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NEL CUORE...X SEMPRE !
LE MIE GARE 2013
*10.03 HALF MARATHON IMPERIA (Im) Km 21,097 1h31'56"
*21.04 TRIATHLON SPRINT Fossano (Cn) 1h25'14"
*12.05 TRIATHLON OLIMPICO Pietra L. (Sv) 2h59'30"
*16.06 CUSIOMAN Half-Iron Pettenasco (No) 5h14' 15"
*24.08 IM PODERSDORF (Austria) 12h31'07"
LE PROSSIME GARE
???????????????
..DA BATTERE..
10 KM: 40'15" Peschiera del Garda (VR) 13.09.2008
MEZZA MARATONA: 1H28'23" Fossano (CN) 11.04.2010
MARATONA : 3H29'30" Torino 13.04.2008
NUOTO:
750 MT: 13'17' Fossano (CN) 01.04.2007 (piscina)
1500 MT: 25'40" Savigliano (CN) 13.04.2012 (piscina)
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SuperLungo (IRONMAN) m.3800-Km.180-m.42.195;
Lungo m.4000-Km.120-m.30.000;
Medio m.2500-Km. 80-m.20.000;
Olimpico m.1.500-Km. 40-m.10.000;
Sprint m.750-Km. 20-m.5.000;
Post n°573 pubblicato il 23 Febbraio 2013 da ironmiguel
E' un venerdì sera come tanti, un venerdì sera di fine febbraio con ancora un clima invernale nell'aria e qualche debole fiocco bianco che scende in quello che, dicono, sarà l'ultimo fine settimana un po' freddo. Il paesino è uno di quelli della provincia granda, nella pianura cuneese, un piccolo comune dalla forma triangolare dove la piazza principale è appena visibile tra la foschia di questi luoghi un po' romanzeschi. Il pub è un locale semplice, modesto, caldo, confortevole, dove servono un ottima birra Grimbergen tra tavoli stretti ma accoglienti, con la simpatia del personale armato di sorrisi genuini. Il complesso è un sapiente quartetto di amici, dotati di virtuosismi invidiabili, batteria, basso, chitarra e sax, in un amalgama di ingredienti perfetti e armoniosi che fanno si che le note blues ti entrino dentro e ti facciano davvero stare bene.. Gli amici sono quelli che basta uno sguardo, un abbraccio, un bicchiere colmo che scontra contro l'altro per farti sentire in sintonia con loro.. Amici vecchi, altri più giovani, in un intensità di affetto ed unione, al ritmo del bassista che ci ha condotti fino a qui e alza il calice alla nostra, e si fondono le emozioni.. E quando al termine, durante il pezzo "The thrill is gone" mi accorgo di quanto il Compagno G. sia assorto ed estasiato da quelle note così avvolgenti e melodiche, alzo gli occhi al cielo e ringrazio l'Olimpo di regalarmi attimi e persone così speciali, che lasciano scie di serenità uniche, tracce indelebili di un cammino fraterno, e che valgon bene un'altra pinta di bionda belga... |
Post n°572 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da ironmiguel
E' cominciata con una copiosa e prevista nevicata, la settimana che sta per concludersi, ma il clima un po' più clemente di questi ultimi giorni e il progressivo scioglimento della merda bianca per le strade, mi ha consentito ieri di fare il mio primo cento in bici in compagnia degli amici compagni del TriTeam. Ho finito abbastanza stremato, per via del poco allenamento fatto finora, ma logicamente contento di aver messo in cantiere un kilometraggio già abbastanza consistente. Ma la settimana più fredda dell'anno è stata contraddistinta da una serie di notizie sensazionali che hanno fatto il giro del mondo: dalle inaspettate dimissioni del Pastore tedesco e all'alone di mistero che aleggia intorno alla sua decisione, alle vicende doping legate all'ex velocista Cipollini, dal dramma del presunto omicidio per mano di Pistorius ai danni della sua compagna, alla pioggia di meteoriti, dal festival di Sanremo, alle monetine lanciate a Mussari, il banchiere del Mps. Notizie ovviamente di importanze differenti, in relazione alla visione che ognuno di se può dare all'evento. Ma la notizia su cui mi sono disgustato al punto da volerlo sottolineare su questo blog, è la polemica che ha inscenato rigor-Montis nei confronti di Grillo. Ora, potrei anche essere accusato di grillismo, ma è fuori discussione che il movimento del leader genovese è cresciuto e si è definito nella sua proposta politica, parallelamente ad un ridimensionamento interiore nella figura di Beppe Grillo: il suo protagonismo personale ha lasciato il posto ad una umiltà messa al servizio del collettivo. Più il movimento cresce ed impara a camminare da solo, più Grillo sembra intenzionato a farsi da parte. Ora non cerca più l'applauso come misura del proprio successo personale - cosa decisamente non facile per un uomo di spettacolo - ma lo cerca come misura del successo delle idee che va proponendo. Idee che ognuno è libero di valutare come meglio crede. Trovo però davvero disarmante, imbarazzante direi, che un maggiordomo delle banche come Monti, accusi Grillo di populismo!! Qui non c’è da difendere il leader del Movimento 5 Stelle ma l’intelligenza di noi italiani da questo economista che per trent’anni non ha fatto altro che vivere all’ombra di governi responsabili del debito pubblico (commissione Spaventa 1988-89), di grandi industrie (Fiat, Coca Cola) e banche (Banca Commerciale Italiana, Goldman Sachs), dell’Eurocrazia (due volte commissario europeo), dei club esclusivi di strategie geopolitiche e affaristiche (Bilderberg, Trilateral), persino dell’agenzia di rating Moody’s, per gestire per conto dei mercati il fallimento dell’Italia. Grillo ha solamente affermato che l'Italia rischia di diventare come la Gracia. E questo sarebbe populismo?La Grecia è stata la prima vittima dello strangolamento di intere nazioni sull’altare dei mercati. L’associazione a delinquere è stata comune, tra finanza internazionale, classe politica locale e, naturalmente, la troika Ue, Bce e Fmi. I tre signori che mensilmente vengono in visita ad Atene per intimare i provvedimenti richiesti da creditori stranieri hanno progressivamente spolpato i Greci, che si son visti tagliare stipendi e indennità sia nel settore pubblico che nel privato, aumentare le tasse e le tariffe, farsi licenziare in massa, abolire i contratti sindacali nazionali e ora attendono massicce privatizzazioni e svendite. Sentire Monti che dà la colpa ad un fantomatico populismo, parola vuota e mistificatrice, per gli errori ed orrori di quell’iper-liberismo mondialista di cui lui è sempre stato ed è fautore, è davvero disgustoso e ci regala la giusta misura di quanto egli sia decadente, ipocrita.....semplicemente un banale bugiardo. Buona domenica. |
Post n°571 pubblicato il 14 Febbraio 2013 da ironmiguel
Dalle Alpi francesi solcate da una tempesta, si leva solenne, al di là delle nuvole della fantasia, un dio dello sport: si chiama Marco, il nome forte di un evangelista. È andato lassù, in una bugiarda giornata di luglio, a predicare sulle montagne il mistero eterno dell'uomo ai confini della più spietata fatica. Eccolo, con i rivoli di forza vitale che gli restano addosso, nel suo ultimo gemito soave. È finita. Lo straordinario miscuglio di gioia e sofferenza che agita la sua anima produce una sorta di trasfigurazione nel volto di Pantani. C'è un senso profondamente drammatico nel suo trionfo. Ne ho viste tante in quasi mezzo secolo di sport, ma l'abbraccio di Marco con quel traguardo che gli sta davanti e che gli cambia la maglia e la vita, è un'immagine baciata dall'eternità. (Candido Cannavò) |
Post n°570 pubblicato il 09 Febbraio 2013 da ironmiguel
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Post n°569 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ironmiguel
Gennaio è da sempre il mese più freddo e per questo più temuto per chi fa sport all'aria aperta. Correre e soprattutto andare in bici, in certe giornate diventa difficile se non proibitivo. Quest'anno però devo ammettere che il generale inverno, almeno fino ad ora, è stato abbastanza clemente, portando le temperature a picchi di freddo tutto sommato "ragionevoli". Questo mi ha consentito di allenarmi in maniera abbastanza costante e proficua, senza strafare logicamente, cosicchè le mie uscite di massimo due orette sui pedali, e le corse di una ventina di km a passo costante, sono riuscito a farle diverse volte. L'andatura è quella che è, gli stimoli sono pochini, ma il fatto di mettere in cantiere un bel po' di roba, in periodi cosi poco incentivanti è comunque tutto""fieno in cascina" che magari, spero, mi ritroverò tra qualche mese quando avrò parecchia più verve. Se devo essere sincero quello che manca in questo periodo è l'obbiettivo principale dell'anno, ovvero l'iron. Decisissimo ad iscrivermi, come tradizione da anno dispari, ancora le idee sono confuse. Le gare papabili sono 3 o 4, Praga, Nagyatad (Ungheria), Athlone (Irlanda), Amsterdam..ma quest'utima è già un po' troppo avanti nel calendario e sono tentato già ad escluderla a priori. Le altre tre hanno ognuna aspetti particolari che mi attraggono e punti a sfavore che mi ci allontanano e sto valutando il tutto poco a poco. Mi prenderò un po' di tempo, e con tutta serenità. Serenità dovuta forse anche all'età ed a quel pizzico di esperienza accumulata che fa si che vivalo sport ed il mio amato triathlon, in maniera più tranquilla e meno ansiosa dei primi anni di "carriera". Comunque nel frattempo credo farò la mezza maratona di Imperia a Marzo, sicuramente Sprint di Fossano ed Olimpico di Pietra Ligure validi anche come campionatino "interno" della mia squadra Triteam, il mezzo Iron di Pettenasco (già iscritto) di giugno, e qualche altra gara di avvicinamente per quello che sarà spero un nuovo "magic moment" da vivere al rallentatore per goderlo a pieno e ricordarlo per sempre. http://www.czechbigman.cz/en/prologue http://www.shadow-man.com/Home.html http://www.challenge-almere.com/ |
Post n°568 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da ironmiguel
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Post n°567 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da ironmiguel
Non ho mai nutrito una particolare simpatia per il ciclista americano Lance Armstrong, un po' per il suo modo di interpretare il ciclismo in maniera "cannibalesca", un po' per il suo carattere ed il suo aspetto stile yenkee (e si sa..io con il "made in Usa" non ho mai avuto tanto feeling), un po' per quell'alone di dubbio che ha sempre contraddistinto le sue vittorie sulle due ruote..., e si badi bene, non parlo di dubbi solo adesso che è scoppiata la bomba, ma lo dicevo già in tempi meno tumultuosi. Eppure il ciclista statunitense, ad inizio carriera era riuscito a farmi davvero commuovere, per quel suo gesto cosi nobile e sentito, quel suo alzare le dita al cielo nella vittoria di tappa al Tour de France 1995, per dedicare quel momento cosi importante al suo compagno di squadra Casartelli, morto drammaticamente solo tre gioni prima. C'è poi stato l'inferno della malattia, il terribile incubo del cancro che lo ha colpito l'anno successivo, ma che è riuscito a sconfiggere definitivamente qualche anno più tardi. Ricordo che all'epoca consideravo il suo ritorno alle gare come un qualcosa di meraviglioso, fiabesco, per certi tratti romantico. Il guerriero che dopo avere vinto la sua battaglia più difficile torna a vivere ed entusiasmare nello sport più affascinante del mondo. E sarebbe stata davvero una bellissima fiaba se...l'eroe non fosse diventato invece un orco malvagio e meschino, a tratti anche mafioso. NO..non ci sono alibi. Anzi..il fatto che sia uscito indenne dalla malattia, e tutti ne siamo ovviamente strafelici, è un'aggravante per aver in seguito rovinato anni ed anni di ciclismo, di passione, di sport. La sua arroganza mafiosa nei confronti del povero Simeoni, reo nel 2004 di aver tirato finalmente il sasso sulla questione doping avendo il coraggio di non tirare via la mano, è ancora nella mia memoria.. Cosi come non dimentico il vergognoso affronto che il cowboy texano fece al Pirata nel Tour 2000, uno degli ultimi exploit del nostro Marco prima del tragico tramonto.. (e qui bisognerebbe aprire un altro post su tutto quanto ha dovuto subire Pantani per il solo fatto di aver avuto UNA VOLTA l'ematocrito alto ed è SEMPRE risultato negativo ad ogni controllo anti-doping, mentre lo yenkee si riempiva impunemente di roba...). In quel Tour , Pantani vinse la tappa del Ventoux, arrivando appaiato all'americano che, primo in classifica, forse non cercò la vittoria di tappa. Pratica cavalleresca consolidata negli anni tra i ciclisti. Ma il borioso a stelle e strisce non potè fare a meno, dall'alto della sua arroganza con quell'aria di sufficienza e superiorità, di sottolineare qualche minuto dopo davanti alle telecamere che la vittoria al pirata..gliela aveva regalata. Marco Pantani ritenne offensiva quella dichiarazione e decise di attaccarlo nella durissima tappa di Courcheval: il pirata lo staccò (tra i pochissimi a riuscirci dal 1999 al 2005), andò a riprendere uno ad uno tutti i fuggitivi di giornata e vinse con 51 secondi di vantaggio su Armstrong. Queste sono le pagine di ciclismo più memorabili, più belle, più pulite, più commoventi..Ancora una volta è firmata da Marco Pantani.. a cui il texano yenkee dovrebbe chiedere scusa da qui all'eternità. |
Post n°566 pubblicato il 15 Gennaio 2013 da ironmiguel
Prima di scrivere un mio nuovo post su questo diario di bordo, ultimamente un po' trascurato, approfitto di queste pagine che senz'altro la persona in questione leggerà, per lanciare un appello all'amico-compagno Biancio, desaparesido dopo le due esecuzioni di Maurito Icardi il sei gennaio in quel di Torino. Ehi compagno!.......la pizza si raffredda ps: Un rosso fiore per te! Ciao Prospero! |
Post n°565 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da ironmiguel
E' stata un'impresa memorabile, che resterà per sempre impressa nella mia memoria, nel mio cuore e nella storia, non solo blucerchiata. Sotto di una rete e in dieci contro undici per due terzi di partita, la Sampdoria conquista tre punti d'oro in un impianto, il "Rubentus Stadium" di Torino, finora espugnato soltanto una volta. E' stata davvero una giornata emozionante in ogni suo attimo, in ogni frammento vissuto, in ogni respiro esalato. Partito da casa con mia figlia, emozionata forse più di me per questa trasferta tanto vicina, quanto proibitiva, ci siamo trovati immersi nel calore dei colori blucerchiati, in quello spicchio di curva riservato a noi "ospiti", che chiassosamente accompagnava i propri beniamini in questa partita dall'esito scontato. Una modesta squadra delle zone basse della classifica, contro i campioni d'Italia e primi anche in questo campionato, rullo compressore soprattutto tra le mura amiche. Solo dei folli potevano illudersi che sarebbe andata contro ogni pronostico. Eppure eravamo più di mille!! Mille voci, mille cuori, che hanno sostenuto, sventolato sciarpe e bandiere, stando accanto a quella magica maglia dai colori più belli del mondo, che strideva non poco con lo squallore del bianconero. Un pubblico, quello di casa, che si è a poco a poco ammutolito e si è sciolto come neve al sole quando il grande botto dell'inizio 2013 stava assumendo le sembianze reali. Maurito Maurito!! Due gol di talento per una giornata che sa di impresa!!!! Ho quasi 47 anni e non mi vergogno di ammettere che per certi tratti sul finire della partita ho avuto timore che il cuore esplodesse e mi uscisse dal petto per quanto lo sentivo soffocarmi la gola.. L'abbraccio di Eli incredula al fischio finale mi ha immerso in una dimensione di stupore ed irrealtà che mi sta accompagnando ancora adesso ma mi fa stare in un estasi di gioia profonda ed assoluta che poche volte ho provato nella mia lunga carriera di tifoso blucerchiato.. E' sempre bello amare una squadra, amare la Samp. E' bello amarla quando si perde, quando si gioca male, quando si retrocede, quando si fanno campionati anonimi, quando si fanno lunghe trasferte e si ritorna con zero punti, quando per leggere che parlano di Lei sui giornali devi andare nei trafiletti alla fine, quando per vedere un servizio in televisone devi aspettare l'una di notte, quando i tuoi amici di altre squadre ti beffeggiano, quando vai a lavorare o a scuola con la sciarpa al collo perchè sei fiero di questi colori... E' sempre bello amarla.. ed è bello commuoversi, come ieri, nel vederla così stupenda, nel sentirla così tua .. |
Post n°564 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da ironmiguel
Basta poco per trascorrere un capodanno con i fiocchi, per renderlo magico, indimenticabile, armonioso...bello. Basta davvero poco.. Basta la persona giusta con cui condividerlo, la città giusta, la giusta distanza dal caos frenetico, i giusti silenzi. Basta una mostra come quella di Steve McCurry “Viaggio intorno all’Uomo” a Palazzo Ducale a Genova, in un'atmosfera che è qualcosa di così assolutamente emozionante, che nemmeno ti accorgi che la mezzanotte è già trascorsa da diversi minuti e l'anno nuovo è già iniziato. Ma chissenefrega del capodanno...ora sono altrove, immerso in quelle immagini, in quegli scatti così vivi, da farmi sentire parte integrante di quelle fotografie. |
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