F.S.

dipartita


    
  cosa sapeva della morte? bella, giovane. eppure anche quel corpo perfetto era destinato a un lento deterioramento. oppure no: il  tempo si sarebbe fermato in un giorno di inizio estate, così, improvvisamente, senza alcuna ragione a giustificare l'interrompersi brusco, a metà cammino, di una vita abbozzata. non avrebbe mai guardato il  viso nello specchio, piano, piano, diventare increspato da solchi. i  denti ingiallire. la schiena incurvarsi.  quei capelli mossi, fluenti, assottigliarsi e sbiancare come cime innevate.no, niente di tutto questo per lei. il suo percorso è terminato nello scatto di una fotografia, la ritrae nel massimo splendore, radiosa di quella luce che solo la vita possiede ma la morte toglie. annullando nel buio eterno cosa siamo e avremo potuto essere.