Sospendo pratiche

riflessioni da magone


Ci sono state due scoperte questa settimana che mi hanno lasciato una confusione silenziosa, che rimuginano lente, che mastico tentando di mandarle giù, ma scopro di essere una mucca (avete presente come mangiano le mucche?)Ebbene la prima riguarda una ragazza che conosco e con la quale ho scambiato qualche parola in un tempo lontano, e come tutte le cose lontane che non hanno una frequenza cadenzata, l'ho dimenticata da qualche parte nella mia vita. La tipa però, ha atteggiamenti sensibilmente confidenziali (che io non riesco a giustificare con un ricordo di una vera e propria frequentazione) che mi hanno fatto ritrarre nell'imbarazzante riflessione del me. Chi è lei? - ho continuato a domandarmi senza sosta dal giorno x che ho citato, al giorno y nel quale tutto mi è stato più chiaro.La mia immaginazione, devo dire non troppo spinta ma sagace, se la immaginava sparsa nel mondo a raccogliere papaveri sulle rotaie in disuso di treni passati. Se la immaginava con una crocchia di capelli color fieno a raffazzonare i pezzi della malinconia. Invece lei è un architetto e vive nel mio paese, fotografa, scrive poesie. E' libera.Non chiedetemi perchè ancora ci penso su.La seconda notizia coinvolge la mia vita professionale ed i simpatici personaggi che la deliziano. Uno dei quali, mio coetaneo ed unico mio coetaneo, si è preso la briga di cambiare lavoro, lasciandomi più sola della solitudine. Non che fossimo così vicini, non che io non approvi, non che io non sia felice per il suo cambiamento e miglioramento. La verità è che io resto. Che non possiamo più fare a metà in questo caos di oggi, che non possiamo più condividere le noie e le brutture in cui vertevamo inesorabilmente. Mi lascia nel buco, mi lascia nel mio silenzio a frammentarlo tra me e me. Io che ho tre progetti da immaginare per quest'anno. Io che aspettavo solo questo da una vita e la vita si ripiega in altro vicolo, prende altre scorciatoie che portano lontano. Altri venti da mare.