triathlon

LUGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO..


E finalmente si sta avviando all'epilogo questo lungo ed impegnativo mese di luglio, apice della mia preparazione per la gara del 24 di agosto. Queste giornate di una calura con un tasso di umidità insopportabile, mi stanno creando sicuramente più di un problema per gli allenamenti Iron viste le temperature altissime, l'asfalto bollente, l'aria che è un muro di afa. Finchè si nuota tutto sommato va ancora abbastanza, anche se all'aperto la temperatura dell'acqua è abbastanza alta, ma pedalare e soprattutto correre è un'impresa notevole. Stando però alle previsioni meteo dell'Austria per la seconda metà di agosto, le temperature non dovrebbero scostarsi di molto da quelle di questo giorni
. Difficile, se non impossibile perciò, poter stare su tempi cronometrici bassi, (come inizialmente pensavo vedendo il percorso), ma se una speranza ci può essere, allora bisogna provare ad "adattarsi" ad affrontare quello che gli austriaci chiamano l'Inferno (vedi post precedente). D'altra parte lo scorso hanno, gli atleti iscritti alla distanza Iron avevano addirittura nuotato senza muta, e durante la corsa (che i primi cominciano verso mezzogiorno!!) le temperature avevano sfiorato i quaranta gradi. Così sto cercando, soffrendo come una bestia e tempestandomi di domande esistenziali, di allenarmi nelle condizioni più estreme. Già qualche settimana fa avevo fatto un trenta running partendo alle due e mezzo del pomeriggio (orario previsto per la mia ironmaratona), con primi miraggi di fantozziana memoria. Giovedì scorso ho provato i 3800 di nuoto all'aperto (1h12'50"
) finendo però abbastanza riposato; sabato in una delle giornate più calde che ricordi volevo correre in riviera essendo di ritorno dalla città natia, ma la calca di bagnanti esasperati (e rompicoglioni!) mi ha costretto ad un rientro anticipato alle campagne piemontesi dove verso mezzogiorno, ho corso 14 km a 4,49 con un elevato rischio di sciogliermi in strada ed essere ritrovato liquefatto e riconosciuto solo grazie al tatoo del Che (che ogni tanto mi guarda e mi dice...Miguel ma tu eres loco!); lunedi (ieri)i temporali hanno dirottato la mia idea di un lungo in bici, in un allenamento mattutino in vasca, ed uno ciclistico al pomeriggio, in compagnia di due mitici compagni di squadra, Valerio e Maurizio, che hanno cosi condiviso con me la fatica dei 120km. Stamani scaricato un'oretta di running ma con temperature decisamente più fresche. Direi che al termine di questo ciclo di carico notevole le sensazioni sono buone. Sabato ho in programma l'ultimo 30 di corsa (alle due del pomeriggio!!
) e poi si comincerà a diminuire i carichi di lavoro, per le tre fatidiche settimane di avvicinamento leggero alla gara.E dopodomani...si gira la pagina del calendario!!!