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E appena partiti...


Se avete scelto di partire con l'aereo o con la nave, ricordate che durante il tragitto capita ad alcuni viaggiatori di essere colpiti da qualche sensazione di malessere. Le più frequenti sono appunto il mal d'aereo e il mal di mare, che sono dovute ai movimenti del veicolo. Vi si puòrimediare stando il più possibile rilassati ed a occhi chiusi, o assumendo prima della partenza farmaci specifici contro il mal di mare o il mal d'aereo. Prima di imbarcarvi evitate l'assunzione di sostanze eccitanti (caffeina, nicotina, alcool) che possono accentuare questo genere di disturbo.Il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato su grandi distanze è l'aereo. Quando si viaggia in aereo capita ad alcuni che la pressurizzazione interna al velivolo possa causare la fastidiosasensazione di avere le orecchie otturate. Questo genere di disturbi (conosciuti con il nome di barotraumi), possono essere prevenuti deglutendo frequentemente la saliva, masticando, espirando forte a naso chiuso.Quando la distanza da coprire è molto grande, come ad esempio nei voli intercontinentali, nel nostro luogo di destinazione avremo a che fare con un fuso orario probabilmente moltodiverso da quello italiano, diverso cioè da quello a cui il nostro organismo è abituato.Ciò a volte può provocare un'alterazione del normale ritmo sonno-veglia: è la cosiddetta jet-lag syndrome o sindrome del fusoorario. Essa si manifesta con insonnia, difficoltà ad addormentarsisonnolenza diurna, fatica, cefalea, disturbi dell'umore. Questi sintomi scompaiono completamente dopo alcuni giorni. L'entità delfenomeno varia da persona a persona e dipende anche dal numero di fusi orari attraversati. Non esistono farmaci specifici per la jet-lag syndrome, ma alcune norme di comportamento possono ridurrel'entità dei sintomi: cercare di dormire durante il viaggio e programmare un giorno libero con un buon sonno ristoratore prima di iniziare l'attività turistica o lavorativa.Sempre per quanto riguarda il fuso orario, alle persone che assumono terapie continuative (es. insulina, farmaci contro l'epilessia, contraccettivi orali, antiipertensivi, ecc.) è consigliabileun graduale passaggio dall'ora solita di assunzione dei farmaci al nuovo orario. A tale scopo è meglio consultare il proprio medico curante.