trattoastratto

Punto - Parte seconda - Per leggere evidenziare il testo premendo il tasto sinistro del mouse e passandolo sopra :-)


- Punto - - ...azzo che sfiga, sono stato punto! - Barcollo, devo andarmene, lasciare questo posto è una priorità. Mi lascio alle spalle il fagotto di un corpo scomposto. Non lo posso nemmeno guardare. Ci casco sempre, ogni volta ci ricasco. L'ho fatto ancora. Ho ucciso. Mio Dio, perchè succede questo? Perchè a me? Fulminami qui, ora. Fermami prima che possa uccidere ancora. Tu lo sai che io sono una brava persona, tu lo sai. Trascorro molto tempo cercando di essere buono. E poi arriva un momento...arriva sempre il momento,  in cui la vedo. Pallida, bionda o bruna, flessuosa. Mi ossessiona il suo ventre piatto, la sua vita sottile, oppure il modo come scuote la testa, le mani. E' la fragilità che mi attira. Desidero subito toccarla , stringerla, stropicciarla. E così me la prendo. Se nessuna mi ferma, allora vuol dire che è mia. Poi non posso più fermarmi, divento un'altra persona e uccido. Ora vorrei che non fosse mai successo. Mi gira la testa, ho la nausea, scappo via di qui per non doverla più rivedere... Trovo la macchina, l'ho parcheggiata poco distante. E' celata dalla fitta vegetazione. Ci salgo a fatica. Dentro il caldo è soffocante e mi pare di non poter respirare. Sto male. Ingrano la prima marcia e mi avvio traballando sulla strada sterrata.