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Un blog creato da Friederich_Haarman il 15/01/2010

Boutique del suino

Fuori dalla logica

 
 

 

In biblioteca

Post n°152 pubblicato il 26 Ottobre 2011 da Friederich_Haarman

Mi cerco in libri che lessi, tra sottolineature che non capisco più e segnalibri di cui mi sfugge il motivo. Non mi piacciono i libri in cui siano rimaste tracce di letture altrui, perchè non mi piace dividere le emozioni con altri guardoni. A dire il vero, le mie stesse tracce mi infastidiscono. Il passato di me è spesso un ospite indesiderato e bizzarro. Odio l'aggettivo "delizioso". Ma si può odiare una parola? E perchè, poi? Non sarebbe sufficiente l'indifferenza? cosa mi ha fatto per meritarsi il mio biasimo e la mia insofferenza? E perchè odio non solo la parola ma anche chi la usa? O non sarà che odio il singificante perchè connota il significatore più che il significato? Amo gli avverbi. Profondamente, voluttuosamente, quasi indistintamente. Se è un difetto non so, sento solo che il come, il quando e il dove vanno espressi in una sola parola, se possibile. Nella vita però metto sempre gli accenti avanti: mi sento così, bisdrucciola. La parola del mese, comunque, è salmodiante. Senti senti che sound. E la frase dell'anno è: queste stesse mie parole mi cancellano, e darei un rene per averla detta io.

 
 
 

Nel treno

Post n°151 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da Friederich_Haarman

Intercity 9:32 pieno di tutte le specie viventi. Corridoio laterale, non fumatori (tanto il cicchino me lo faccio nel corridoio), lo chef-express nella carrozza 6 e mare ovunque alla mia destra, penna. E ti si avvolge in spire, e fa quel fischio vuoto, e intanto ti si accelera il battito, e una parte di te è sul fondo, senza ossigeno, e non risale, e provi a tirare l'ancora per ripartire, ma niente, non c'è niente da fare, persa per sempre, tanto vale restare laggiù, tanto lassù non è che sia meglio, ma allora che faccio, scendo alla prossima, sì, figurati, che ci faccio ad Ancona, ormai sto solo imbarcando acqua, come quella volta che vidi i pescatori e avevano le voci arrugginite e io avevo 11 anni e quelle reti erano tanto grandi che avrei voluto saltarci dentro e farmi calare giù, da piccola avrei tentato il suicidio solo per vedere che succedeva dopo, o quella volta che su quella spiaggia ci ho fatto l'amore con gli occhi spalancati come se sotto quel cielo ingombrante stessero operandomi a cuore aperto, ma ora è cambiato tutto, sembra di camminare nel caramello e di non averne le forze, e se non è per fame lo stomaco ti si contorce per rabbia, e io sarò anche un albero che cresce in silenzio, ma intanto qui i boschi ad ottobre si spogliano tutti, e tu come fai ad orientarti cercando il muschio sulla corteccia, le giovani marmotte non dovevano essere terrone altimenti l'avrebbero saputo che qui ci si orienta seguendo il cane pastore, e non c'è bisogno nemmeno che il gallo canti una volta, vedrai quanto poco tempo ci vuole a rinnegare tutto, perchè qui è così, ti campano e ti fanno prendere una laurea perchè tu possa poi odiarli con cognizione di causa, e anche se li difendi a spada tratta in cuor tuo ti senti migliore solo per aver preso una metropolitana, cazzo che schifo, sai che ti dico, quasi quasi continuo a viaggiare, anzi, smetto di arrivare, magari me ne vado in Inghilterra a girare hamburger, almeno cambio davvero, almeno parto davvero da zero.

 
 
 

Al banco frutta

Post n°150 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Friederich_Haarman

C'è Amelia, che vuole una moneta sola, non tutto il baraccone. Poi su quel cent ci vorrebbe armeggiare un pochino fino a creare il suo patrimonio. E la moneta vuole rubarla, mica ne fa misteri. Chiarezza d'intenti e di metodo. Brigitta invece, con quell'acconciatura ridicola, si vuole sposare. Poi c'è Paperina, carina fidanzata con lo sfigato, e lo non lascia perché ormai mi sento responsabile verso di lui. Poi Nonna Papera, che si dichiara fuori concorso per superamento del limite d'età, ma intanto prepara dolcezze profumate per i Ciccio imbranati di 30 anni. C'è anche Gastone, a dire il vero, visibilmente gay (chi altri porterebbe quelle ghette?), lui di donne non ne vuole, ma non riesce a stare lontano dal codazzo di amiche.Ad un certo punto della vita Paperopoli diventa una metafora sufficiente a rappresentare gli svariati tipi umani. Che orrore.

 
 
 

Dal dentista

Post n°149 pubblicato il 18 Ottobre 2011 da Friederich_Haarman

Pensavo a quei contratti prematrimoniali che fior di avvocati allestiscono per le attrici che si sposano con attori o robe del genere. Tipo 10000 dollari per un tradimento, 30000 per l’abbandono.
40000 nascita di figlio con occhi non azzurri

20000 mancati auguri anniversario
150 scorregge reiterate
1000 per ogni minuto di ritardo appuntamento
150 tracce di pipì sul vater ( 100 se è in servizio la colf)
2000 scopata non soddisfacente
40000 per ogni mezzo Kg in più del peso forma attuale

eccetera.


La cosa curiosa è che di solito c’è un meccanismo del tipo che in caso di separazione il marito deve corrispondere una buonuscita pari ad un tot più un altro tot per ogni anno di durata del matrimonio. Cioè si mi lasci, ti conviene lasciarmi subito! E almeno un premio durata.

 
 
 

Dal salumiere

Post n°148 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da Friederich_Haarman

Ho sempre avuto un basso indice di notorietà. Da adolescente, per esempio, non sono mai stata oggetto di quelle scritte sui muri tipo : ti amo patatina. Con il trascorrere degli anni sarebbe stato utile a livello di nostalgie. Quella scritta si riferisce a me, avrei detto con un sorriso. E tutti avrebbero pensato: vai, gli é venuto il delirio di riferimento. Lo so che state pensando, ma é vero. Ma se quell'intonaco lo hanno rifatto almeno un paio di volte ed é tutto scrostato!

Lo so, l'ho fatto restaurare.

 
 
 
 

 

 

 

 
 
 
 

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