Un blog creato da ironmiguel il 10/11/2006

triathlon

passione...sudore...gioia!!!

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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FA' LA SPESA GIUSTA!



 
 
 
 
 
 
 

LE MIE GARE 2013

*10.03 HALF MARATHON IMPERIA (Im) Km 21,097 1h31'56" 

*21.04 TRIATHLON SPRINT Fossano (Cn) 1h25'14"

*12.05 TRIATHLON OLIMPICO Pietra L. (Sv) 2h59'30"

*16.06 CUSIOMAN Half-Iron Pettenasco (No) 5h14' 15"

*24.08 IM PODERSDORF (Austria) 12h31'07"

 



 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

LE PROSSIME GARE

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..DA BATTERE..

CORSA:

10 KM: 40'15" Peschiera del Garda (VR) 13.09.2008
MEZZA MARATONA: 1H28'23" Fossano (CN) 11.04.2010
MARATONA : 3H29'30" Torino 13.04.2008

NUOTO:

750 MT: 13'17' Fossano (CN) 01.04.2007 (piscina)
1500 MT: 25'40" Savigliano (CN) 13.04.2012 (piscina)


 
 
 
 
 
 
 

CHE FATICACCIA..

IN AUSTRIA CON

NUOTO: km 156

CICLISMO: km 4500

CORSA: km 1060

aggiornato al 20.08.2013


 
 
 
 
 
 
 

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TRIATHLON

Triathlon Sport multidisciplinare di resistenza nel quale l'atleta copre nell'ordine una prova di nuoto, una di ciclismo e una di corsa, senza interruzione. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

SPECIALITà

SuperLungo (IRONMAN) m.3800-Km.180-m.42.195;

Lungo m.4000-Km.120-m.30.000;

Medio m.2500-Km. 80-m.20.000;

Olimpico m.1.500-Km. 40-m.10.000;

Sprint m.750-Km. 20-m.5.000;

 

 
 
 
 
 
 
 

MY CATS

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TRECENTOSETTANTADUE

 
 
 
 
 
 
 

 

 

VENTI A UNO..

Post n°593 pubblicato il 09 Giugno 2013 da ironmiguel

SONIDO ANTIFASCISTA

Sono anni ormai che ascolto i 99Posse, un complesso controcorrente che a mio parere fa anche della buona musica, che espone dei testi anche molto duri e politicizzati e che, in parte, condivido. Li seguo dagli arbori della loro carriera,(carriera peraltro volontariamente modesta pur di non scendere a compromessi con le grandi case discografiche) da quando la melodica voce di Meg accompagnava le loro musiche, da Curre Curre Guagliò fino al recente Cattivi Guaglioni. Sprezzanti verso il potere e verso ogni forma di fascismo, hanno da sempre seguito con coerenza la loro linea senza MAI macchiarsi però di episodi violenti.  Avrebbero dovuto esibirsi l'altra sera a «Il passo carrabile», nei pressi della centralissima piazza Cairoli a Velletri. Prima di entrare nel locale, però, il cantante Zulù e un fonico del gruppo sono stati affrontati, aggrediti e malmenati da una ventina di persone che esponevano i simboli dell’estrema destra. Doveva essere un giovedì di musica dal vivo come sempre ed invece si è trasformato in un agguato fascista, infame e vile come è nella prassi delle carogne fascie. "Venti a uno è la tua forza fascio infame, e anche stasera hai tenuto fede alla tua natura di vigliacco. Non abbiamo sporto denuncia perché crediamo che l'antifascismo non si pratichi in quei tribunali che assolvono gli assassini di Stefano Cucchi . La lotta continua, a testa alta come sempre, sputandovi in faccia il nostro odio!". Grande Zulù..coerente fino in fondo!!

Intanto è cominciato il mese di Giugno, con le prime giornate calde, ma ancora l'estate non arriva, e con l'avvicinarsi alla stagione agonistica che conta. Ho messo in cantiere già parecchi Km di bici per la preparazione Iron e sto correndo abbastanza bene, ma sinceramente ancora non trovo quella spinta adrenalinica che ha contraddistinto le annate precedenti. Starò invecchiando? o forse sono già appagato e non trovo più quei forti stimoli di Nizza, Bolton ed Embrun? Tra sette giorni comunque sarò al via, con molti altri miei compagni di squadra, all'affascinante mezzo Iron di Pettenasco e di sicuro l'ambiente di gara su una distanza tra le mie più congeniali, mi darà la carica giusta. Non mi pongo obiettivi particolari; vorrei finirla bene, magari limando un po' il tempo di due anni fa, quando ho tagliato la finish-line in 5 ore e 12 minuti. Scendere sotto questo tempo, sarebbe già un successo inaspettato..

 
 
 

RITORNO AL PASSATO

Post n°592 pubblicato il 28 Maggio 2013 da ironmiguel

 

Domenica si è concluso il Giro d'Italia di ciclismo e, a parte lo scellerato ed inqualificabile ennesimo caso doping legato al recidivo Di Luca, era da diverso tempo che non mi emozionavo cosi. Il grandissimo Vincenzo Nibali, ci ha regalato davvero pagine stupende ed antiche, che noi amanti di questo sport cosi faticoso, aspettavamo da anni. Sicuramente non si possono fare paragoni con il passato, ma certi scatti in salita, certe imprese in condizioni atmosferiche da tregenda, certi modi di concepire il ciclismo finalmente d'attacco, hanno fatto tornare alla mente periodi dove questo sport veniva seguito esclusivamente per le imprese dei suoi eroi che non per gli scandali di qualche dopato. Onore e gloria perciò a questi nostri beniamini sulle due ruote, al nostro amato squaletto dello stretto, al suo conterraneo Visconti, al piccolo grande Pozzovivo (Chissà quanta crema anti emorroidale avranno dovuto usare i benpensanti padani costretti ad inchinarsi al predominio di atleti di razza non certo nordica...), al sempreverde Evans, all'immeso Cavendish, al colombiamo Uran Uran, al tenace Scarponi, ai giovani Rosa, Aru, Pirazzi e Felline e a tutti gli altri fantastici attori di questo spettacolo ineguagliabile!!

E un tuffo nel passato, nella memoria,  è quello che mi sono concesso ieri sera allo stadio di Marassi.  Un tuffo al cuore in una bellissima e coinvolgente pagina di solidarietà in quello che è stato il Derby SLAncio di Vita, la sfida tra leggende rossoblucerchiate per sostenere la Fondazione Vialli e Mauro e dare una speranza ai malati di SLA. Sul prato del "Ferraris", in una buona cornice di pubblico e di tifo, sono andate in scena emozioni, brividi, ed anche un velo di commozione. Nel ricordo di Paolo Mantovani e Riccardo Garrone, Don Gallo, Gianluca Signorini e Franco Rotella, si sono affrontate  Sampdoria 1990/91 e Genoa 1990/91. Lo Scudetto contro il quarto posto: a distanza di ventidue anni, emozioni uniche con due squadre capaci di far sognare una città intera. Per chi come il sottoscritto, ha avuto la fortuna di vivere da vicino quell'annata straordinaria, di essere presente allo stadio il 19 maggio 1991 nel giorno dello scudetto, è stato complicato trattenere le lacrime nel vedere i vari Vialli, Mancini, Cerezo, Pari, Pagliuca, Vierchowod, Lombardo, Lanna, Mannini, addirittura Chiorri, il marziano.!.. La pioggia, qualche chilo e qualche acciacco in più ma anche tanti applausi e per una volta, anche ai cugini bicolori.

 

C'è una regola non scritta tra i runners, ossia quella di portarsi sempre dietro l'occorrente per un'improvvisata corsetta, visto che...non si sa mai. Ovviamente io non mi sottraggo a questa regola, soprattutto nei miei peregrinare tra la città natia e casa. Così stamattina, di rientro da Genova, mi sono fermato ad Albisola per un'oretta a ritmo medio (4,45) conclusa con "panissa" fritta sulla spiaggia. Beh...non so se esiste il paradiso me se c'è...è sicuramente in un luogo in riva al mare.

 
 
 

ADDIO ANGELO ANARCHICO...

Post n°591 pubblicato il 23 Maggio 2013 da ironmiguel

Genova, e non solo, piange lo straordinario Andrea don Gallo, personaggio simbolo di una coerenza, di una disponibilità, di un altruismo, davvero unici e fuori dall'ordinario. Ha fatto della sua vita, della sua missione, un cammino in "direzione ostinata e contraria" sempre improntato sul dialogo e sul vivere a fianco degli ultimi. Genova lo piange, ma lo piange l'Italia intera di coloro che si sono sentiti emozionati ed ammirati da questo combattente in tonaca, fiero del suo abito talare, che era per lui arma di lotta contro ogni tipo di sopruso e scudo nella sua esemplare difesa per i deboli. Mancherà a tutti don Gallo, soprattutto a quanti lo hanno eletto paladino a protezione dei loro diritti, come le prostitute, gli omosessuali, i tossici, gli immigrati, gli emarginati, gli esclusi...quell'humus di umanità che vive nei sottoborghi di una grande città, fantasmi senza nome e senza diritti, a cui don Gallo ha regalato dignità e voglia di vivere. Se è vero che la Chiesa santifica chi fa dei miracoli, allora don Andrea Gallo dovrebbe essere santo da subito!!! Perchè ha ridato vita a delle salme deambulanti, ha trasformato le lacrime in sorrisi, ha portato un angolo angusto di Genova ad essere una comunità tra le più efficienti e solidali che si conoscano, ha demolito il concetto che un prete non possa essere di sinistra..estrema, ha avvicinato laici ed atei ad un concetto di spiritualià fraterno e umano. Prete dei poveri, prete dei deboli, prete degli ultimi fra gli ultimi, prete dei miserabili....semplicemente un prete, semplicemente un uomo splendido!!

"Quando sei convinto che a trecento metri ci sia quello che vuoi raggiungere, li percorri e ti rendi conto che l'utopia è trecento metri più in là. Per questo ti dici: "Allora è veramente irrealizzabile". Invece no, perché c'è un aspetto positivo, che si sta camminando, e l'utopia si realizza strada facendo". (A.Gallo)


 
 
 

OPS :-)

Post n°590 pubblicato il 19 Maggio 2013 da ironmiguel

 
 
 

ESPERIENZA

Post n°589 pubblicato il 13 Maggio 2013 da ironmiguel

Concludere un triathlon olimpico impegnativo come quello di Pietra Ligure sotto le tre ore, per quel che mi riguarda è un risultato da considerare più che positivo, anche se l'andamento della gara non è stato certo da performance eccellenti. Il punto dolente è forse stata la frazione ciclistica dove, vuoi il fatto che non mi invento certo discesista dall'oggi al domani, vuoi il fatto che quest'anno mi sono allenato molto meno in salita..e la differenza si vede , eccome(!), ho perso parecchie posizioni e soprattutto ho accusato palesi limiti e difficoltà. Stessa cosa non si può dire delle altre due frazioni: nel nuoto devo dire che me la sono proprio goduta. Nonostante il mare mosso, ho nuotato con scioltezza e senza voler entrare nella tonnara delle prime assurde bracciate frenetiche, non facendomi mai prendere dall'affanno e concludendo con un dignitosissimo 29' che dimostra forse come talvolta l'esperienza di saper gestire certi istanti può rivelarsi vincente. La frazione più positiva è stata l'ultima, ed è questo il risultato che più mi soddisfa. Ho corso bene, tonico, senza mai un cedimento, con una frazione sotto i 45' che non avrei mai immaginato, viste le ultime settimane non proprio immuni da qualche acciacco muscolare. Questo finale in crescendo mi regala ottimismo per le prossime gare lunghe che si profilano all'orizzonte, soprattutto l'IM austriaco di agosto che, anche se ancora lontano, comincia a fare breccia nei miei pensieri... Ma la cosa più emozionante e bella di ieri è stata ancora una volta la splendida atmosfera di una gara in un posto ridente ed accogliente, reso ancora più piacevole dalla compagnia dei miei compagni di squadra, di una vera squadra, appena nata ma già capace di innescare in tutti noi un sentimento profondo di unione ed amicizia vera.. Non c'è soddisfazione paragonabile come quella di seguire e stare in apprensione per un proprio compagno di squadra ed esultare con lui una volta tagliata la finish-line.. Questa squadra è davvero un dono meraviglioso!

 
 
 

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Post n°588 pubblicato il 09 Maggio 2013 da ironmiguel

 
 
 

GENOVA FERITA

Post n°587 pubblicato il 08 Maggio 2013 da ironmiguel

Una delle notti che Genova ricorderà come uno dei momenti più brutti e dolorosi della sua storia. Questo è un blog sportivo, colorato, solare...ma in questo momento piange. E si stringe in un abbraccio virtuale a tutte le famiglie coinvolte consapevole del dolore devastante che le ha colpite. Sto per partire, come avevo previsto, per andare a Genova, allo stadio, in una delle ultime partite della Samp. Quella che doveva essere una trasferta di entusiasmo e speranza calcistica, ora è un mesto respirare la polvere di un dramma, l'atmosfera di un lutto terribile. Passerò da quei luoghi e mi inchinerò alla dignità di un grande dolore, che ancora una volta la mia città è costretta ad affrontare....

 
 
 

IL COMPLESSO DEL PRIMO MAGGIO

Post n°586 pubblicato il 01 Maggio 2013 da ironmiguel

 

 
 
 

FREDDO FUORI E CALDO DENTRO

Post n°585 pubblicato il 22 Aprile 2013 da ironmiguel

E' cominciata con una giornata fredda ed autunnale la stagione della triplice, con il collaudato triathlon sprint di Fossano, giunto alla sua decima edizione. Più che la gara in se, l'attenzione e l'attesa per questa competizione era tutta incentrata sull'esordio della nostra neo-nata squadra TriTeam con molti atleti neofiti , che hanno scelto proprio questa gara per il loro battesimo nella mutidisciplina. Ovvia l'emozione e la trepidazione della vigilia, ed è stato tanto bello quanto coinvolgente vivere all'unisono i sorrisi di questi amici. Ecco le emozioni vissute in questa indimenticabile giornata che con le parole di uno straordinario amico, Maurizio, alla sua prima gara, che come meglio non potrebbe, descrive il vero spirito e la vera enfasi di questo meraviglioso sport, di questa meravigliosa squadra. 

 "Freddo fuori e caldo dentro.  Non si tratta di una ricetta di Carlo Cracco ma dell’estrema sintesi di una giornata storica per una parte degli iscritti al Tri Team iscritti al “classico” Sprint di Fossano. Uomini, donne, padri di famiglia accomunati dall’amore di uno sport bello, faticoso… da amare.

Partenza alle 10 del mattino, quando ancora i sogni profumano di caffelatte caldo. La maggior parte dei presenti sa quanta fatica dovranno fare per giungere al traguardo, alcuni non lo sanno e vivono la loro beata ignoranza piena di speranze.

Un po’ di cameratismo nell’organizzare un piccolo gazebo che diventerà il campo base. Il tempo è inclemente ma il sole ce l’abbiamo dentro. Qualche foto per immortalare questi attimi indispensabili per chi vuole dare un senso alla parola Team.

La prima frazione è in acqua. Il primo confronto con fisici statuari di giovani ragazzi e ragazze arrivati anche dall’Italia centrale.

Ancora una volta mi capita di sentirmi parte un progetto. Tifo per i compagni di squadra che partono nelle prime batterie e poi di colpo mi assale quel senso di inadeguatezza che mi costringe a pensare che prima o poi dovrò entrare nella sesta corsia.

Ho la possibilità di nuotare con i miei compagni ma so bene quanto sia impreparato. Entro in acqua e aspetto il fischio d’inizio e contemporaneamente sale la voglia di scappare. Alla fine della prima vasca mi auguro un crampo in modo da poter uscire senza critiche (le più feroci sarebbero certamente le mie), invece a parte il senso di stanchezza e di fame sento che posso farcela.

Riesco a crearmi un alleato, il giudice di corsia, che ad ogni vasca mi ricorda quanto vicino sia il primo traguardo. Mi ritrovo solo in corsia, gli altri sono già sulle bici; una nuova tentazione sale, quella di guardare il pubblico per cercare lo sguardo di mia moglie, ho bisogno della sua fiducia. Non mollo e concludo le mie 30 vasche sapendo di essere ormai solo in piscina. Con la coda dell’occhio vedo ancora qualcuno muoversi nell’acqua, chissà quanti saranno?

Si passa al ciclismo che pratico da pochi mesi, pochi chilometri nelle gambe.E’ una nuova sfida. Avrei potuto starmene a casa a leggere stravaccato sul divano, quella però non sarebbe stata un sfida. Giove Pluvio è inclemente e la pioggia cade senza dare il minimo di tregua, non riesco a vedere la strada e la paura di cadere è tanta. La sfida nasconde i suoi rischi e non voglio sottrarmi. Inizio col raggiungere un signore di età indefinita, quasi che io fossi un ventenne! All’orizzonte si profilano altri corpi e le gambe tengono. Stefano dovrà essere orgoglioso di me (Stefano è un mio allievo ma da un po’ il mio compagno/allenatore). Ora che so che il contachilometri è tarato in chilometri orari e non più in miglia e mi rendo conto delle potenzialità e allora, senza strafare, e inizio ad aumentare le pedalate. Ogni concorrente sorpassato è una vittoria. Mi viene da pensare ai miei compagni, so che sono forti e motivati.

Tra tutti penso a Albifix che dovrebbe già essere arrivato e a Valerio perché è come me, un temperamento deciso a non mollare in un corpo ancora da modellare. Albi è il mio sostegno più grande, potrebbe essere mio figlio e invece ha scelto di essere un amico con la A maiuscola.

L’ultima salita è dura perché non so come usare il cambio, mi mancano i consigli di Stefano.

Al traguardo dimentico di scendere dalla bici e un giudice è costretto ad inseguirmi urlando di scendere. Ancora uno sguardo per cercare mia moglie o miei compagni. Incontrare i loro occhi mi infonde nuova forza.

Vedo Giovanni e Ace e riesco a togliermi al volo la giacca a vento zuppa e poi inizio a correre. Cinque chilometri alla fine. Le gambe non fanno particolarmente male, il fiato esce, i piedi non mi fanno male, ho la condizione giusta. No non è vero manca quella mentale, credere nei propri mezzi. La tentazione è sempre in agguato.

Ad un certo punto spunta Valerio da dietro e mi supera in scioltezza. Non mi ero accorto di averlo superato. Sono felice, tranquillo ma limitato. Vorrei poter correre più velocemente, ho le gambe lunghe ma non riesco a figurarmi quanto possano essere lunghi cinque chilometri. A un certo punto spuntano tutti i compagni di squadra, sono già sul tratto di ritorno.

Li cerco per incitarli. Ricky è il primo, lui è un maratoneta, Ciaffer poco dopo con il suo passo elegante… poi arriva l’Iron Miguel, lui forse non sa di essere il mio idolo. MI vede e si inchina a salutarmi, quel gesto mi spinge a non mollare. Mancano due chilometri e per strada ci sono due ragazzi fermi per i crampi, non mi sembra giusto superarli. Lo faccio con il primo e poi mi affianco al secondo, io sono il mental trainer del Tri Team e non posso mollare un atleta in difficoltà. Iniziamo a parlare e aumentiamo il ritmo. Ogni tanto mi giro a cercarlo e gli urlo di non mollare.

Il profumo di biscotti della Balocco indica l’ultimo chilometro. La felicità supera la stanchezza. Sogno di trovare i miei compagni di squadra al traguardo e quando inizio a rendermi conto che veramente i colori che si intravvedono sono il bianco, il rosso e il grigio la gioia è incontenibile. L’abbraccio finale è da brivido, spero che qualcuno possa averlo immortalato perché emozioni così si provano poche volte.

L’adrenalina mi spinge a ridere e a parlare a più non posso (come e più di quello che mi succede sempre).

Da questo momento sono un atleta! " Maurizio B.

 
 
 

LA ZAPPA SUI PIEDI..

Post n°584 pubblicato il 20 Aprile 2013 da ironmiguel

Il PD è allo sfascio. Beh, la cosa non è che mi dispiaccia più di tanto, avendo sempre visto in questo schieramento di centrosinistra, un copiaincolla della destra berlusconida, a cui Bersani e C. hanno spesso e volentieri dato manforte. Ma quella dell'elezione del Capo dello Stato era davvero un'occasione d'oro per ricompattare un partito confuso ed al limite dell'implosione, e di garantire al paese una figura degna di essere un Presidente della Repubblica finalmente con le palle. L'Italia non è nelle condizioni di potersi permettere passi falsi e di perdere tempo, e l'elezione al Quirinale può e deve essere il rilancio per un futuro governo di questo paese sul lastrico. E nel buio più totale, nel marasma più confuso, nei giochini di potere e di inciucio tra destra e sinistra, spunta finalmente un gran bel nome, vero salvacondotto, non solo per il Quirinale, per per il paese stesso e soprattutto per il partito di Bersani. Grillo propone (o meglio la rete suggerisce ) come Capo dello Stato Stefano Rodotà, uomo di indubbia moralità, professore universitario stimato ed apprezzato non solo in Italia ma anche all'estero, figura di lustro e di spessore che può davvero rappresentare con dignità il nostro paese in tutto il mondo, l'uomo garante della Privacy, il promotore del referendum sull'acqua pubblica, membro dell'Associazione Libera Uscita che si occupa della depenalizzazione del reato di eutanasia. Insomma...finalmente un Uomo con la U maiuscola.  Un'occasione offerta su un piatto d'argento da Grillo a Bersani e su cui successivamente si potrebbero aprire spiragli importanti per la formazione di un governo. Invece l'intelligence Pd che fa? Non solo dice no all'illustre giurista cosentino, ma propone lo squaliido Marini, uomo che va ultrabenissimo al nano di Arcore, a cui ovviamente Bersani non vuole, o non può fare torti. Incredibilmente la base del Pd dimostra di non essere tutta lobotomizzata, e qualcuno insorge, tanto che alle prime chiamate a Montecitorio (quelle dove ci vogliono 2/3 per eleggere il Presidente) il burattino con la pipa non passa. E così il il PD finisce nella bufera e cerca in extremis di ricompattare il tutto, ma commette il suo secondo grave e decisivo errore.  Non ripiega, come intelligentemente avrebbe potuto fare, sul candidato M5S, ma propone Prodi!!! Il mortadella!!! L'uomo che ha affossato l'Iri, l'uomo della svendita della Cirio, l'uomo delle porcate Nomisma, l'uomo a cui Grillo si era proposto decenni fa per dare uno svolta al suo Partito e lui si era addormentato! E' il suicidio.. Chiunque poteva prevedere che non avrebbe raggiunto il quorum. Che geni!! Ed allora...fottetevi con le vostre stesse mani!! Intanto si va alla quinta chiamata, e comunque vada, avrò sempre il rammarico di non avere come Presidente della Repubblica un uomo come Rodotà...anche se spero di essere smentito.

E domani si comincia la stagione della triplice!! Triathlon di Fossano a rischio causa pioggia. E' proprio il caso di dire che piove sul bagnato ..

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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