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SIMPATICHE CANAGLIE


L'ipocrisia del nostro calcio ieri pomeriggio ha raggiunto il suo livello più bieco e subdolo alle spalle, ahimè, di innocenti ragazzini che si sono ritrovati loro malgrado ad essere strumento ed ignari complici della patetica dietrologia e del finto buonismo targato Juve. Quella che si è voluta far passare come una splendida iniziativa dedicata ai giovani tifosi, a mio parere altro non era che una manovra intrisa di ipocrisia, nata a seguito della squalifica della curva gobba per cause non certo nobili e non per dare ai pargoli, a priori e spontaneamente, un dono natalizio con qualche giorno di anticipo. Fosse stata una iniziativa genuina e volontaria, intrapresa magari non da una singola società ma dalla Federazione ancor prima che dalla Lega, avrebbe avuto un senso reale.  Ma così rimango dell'idea che dietro alla parvenza del gesto encomiabile si nasconda la falsità di chi cerca di far dimenticare i motivi per cui si è giunti a ciò e che sono (e restano) davanti agli occhi di tutti. Forse sarebbe stato meglio lasciar giocare Juventus-Udinese nel silenzio assordante di uno stadio vuoto, che ben rappresenta la situazione del calcio italiano. Anche perchè se la cornice è di quelle da libro ‘Cuore’  i cori dei giovani tifosi che si innalzano non son sempre dei più edificanti, come quel “Merda!” urlato a squarciagola tutti insieme appassionatamente, ogni volta che il portiere dell’Udinese Brkic rinvia dal fondo. E qualsiasi parvenza di buone intenzioni naufraga miseramente.