Boutique del suino

In biblioteca


Mi cerco in libri che lessi, tra sottolineature che non capisco più e segnalibri di cui mi sfugge il motivo. Non mi piacciono i libri in cui siano rimaste tracce di letture altrui, perchè non mi piace dividere le emozioni con altri guardoni. A dire il vero, le mie stesse tracce mi infastidiscono. Il passato di me è spesso un ospite indesiderato e bizzarro. Odio l'aggettivo "delizioso". Ma si può odiare una parola? E perchè, poi? Non sarebbe sufficiente l'indifferenza? cosa mi ha fatto per meritarsi il mio biasimo e la mia insofferenza? E perchè odio non solo la parola ma anche chi la usa? O non sarà che odio il singificante perchè connota il significatore più che il significato? Amo gli avverbi. Profondamente, voluttuosamente, quasi indistintamente. Se è un difetto non so, sento solo che il come, il quando e il dove vanno espressi in una sola parola, se possibile. Nella vita però metto sempre gli accenti avanti: mi sento così, bisdrucciola. La parola del mese, comunque, è salmodiante. Senti senti che sound. E la frase dell'anno è: queste stesse mie parole mi cancellano, e darei un rene per averla detta io.