014 ma che l'Italia vorrebbe da quest'anno per tentare di ridurre un tasso di disoccupazione giovanile che ha superato il 38%.
"La dotazione a favore dell'Italia [dello youth guarantee] è intorno al mezzo miliardo [su un totale di 6 mld] spalmato in più anni. Si discute se aumentarla e ridurre i tempi per poterla utilizzare", ha confermato Dell'Aringa.
"Chiederemo anche di utilizzare lo scomputo dei co-finanziamenti europei per politiche a favore dell'occupazione come alcuni incentivi per le assunzioni, compreso l'esonero dai contributi".
È invece molto difficile, spiega il sottosegretario, "fare questa richiesta per la riduzione di tasse come l'intervento sull'Iva o la riduzione del cuneo fiscale".
Anche se sar approvata la golden rule infatti, difficilmente Bruxelles consentir all'Italia di varare tagli strutturali delle tasse a deficit.
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