Sospendo pratiche

sopravvivenza


benvenidos nell'era del disfacimento dello spirito, della ferita rimarginata, dei sentimenti superficialissimi.quando ce lo raccontavano non ci credevamo, eppure eccoci qui, semi vecchi con i baffi bianchi e una saggezza da istruzioni d'uso.quel momento dell'appagamento del niente, del sorriso finto (ma anche io lo credevo vero), dove non ci si infervora più sui massimi sistemi ma solo perchè non ci è più chiaro quali siano.e quindi il tempo scorre velocissimo, tra smalti e aperitivi al freddo, negozi a saldo e puttanate varie. Chiacchiere a noia, di niente. Che non resta più niente. anche la mia vicina adorata se ne è andata (all'ospedale), da più di un mese. e il mio microcosmo dorato, fatto di piante e urla dal balcone, è finito. per ora.nella fatica generale, non mollo niente. neanche il piagnisteo. e non vedo nulla oltre la punta del mio naso, che è molto lungo, retaggio di papà.ho detto troppi niente.