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ADDIO ANGELO ANARCHICO...


Genova, e non solo, piange lo straordinario Andrea don Gallo, personaggio simbolo di una coerenza, di una disponibilità, di un altruismo, davvero unici e fuori dall'ordinario. Ha fatto della sua vita, della sua missione, un cammino in "direzione ostinata e contraria" sempre improntato sul dialogo e sul vivere a fianco degli ultimi. Genova lo piange, ma lo piange l'Italia intera di coloro che si sono sentiti emozionati ed ammirati da questo combattente in tonaca, fiero del suo abito talare, che era per lui arma di lotta contro ogni tipo di sopruso e scudo nella sua esemplare difesa per i deboli. Mancherà a tutti don Gallo, soprattutto a quanti lo hanno eletto paladino a protezione dei loro diritti, come le prostitute, gli omosessuali, i tossici, gli immigrati, gli emarginati, gli esclusi...quell'humus di umanità che vive nei sottoborghi di una grande città, fantasmi senza nome e senza diritti, a cui don Gallo ha regalato dignità e voglia di vivere. Se è vero che la Chiesa santifica chi fa dei miracoli, allora don Andrea Gallo dovrebbe essere santo da subito!!! Perchè ha ridato vita a delle salme deambulanti, ha trasformato le lacrime in sorrisi, ha portato un angolo angusto di Genova ad essere una comunità tra le più efficienti e solidali che si conoscano, ha demolito il concetto che un prete non possa essere di sinistra..estrema, ha avvicinato laici ed atei ad un concetto di spiritualià fraterno e umano. Prete dei poveri, prete dei deboli, prete degli ultimi fra gli ultimi, prete dei miserabili....semplicemente un prete, semplicemente un uomo splendido!!"Quando sei convinto che a trecento metri ci sia quello che vuoi raggiungere, li percorri e ti rendi conto che l'utopia è trecento metri più in là. Per questo ti dici: "Allora è veramente irrealizzabile". Invece no, perché c'è un aspetto positivo, che si sta camminando, e l'utopia si realizza strada facendo". (A.Gallo)